Le misure Simest rifinanziate dal dl Ristori

9 Novembre 2020

Il Dl Ristori, Dl n. 137 del 28 ottobre 2020 all’ articolo 6, ha stanziato tra le altre misure, anche 350 milioni di euro a sostegno dell’export, 50 milioni in meno rispetto a quanto previsto originariamente nella bozza di decreto.

A diminuire sono state le risorse destinate al Fondo 394/81 SIMEST che ammontano a 150 milioni anziché 200. Rimangono invece invariate, rispetto alla bozza di decreto, le risorse destinate al Fondo per la promozione integrata, al quale sono state assegnate risorse per 200 milioni. Ricordiamo che il Fondo per la promozione integrata, istituito dal decreto Cura Italia, sostiene diverse iniziative tra le quali la concessione del cofinanziamento, a fondo perduto, alle imprese che ottengono crediti agevolati a valere sul Fondo SIMEST.


Il rifinanziamento introdotto dal Dl Ristori è indispensabile al fine di fornire una prima risposta alle esigenze derivanti dalle numerose domande presentate dalle imprese a Simest nel periodo successivo 17 settembre 2020, data a partire dalla quale si sono applicati a questo strumento i più ampi margini di intervento resi possibili dal “temporary framework” della Commissione europea in materia di aiuti di Stato a seguito dell’emergenza Covid-19.

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Tra le misure facenti parte del Fondo 394/81 si annoverano: 

  • Patrimonializzazione
  • Partecipare a Fiere Internazionali, Mostre e Missioni di Sistema
  • Inserimento Mercati Esteri
  • Temporary Export Manager
  • E-Commerce
  • Studi di Fattibilità
  • Programmi di Assistenza Tecnica

Il Comitato Agevolazioni, istituito presso SIMEST e presieduto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), nella seduta straordinaria del 21 ottobre, ha disposto la sospensione temporanea della ricezione di domande di finanziamento agevolato sul Fondo 394/81 e relativo cofinanziamento a fondo perduto a valere sulla quota di risorse del Fondo per la promozione integrata, per esaurimento delle risorse finanziarie disponibili.

La decisione si è resa necessaria a causa dell’elevato numero di richieste ricevute da parte delle imprese, così che i fondi per il 2020, nonostante siano stati triplicati per agevolare la ripartenza nel post Covid, sono esauriti. Dal 1° gennaio sono pervenute oltre 12.600 domande, per un controvalore di euro 3,9 miliardi. Nell’intero 2019, Simest aveva finanziato 870 operazioni per un valore complessivo di euro 290 milioni. Il recente successo di queste misure è da ricercare nel relativo potenziamento attraverso un mix di interventi di semplificazione e di ampliamento della gamma di attività finanziabili,di imprese beneficiarie, oltre che alla sospensione delle garanzie per l’accesso ai finanziamenti e alla concessione del 50% dell’agevolazione sotto forma di contributo a fondo perduto.

Occorrerà ora capire, a questo punto, quali saranno le regole e le dotazioni del fondo per il prossimo anno. Le aziende stanno premendo sulle associazioni di categoria  affinchè ottengano dal Governo il rifinanziamento per il 2021 . Questo a riprova del fatto che gli strumenti messi in campo da Simest si sono rivelati strategici per sostenere le aziende italiane all’estero.


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