Credito d’imposta pubblicità: sino a 200.000€ di bonus con le istanze di ottobre

7 Settembre 2021


Con comunicato del 31 agosto 2021 pubblicato sul sito del Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stata posticipata di un mese la finestra per la presentazione delle istanze del bonus pubblicità, che si sarebbe dovuta aprire il giorno seguente, 1° settembre. In particolare, si comunica che, a causa degli interventi di aggiornamento della piattaforma telematica a seguito delle 
modifiche introdotte dall’articolo 67, comma 10, del Decreto Sostegni bis (D.L. 73/2021, convertito con modificazioni dalla L. 106/ 2021), si rende necessario posticipare il periodo per la prenotazione del credito di imposta per gli investimenti pubblicitari per l’anno 2021. La finestra temporale per l’invio della comunicazione telematica per l’accesso al beneficio è spostata nel periodo dal 1° al 31 ottobre 2021, anziché dal 1° al 30 settembre 2021, come previsto dal Decreto Sostegni bis.

In particolare, tale Decreto ha introdotto importanti opportunità per le imprese che investono in campagne pubblicitarie nel 2021 e nel 2022. Per far fronte alla riduzione degli investimenti pubblicitari a causa della crisi Covid-19, il Decreto ha rilanciato il regime straordinario del bonus previsto per il 2020 dal Decreto Cura Italia (D.L. 18/2020) e dal Decreto Rilancio (D.L. 34/2020), già parzialmente prorogato per il 2021 e 2022 dalla Legge di Bilancio 2021 (L.178/2020).

Si ricorda che dal 2017 è attivo un incentivo ad hoc, nella forma di Credito d’imposta, per gli investimenti pubblicitari sulla stampa e su emittenti televisive e radiofoniche. Il bonus ha il duplice obbiettivo di incrementare il potenziale di competitività delle imprese italiane, tramite gli investimenti pubblicitari, e coadiuvare il settore pubblicitario. La crisi economica, oltre che sanitaria, dell’ultimo anno e mezzo ha influenzato negativamente gli investimenti nel settore pubblicitario. Dopo un 2020 in calo dell’11%, il mercato della pubblicità, soprattutto grazie al digitale, riparte secondo le stime di UPA - Utenti Pubblicità Associati, l’associazione delle principali aziende che investono in pubblicità e in comunicazione in Italia; il 2021 si chiuderà con un incremento della spesa pubblicitaria delle aziende dell’8%. Gli investimenti torneranno sopra gli 8 miliardi di euro, recuperando quasi integralmente la contrazione precedentemente registrata.  Tutti i settori merceologici stanno aumentando gli investimenti rispetto allo scorso anno, secondo quando ha riferito Lorenzo Sassoli de Bianchi, presidente dell’UPA, lo scorso 7 luglio. A questo trend positivo farà da cassa di risonanza una nuova edizione del bonus pubblicità.

Il bonus è rivolto alle imprese e lavoratori autonomi, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali e dal regime contabile adottato, e agli enti non commerciali, in relazione agli investimenti in campagne pubblicitarie.

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Più nel dettaglio, limitatamente agli anni 2021 e 2022, il credito d’imposta è concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati, anziché sul 75% del solo valore incrementale dell’investimento rispetto all’anno precedente. Non è necessario, pertanto, aver sostenuto nell’anno precedente investimenti sugli stessi mezzi di informazione, requisito invece previsto per il riconoscimento del Credito d’imposta a regime.

Il beneficio è un Aiuto di Stato in regime de minimis; pertanto, per l’“impresa unica” non è possibile superare 200.000 euro di contributi in regime de minimis (per alcuni settori tale limite risulta inferiore) nell’arco di tre esercizi finanziari, ossia quello in corso all’atto di concessione ed i due precedenti. S'intende per “impresa unica” l’insieme delle imprese fra le quali esiste almeno una delle relazioni seguenti: a) un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa; b) un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa; c) un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima; d) un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima. Le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni delle lettere da a) a d), per il tramite di una o più altre imprese sono anch’esse considerate un’impresa unica.

Grazie al Decreto Sostegni bis, il raggio d’azione della più favorevole intensità agevolativa è stato esteso, operando ora, oltre che per i giornali (come era previsto nella Legge di Bilancio 2021), anche per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato.

Il Decreto  stanzia infatti nuovi fondi per la misura: il beneficio è concesso, per ciascuno degli anni 2021 e 2022, nel limite di 90 milioni, ossia 65 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online, e nel limite di 25 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche.

Inoltre, il Decreto Sostegni Bis ha riaperto la finestra per richiedere l’incentivo per l’anno in corso, chiusasi a marzo.  Le comunicazioni telematiche per il 2021 trasmesse nel periodo compreso tra il 1° ed il 31 marzo 2021 restano comunque valide, e su di esse il calcolo per la determinazione del credito spettante sarà automaticamente effettuato sulla base delle nuove disposizioni. In ogni caso, è possibile “sostituire” la prenotazione già inviata a marzo, inviandone una nuova, sempre nel periodo dal 1° al 30 ottobre 2021.


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