Debt Service Coverage Ratio (DSCR): non solo crisi di impresa

12 Maggio 2021


Nella nostra newsletter del 15 Marzo, avevamo posto l’accento sul DSCR, definendolo come l’indice finanziario che meglio permette di misurare la capacità dell’impresa di generare le risorse finanziarie sufficienti a sostenere gli obblighi finanziari assunti:

DSCR = Cash flow operativo – tasse / Flusso finanziario a servizio del debito

Il DSCR può essere:

  1. Maggiore di 1: il cash flow operativo netto imposte eccede il flusso finanziario a servizio del debito. In tal caso, l’impresa riesce a far fronte ai suoi impegni nei confronti dei creditori finanziari
  2. Uguale a 1: il cash flow operativo netto imposte è totalmente assorbito dagli impegni nei confronti dei creditori finanziari
  3. Minore di 1: il cash flow operativo netto imposte è inferiore all’ammontare degli impegni nei confronti dei creditori finanziari, evidenziando situazioni di tensione finanziaria e probabile difficoltà nel rimborso del debito

Il DSCR, quindi, ci evidenzia che in un’impresa sana il cash flow generato dall’attività caratteristica deve consentire di sostenere i flussi di cassa destinati al rimborso del debito finanziario nel periodo considerato.



Nella precedente news, avevamo scritto che esistono diverse formulazioni del DSCR. Noi riteniamo che tra le più complete ci sia la seguente:


                        Ebitda + Leasing ± Variazione Capitale Circolante Netto – taxes

DSCR =         ———————————————————————————————

                        (Quota capitale + quota interessi finanziamenti) + Leasing


Questa formula tiene conto di:

  • Canoni di leasing, che sebbene siano di pertinenza della gestione finanziaria, confluiscono tra i costi operativi, riducendo l’EBITDA
  • Variazione del capitale circolante, che consente di determinare la liquidità assorbita/generata dall’attività operativa dell’azienda

Il DSCR è un indicatore molto utilizzato dalle banche per valutare e monitorare il merito creditizio delle imprese clienti.

Alcune Banche ritengono di inserire nel calcolo di questo indicatore anche parte delle linee autoliquidanti e a revoca (fidi di cassa), richiedendo quindi all’impresa di dimostrare la capacità di rimborsare non solo la quota capitale e la quota interessi dei finanziamenti rateali nei 12 mesi successivi, ma anche parte degli affidamenti di pura cassa.

Il sistema bancario valuta positivamente l’azienda, se l’indice è superiore a 1,10 – 1,20.

Si può notare, quindi, come il DSCR si presti a varie letture, sebbene riteniamo debba essere inquadrato in un’analisi più ampia sui flussi di cassa aziendali.

Contattaci per maggiori informazioni