Strategia IP e Design: come cambia la tutela con la normativa UE 2025

26 Marzo 2025

La protezione della Proprietà Intellettuale (IP) nel mondo del design è destinata a cambiare radicalmente. Da maggio 2025, entreranno in vigore le nuove normative europee che semplificheranno le procedure e amplieranno la tutela delle creazioni, offrendo alle aziende nuovi strumenti per innovare e competere. 


Anche se l’entrata in vigore è prevista tra pochi mesi, le aziende devono già oggi iniziare ad analizzare l’impatto delle nuove regole sulla propria IP Strategy. Prepararsi in anticipo consentirà di cogliere appieno le opportunità offerte dalla riforma, evitando di perdere vantaggi competitivi.


Prima della riforma: il sistema di tutela dei design fino al 2025

Fino ad ora, la protezione dei design era regolata dalla Direttiva Europea sul Design e dal Regolamento sul Design Comunitario. Queste normative richiedevano che un design fosse strettamente legato alla classe di prodotto identificata dalla classificazione di Locarno.

Questo obbligava le aziende a frammentare le domande di registrazione, anche quando gli elementi progettuali appartenevano a un medesimo concept (come nel caso di divani e tavoli di una stessa linea d’arredo).


La svolta normativa di maggio 2025: registrazioni multiple e meno burocrazia

Le nuove regole rappresentano un cambio di paradigma: sarà possibile registrare fino a 50 design con un’unica domanda, anche se relativi a prodotti appartenenti a più classi. La semplificazione punta a ridurre la burocrazia e incentivare l’innovazione, rendendo la protezione legale più accessibile e snella.


La protezione dei design digitali: dalle UX/UI ai digital twin

Il nuovo quadro normativo allarga anche lo sguardo al mondo virtuale, includendo tra i design tutelabili:

  • Digital twin: repliche digitali di prodotti fisici;
  • Interfacce utente (UX/UI): elementi grafici e interattivi di software e dispositivi;
  • Design animati e ambienti virtuali: simulazioni e ambientazioni digitali;
  • Oggetti realizzati con additive manufacturing (stampa 3D): protezione estesa alle forme e ai modelli destinati alla produzione additiva.


I settori più coinvolti dalla riforma

Questa evoluzione normativa avrà un impatto diretto su diversi settori, tra cui:

  • Design industriale e arredamento
  • Automotive e mobilità
  • Moda e accessori
  • Digital product design e UX/UI
  • Software e sviluppo di ambienti virtuali
  • Manifattura additiva (stampa 3D)


Le aziende attive in questi ambiti potranno accedere a nuovi strumenti per proteggere e valorizzare le proprie creazioni.


Come adattare la tua IP Strategy al nuovo contesto normativo

Il nuovo contesto spinge le imprese a ripensare la propria strategia IP, non solo aggiornando i portafogli di diritti ma anche rafforzando la collaborazione con consulenti esperti. Sarà fondamentale comprendere come integrare le nuove possibilità nella gestione quotidiana della proprietà intellettuale, anche in ottica di ottimizzazione fiscale (es. patent box) e valorizzazione degli asset immateriali.

Inoltre, la riforma offre nuove opportunità anche sul fronte della difesa legale, rafforzando gli strumenti per contrastare la contraffazione di design e prodotti virtuali.


L’IP come leva competitiva: più valore e protezione per le aziende

Adottare un approccio proattivo all’IP non significa solo proteggersi dalle imitazioni, ma sfruttare a pieno la proprietà intellettuale per generare valore e differenziazione sul mercato. Il nuovo quadro normativo offre alle aziende un’opportunità concreta per rafforzare la propria capacità innovativa.

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