Le novità e gli strumenti Simest a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese italiane

6 Luglio 2020


Simest – società che con Sace costituisce il Polo dell'export e dell'Internazionalizzazione del Gruppo Cdp –  è seriamente intenzionata a vincere la sfida del rilancio internazionale del made in Italy, ampliando il raggio d’azione e raggiungendo più aziende grazie all’introduzione di quattro importanti novità.

La prima riguarda l’ampliamento delle risorse del fondo 394 su cui vengono erogati i finanziamenti Simest per l’internazionalizzazione: è stato rifinanziato ed oggi è pari a 600 milioni, con l’aggiunta di finanziamenti a fondo perduto che potranno arrivare fino al 50% di quanto richiesto.

Il secondo aspetto riguarda la finanziabilità di progetti all’interno dei Paesi dell’Unione europea, finora esclusi dal perimetro di intervento.

Il terzo punto riguarda l’innalzamento degli importi massimi finanziabili da Simest. Un’iniezione di liquidità a medio lungo termine che ha come unica condizione quella di avere una certa percentuale di fatturato proveniente dalle esportazioni.

Il quarto punto è il più importante: Simest ha previsto l’esenzione delle garanzie (fideiussione bancaria o assicurativa secondo la propria classe di merito) su tutti i finanziamenti Simest per le concessioni che saranno approvate da maggio sino al 31 dicembre 2020. Lo strumento diventa molto più flessibile e molto più rapido. L’istruttoria e l’erogazione avvengono attraverso una piattaforma informatica, gestita da Simest.

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Da metà giugno, inoltre, si sono attivati anche i finanziamenti a fondo perduto previsti dall’ art 72 del Dl Cura Italia, che ha stanziato un apposito Fondo di Promozione Integrata del Made of Italy.

Dal 15 giugno quindi le imprese possono chiedere fino al 40% del finanziamento a fondo perduto (tranne per il finanziamento Inserimento Mercati esteri, dove la misura è al 20%), con un importo massimo concedibile a fondo perduto di 100 mila euro. La quota salirà fino al 50% - per un limite di 800 mila euro di aiuti complessivi per singola impresa – non appena arriverà il via libera della Commissione UE sull'applicazione alla misura del "temporary framework" sugli Aiuti di Stato. Il Cura Italia, infatti, prevede che la percentuale massima di finanziamento a fondo perduto possa arrivare al 50%. 

All’interno del Fondo 394/81 vi è la misura riguardante la Patrimonializzazione delle imprese, volta a stimolare, migliorare e salvaguardare la solidità patrimoniale delle PMI per accrescere la loro capacità di competere sui mercati esteri.

La misura si rivolge alle Piccole e Medie Imprese che abbiano almeno tre bilanci depositati, aventi sede legale in Italia, in forma di società di capitali, che abbiano realizzato nei tre esercizi finanziari precedenti alla presentazione della domanda, un fatturato estero pari, in media, ad almeno il 35% del fatturato complessivo.

Obiettivo principale è quello di migliorare il livello di solidità patrimoniale delle aziende che esportano, mantenendolo o portandolo al di sotto del livello soglia. L’indicatore che stabilisce tale livello è con l’indice di copertura delle immobilizzazioni (rapporto tra patrimonio netto e attività immobilizzate nette).

Tale livello soglia è posto uguale a:

  • 0,65 per le imprese industriali/manifatturiere;
  • 1,00 per le imprese commerciali/di servizi.

Il livello è calcolato sull’ultimo bilancio approvato dall’impresa prima dell’esame della domanda ed è definito come “livello di ingresso”.

Se il livello di ingresso risulta inferiore al livello soglia l’obiettivo dell’intervento è quello di raggiungerlo o superarlo, se invece il livello di ingresso risulta uguale o superiore al livello soglia, l’obiettivo è di superarlo o di mantenerlo.

L’intervento consiste in un finanziamento agevolato erogato direttamente da Simest ad un tasso fisso pari al 10% del tasso di riferimento comunitario. La durata del finanziamento è di 6 anni, di cui 2 di preammortamento

L’importo massimo finanziabile è di 400.000 euro, calcolato nel limite del 25% del patrimonio netto dell’impresa richiedente, nel rispetto della norma de minimis e nei limiti massimi previsti di esposizione verso il fondo (pari al 35% dei ricavi medi dell’ultimo triennio).

A seguito delle modifiche introdotte successivamente all’emergenza economico-sanitaria COVID-19, tutti i finanziamenti erogati entro il 31 dicembre 2020 non sono soggetti alla presentazione di garanzie.

L’impresa presenta la domanda attraverso procedura informatica e la richiesta viene esaminata dal Comitato Agevolazioni di SIMEST che, entro 60 giorni, delibera in merito alla concessione del finanziamento e alle garanzie richieste.

L’erogazione del 100% del finanziamento concesso avviene in un’unica soluzione dopo la stipula del finanziamento.

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