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Disegno di Legge di Bilancio 2022: ampi orizzonti per gli incentivi per le imprese
Sono settimane decisive per il sistema economico italiano: la Manovra 2022 sta prendendo forma e concretezza. In particolare, dopo l’approvazione di una prima bozza da parte del Consiglio dei Ministri lo scorso 28 ottobre, è stato condotto un alacre lavorio di revisione del testo della Manovra 2022. Una nuova bozza di disegno di Legge di Bilancio 2022 è emersa negli ultimi giorni, nonostante il notevole ritardo rispetto alla deadline del 20 ottobre entro la quale il documento avrebbe dovuto essere trasmesso alle Camere.
Pur in attesa che si compia l’iter parlamentare, colpisce immediatamente come il disegno di Legge di Bilancio 2022 rechi senz’altro il rilevante pregio di abbandonare, finalmente, il meccanismo dei precari rinnovi annuali delle discipline incentivanti, su cui una programmazione strutturata degli investimenti di certo non può poggiare.
Nell’ambito della relazione tecnica della Manovra approdata in Senato, emergono anche gli effetti finanziari delle ampie proroghe ivi contenute. In particolare, per la proroga pluriennale del Piano Transizione 4.0, sono allocati oltre 14,149 miliardi di euro di risorse. Più in dettaglio, sono contemplati 6,827 miliardi per il Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 per il triennio 2023-2025 e 7,276 miliardi complessivi per il Credito d’imposta R&S Innovazione Design sino 2023-2025/2031. Per coglierne la portata, basti pensare che tra PNRR e fondo complementare oggi vigenti, è previsto uno stanziamento di 18,8 miliardi, variamente distribuito tra tutte le misure del Piano Transizione 4.0, per il solo biennio 2020-2022. Era effettivamente prevedibile che la dotazione della Legge di Bilancio di prossima adozione potesse essere inferiore rispetto a quella prevista dalla Legge di Bilancio 2021, considerando che l’ultima Manovra poteva fare affidamento anche sulle risorse straordinarie promananti dal Recovery Fund. A nostro avviso, tuttavia, è opinabile la scelta governativa di non puntare più sul Bonus Formazione 4.0 e sul Credito d’imposta per investimenti materiali e immateriali ordinari (non 4.0), che pertanto giungeranno al capolinea nel 2022, salvo emergano cambiamenti in sede parlamentare.
Qui di seguito, si riporta una panoramica delle principali novità incentivanti per le imprese contenute nella bozza di disegno di Legge di Bilancio 2022 del 10 novembre u.s. (Continua...)
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