Il Ministero per la Transizione Ecologica pubblica i primi decreti del PNRR

17 Novembre 2021


Il Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 06 agosto 2021 assegna al Ministero della transizione ecologica (MiTE):

- 1.500.000.000,00 euro per la realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e l’ammodernamento di impianti esistenti, nell’ambito dell’Investimento 1.1, Missione 2, Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR);

- 600.000.000,00 euro per la realizzazione di progetti “faro” di economia circolare, nell’ambito dell’Investimento 1.2, Missione 2, Componente 1 del PNRR.

Per gli interventi finanziati dagli investimenti dovranno essere garantiti:

  • la coerenza con la legislazione comunitaria e nazionale e con il piano d'azione europeo sull'economia circolare, con particolare riferimento al contributo al raggiungimento degli obiettivi di preparazione al riutilizzo e riciclaggio per i rifiuti urbani di cui all’articolo 181 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
  • la coerenza con gli strumenti di pianificazione regionale e nazionale;
  • il contributo alla risoluzione del contenzioso comunitario;
  • il contributo all’innovazione tecnologica e alla digitalizzazione dei processi;
  • la coerenza e complementarietà con i programmi della politica di coesione e progetti simili finanziati attraverso altri strumenti UE e nazionali.

Sono stati esclusi dagli interventi finanziabili attraverso il PNRR gli impianti di smaltimento, di trattamento meccanico biologico e trattamento meccanico della frazione indifferenziata dei rifiuti urbani, gli inceneritori.

I destinatari:

- delle risorse di cui all’Investimento 1.1 (D.M. 396 del 28/09/2021) sono gli Enti di Governo d'Ambito Territoriale Ottimale (EGATO) o, laddove questi non siano stati costituiti, i comuni.

- delle risorse di cui all’Investimento 1.2 sono a) le imprese che esercitano in via prevalente le attività di cui all’articolo 2195, numeri 1) e 3) del codice civile, ivi comprese le imprese artigiane di produzione di beni di cui alla legge 8 agosto 1985, n. 443; b) le imprese che esercitano in via prevalente le attività ausiliarie di cui all’articolo 2195, numero 5), del codice civile, in favore delle imprese di cui alla precedente lettera a).


Il decreto del Ministero della transizione ecologica 28 settembre 2021 n. 396, investimento 1.1, individua tre distinte aree tematiche oggetto di finanziamento:

  • Linea d’Intervento A – miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani;
  • Linea d’Intervento B – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata;
  • Linea d’Intervento C – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili.

Il decreto del Ministero della transizione ecologica 28 settembre 2021 n. 397, Investimento 1.2, individua quattro distinte aree tematiche oggetto di finanziamento:

  • Linea d’Intervento A: ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche c.d. RAEE comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici;
  • Linea d’Intervento B: ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti in carta e cartone;
  • Linea d’Intervento C: realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclo meccanico, chimico, "Plastic Hubs"), compresi i rifiuti di plastica in mare cd. “Marine litter”;
  • Linea d’Intervento D: infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre-consumo e post consumo, ammodernamento dell’impiantistica e realizzazione di nuovi impianti di riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica cd. “Textile Hubs”.

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Gli interventi devono rispettare le condizioni di cui all’articolo 47, paragrafi da 1 a 6 del Regolamento (UE) n. 651/2014 GBER, come modificato dal Regolamento 2021/1237, nella misura in cui sono finalizzati alla gestione dei rifiuti prodotti da altre imprese.

La misura mira a sostenere il miglioramento della rete di raccolta differenziata, compresa la digitalizzazione dei processi e/o della logistica, e degli impianti di trattamento/riciclo nei settori produttivi individuati nel Piano d’Azione per l’Economia Circolare varato dall’UE, tra i quali il settore dell’elettronica e ICT, della carta e del cartone, delle plastiche e dei tessili con l’obiettivo di raggiungere i seguenti target:

  • riciclo del 55% dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
  • riciclo dell’85% nell’industria della carta e del cartone;
  • riciclo del 65% dei rifiuti plastici (attraverso riciclaggio meccanico, chimico, “Plastic Hubs”);
  • 100% di recupero nel settore tessile, tramite "Textile Hubs".

Le proposte potranno essere presentate attraverso la piattaforma MITE dal 14.12.2021 al 11.02.2022, dal 24.11.2021 saranno resi disponibili gli schemi della Proposta.

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