Dal Mise una pioggia di incentivi per le PMI innovative e green

6 Luglio 2020

Un mix di agevolazioni mirate a supportare le aziende in investimenti green e di innovazione stanno per partire. Dopo diversi mesi di ritardo, dovuti ad interminabili lungaggini ministeriali, stanno per piovere sulle Pmi circa 620 mln di incentivi suddivisi tra:

  • bando per progetti di innovazione nell’ambito dell’economia circolare, risorse stanziate € 210 mln,
  • bando macchinari innovativi € 265 mln,
  • bando Digital Transformation delle PMI € 100 mln
  • misure Brevetti+,Marchi+, Disegni+,€ 43 mln 


Economia circolare

Firmato dal Ministro dello sviluppo economico  Patuanelli il decreto attuativo per investimenti in ambito di economia circolare, previsti dal Decreto Crescita all’art.26.

Obiettivo delle agevolazioni, previste dalla legge n. 58-2019 di conversione del decreto Crescita, è favorire la transizione delle attività economiche verso un modello di economia circolare, finalizzata alla riconversione produttiva del tessuto industriale.

Potranno beneficiare delle agevolazioni le imprese ed i centri di ricerca che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, soddisferanno le seguenti caratteristiche:

  • essere iscritte nel Registro delle imprese
  • operare in via prevalente nel settore manifatturiero o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere;
  • aver approvato e depositato almeno due bilanci;
  • non essere sottoposto a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente

I proponenti potranno presentare progetti anche congiuntamente tra loro o con organismi di ricerca, fino ad un massimo di tre soggetti co-proponenti. In tali casi i progetti congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l’accordo di partenariato.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i progetti di ricerca e sviluppo dovranno:

  • essere realizzati nell’ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a € 500.000 e non superiori a € 2 mln;
  • avere una durata non inferiore a dodici mesi e non superiore a trentasei mesi;
  • prevedere attività di ricerca e sviluppo, strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali - Key Enabling Technologies (KETs), relative a:

    a) innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
    b) progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
    c) sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
    d) strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo;
    e) sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.

Le agevolazioni saranno concesse tramite un finanziamento agevolato (per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50 per cento) e un contributo diretto alla spesa (fino al 20 per cento delle spese e dei costi ammissibili).

Il decreto prevede agevolazioni per € 210 mln : € 150 mln  per la concessione dei finanziamenti agevolati a valere sulle risorse del fondo FRI e con € 60 mln  per la concessione dei contributi alla spesa a valere sul Fondo sviluppo e coesione e sul Fondo per la crescita sostenibile. Sono previste due riserve, ognuna pari a circa la metà degli stanziamenti: una per i progetti delle imprese di piccole e medie dimensioni e delle reti di imprese nell’intero territorio nazionale ed una destinata esclusivamente ai progetti da realizzare nel Mezzogiorno.

Il decreto, che stabilisce i criteri e le procedure per l'erogazione della agevolazione, è in corso di registrazione presso la Conte dei Conti.

Per maggiori informazioni su "Dal Mise una pioggia di incentivi per le PMI innovative e green", contattaci

Macchinari Innovativi

Con avviso pubblicato il giorno 23 giugno il MISE comunica che con Decreto direttoriale sono stati definiti:

  • termini e modalità di presentazione delle domande di agevolazioni,
  • i punteggi, le condizioni
  • le soglie minime di ammissibilità delle stesse domande
  • le modalità di presentazione delle richieste di erogazione relativi al nuovo bando Macchinari innovativi.

​La compilazione delle domande potrà avvenire dalle ore 10.00 del giorno 23 luglio 2020

Il bando sostiene la realizzazione, nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, di programmi di investimento diretti a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa ovvero a favorire la transizione del settore manifatturiero verso il paradigma dell’economia circolare.

La dotazione finanziaria complessiva della agevolazione è di € 265 mln e sarà messa a disposizione delle imprese attraverso l’apertura di due distinti sportelli agevolativi, che verranno aperti a distanza di non meno di 6 mesi l’uno dall’altro.

Possono beneficiare dell’agevolazione le PMI che alla data di presentazione della domanda:

  • sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese, sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;
  • sono in regime di contabilità ordinaria e dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese, ovvero hanno presentato, nel caso di imprese individuali e società di persone, almeno due dichiarazioni dei redditi;
  • sono in regola con la normativa vigente in materia di edilizia ed urbanistica, del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, nonché con gli obblighi contributivi;
  • non hanno effettuato, nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento;
  • non rientrano tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti considerati illegali o incompatibili dalla Commissione €pea;
  • non si trovano in condizioni tali da risultare imprese in difficoltà.

Possono beneficiarne inoltre i liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero dello sviluppo economico ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata in ottemperanza alla medesima legge (in attuazione delle norme introdotte dall’articolo 1, comma 821 della Legge di Stabilità 2016)

Per facilitare l’accesso alle agevolazioni di soggetti che realizzano programmi di investimento caratterizzati da comuni obiettivi di sviluppo, possono beneficiare dell’intervento le imprese, fino a un massimo di sei soggetti co-proponenti, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa che aderiscono ad un contratto di rete a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva, stabile e coerente con gli obiettivi di rafforzamento della competitività e di sviluppo tecnologico connessi alla realizzazione dei programmi proposti.

Sono ammesse le attività manifatturiere, ad eccezione delle attività connesse ai seguenti settori:

  • siderurgia;
  • estrazione del carbone;
  • costruzione navale;
  • fabbricazione delle fibre sintetiche;
  • trasporti e relative infrastrutture;
  • produzione e distribuzione di energia, nonché delle relative infrastrutture.

Le domande di accesso alle agevolazioni, concesse mediante procedura valutativa a sportello potranno essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica.

La domanda di partecipazione al bando seguirà due fasi:

  • compilazione a partire dalle ore 10.00 del 23 luglio 2020;
  • invio a partire dalle ore 10.00 del 30 luglio 2020

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di agevolazione, sia in forma autonoma che in qualità di aderente ad una rete d’impresa.

Qualora le risorse residue disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, le domande stesse sono ammesse all’istruttoria in base ad una graduatoria di merito fino a esaurimento della dotazione finanziaria.

La domanda dovrà essere corredata dei documenti e degli elementi utili a permettere l’identificazione del soggetto proponente, del suo legale rappresentante e dell’eventuale delegato alla presentazione della domanda di agevolazioni.

I programmi di investimento ammissibili devono rispondere ai seguenti requisiti:

  • prevedere spese non inferiori a € 400.000,00 e non superiori a €  3 mln (limiti diversi sono previsti per le reti di imprese)
  • essere realizzati esclusivamente presso unità produttive localizzate nei territori delle Regioni meno sviluppate;
  • prevedere l’acquisizione di tecnologie abilitanti atte a consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o di soluzioni tecnologiche in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare.

I beni oggetto del programma di investimento devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali e immateriali, (ex articoli 2423 e seguenti del codice civile) che riguardano macchinari, impianti e attrezzature strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento oltre che programmi informatici e licenze correlati all’utilizzo dei predetti beni materiali.

Le spese correlate ai programmi di investimento devono essere:

  • relative a immobilizzazioni materiali e immateriali, nuove di fabbrica acquistate da terzi;
  • riferite a beni ammortizzabili e capitalizzati che figurano nell’attivo patrimoniale dell’impresa e mantengono la loro funzionalità rispetto al programma di investimento per almeno tre anni dalla data di erogazione a saldo delle agevolazioni;
  • riferite a beni utilizzati esclusivamente nell’unità produttiva oggetto del programma di investimento;
  • pagate nella piena tracciabilità delle operazioni;
  • conformi alla normativa comunitaria in merito all’ammissibilità delle spese nell’ambito dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali programmazione 2014-2020;
  • ultimate non oltre il termine di 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni, fermo restando la possibilità da parte del Ministero di concedere, su richiesta motivata, una proroga del termine di ultimazione, comunque non superiore a 6 mesi.

Le agevolazioni sono concesse, nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, per una percentuale nominale calcolata rispetto alle spese ammissibili pari al 75%.

Le agevolazioni sono articolate in relazione alla dimensione dell’impresa:

  • per le imprese di micro e piccola dimensione, un contributo in conto impianti pari al 35% e un finanziamento agevolato pari al 40%;
  • per le imprese di media dimensione, un contributo in conto impianti pari al 25% e un finanziamento agevolato pari al 50%.

Per maggiori informazioni su "Dal Mise una pioggia di incentivi per le PMI innovative e green", contattaci!

Digital Transformation

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 164 del 1 luglio 2020 il decreto 9 giugno 2020 contenente Criteri, condizioni e modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni a favore della trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle micro, piccole e medie imprese attraverso l’implementazione delle tecnologie abilitanti individuate nel Piano nazionale Impresa 4.0 e delle tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera.

La misura, introdotta dal decreto Crescita, prevede contributi per favorire la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi delle PMI italiane, che saranno erogati sotto forma di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto.

La misura è rivolta alle PMI che, alla data di presentazione della domanda:

  • sono iscritte e risultano attive nel Registro delle imprese;
  • operano in via prevalente o primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere e/o nel settore turistico e/o nel settore del commercio;
  • hanno conseguito, nell’esercizio cui si riferisce l’ultimo bilancio approvato e depositato, un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a € 100.000;
  • dispongono di almeno due bilanci approvati e depositati presso il Registro delle imprese;
  • non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.

Le agevolazioni sono destinate a progetti per un importo non inferiore a € 50.000 e non superiore a € 500.000 e sono concesse sulla base di una percentuale nominale dei costi e delle spese ammissibili pari al 50%, di cui 10% sotto forma di contributo e 40% come finanziamento agevolato.

I progetti possono essere presentati sia da imprese singole che associate, fino a 10 soggetti aderenti, mediante contratti di rete o altre forme di collaborazione in cui figuri, come capofila, un DIH – Digital Innovation Hub o un EDI – ecosistema digitale per l’innovazione.

Tali progetti devono prevedere l’implementazione di:

  • tecnologie abilitanti individuate dal Piano nazionale Impresa 4.0;
  • tecnologie relative a soluzioni tecnologiche digitali di filiera, finalizzate:

1) all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori;
2) al software;
3) alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
4) ad altre tecnologie, quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati, geolocalizzazione, tecnologie per l’in-store customer experience, system integration applicata all’automazione dei processi, blockchain, intelligenza artificiale, internet of things.

I termini e le modalità di presentazione delle domande saranno definiti con successivo provvedimento direttoriale del MiSE.

Brevetti+, Marchi +, Disegni+

A fronte del grande interesse riscontrato dalle imprese per le misure Brevetti+, Marchi+ e Disegni + ,che hanno potato al rapido esaurimento dei fondi messi a disposizione dai bandi 2019, e al fine di assicurare continuita' al sostegno delle piccole e medie imprese per la valorizzazione dei titoli di proprieta' industriale,il Mise con decreto direttoriale ha programmato l’ apertura anticipata dei bandi per l'annualità 2020.

Il decreto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 giugno, stabilisce che i termini per le nuove domande saranno fissati entro 30 giorni, quindi entro il 30 luglio 2020. Dei 43 mln di euro complessivi messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico, 25 sono destinati a Brevetti+, 14 mln a Disegni+, e 4 per Marchi+.


Contattaci per maggiori informazioni