Altre Notizie in evidenza
La ZES UNICA espande i propri confini oltre il Mezzogiorno
Al rientro dalla pausa estiva, ci si proietta già al 2026. Proprio in questi giorni sono in corso valutazioni circa la proroga del Credito d’imposta Zona Economica Speciale per il Mezzogiorno – ZES unica (ZES UNICA) e del Credito d’imposta ZLS nell’ambito della Legge di Bilancio 2026.
Nella prossima manovra, la ZES UNICA dovrà forse tenere conto di un nuovo perimetro. Attualmente, la ZES UNICA ricomprende le zone assistite delle regioni meno sviluppate Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, ammissibili alla deroga prevista dall’art. 107, par. 3, lett. a), del TFUE, e della regione in transizione Abruzzo, ammissibili alla deroga prevista dall’art. 107, par. 3, lett. c), del TFUE, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.
Secondo quanto emerge dal comunicato stampa n.138 del 4 Agosto 2025, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR Tommaso Foti, ha approvato, con procedura d’urgenza, un disegno di legge che introduce disposizioni per il rilancio dell’economia nei territori delle regioni Marche e Umbria.
Le norme ampliano l’area della ZES UNICA per il Mezzogiorno, in modo da includervi, a decorrere dalla data di entrata in vigore della legge, altre due regioni italiane al fine di favorire la creazione di condizioni favorevoli per lo sviluppo di nuovi investimenti nelle regioni in transizione, così come individuate dalla normativa europea: la regione Marche e la regione Umbria. Anche queste regioni potranno così accedere alle agevolazioni amministrative ed economiche previste dalla normativa vigente per l’Abruzzo, regione in transizione già inclusa nella ZES UNICA.
Nel comunicato stampa, si prevede che gli investimenti relativi all’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature e l’acquisto o l’ampliamento dei beni immobili strumentali realizzati nelle Marche o in Umbria nel periodo dal 10 gennaio (verosimilmente si tratta di un refuso, per alludere al 1° gennaio) al 15 novembre 2025 fruiscano, qualora conformi alla normativa dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato, dell’agevolazioni fiscale del credito d’imposta e si prevede una semplificazione procedurale per l’accesso a tale agevolazione.
Leggendo uno schema di disegno di legge ufficiosamente circolato, appaiono i riferimenti al Credito d’imposta ZLS quale Credito d’imposta a cui le imprese marchigiane e umbre della ZES UNICA possono accedere: “1. In relazione agli investimenti in beni strumentali […] realizzati, nel periodo dal 1° gennaio 2025 al 15 novembre 2025, nelle zone delle regioni Marche ed Umbria ammissibili agli aiuti a finalità regionale a norma dell'articolo 107, paragrafo 3, lettera c), del Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea, si applica l’agevolazione di cui all’articolo 3, commi 14-octies, 14-novies e 14-decies, del decreto – legge 27 dicembre 2024, n. 202, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2025, n. 15, fatto salvo quanto previsto dal comma 2 del presente articolo.”
Si tratta del Credito d’imposta ZLS 2025, un beneficio affine al Credito d’imposta ZES UNICA quanto ai contenuti ma non quanto alla dotazione.
Il nodo delle risorse
Dall’attuazione del disegno di legge, secondo quanto trapelato, non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Verranno, pertanto, verosimilmente utilizzate risorse già stanziate, quanto meno per il 2025. Per il Credito d’imposta ZLS 2025, qualora effettivamente si attinga da questo incentivo, risultano stanziati 80 milioni di euro, mentre per il Credito d’imposta ZES UNICA 2025 la dotazione è di 2,2 miliardi.
Vuoi capire come accedere al Credito d’imposta per la tua impresa?
La procedura
Secondo quanto emerso, per le imprese marchigiane ed umbre non occorrerebbe effettuare una comunicazione preventiva per prenotare le risorse, potendo intervenire direttamente con la comunicazione delle spese ammissibili a consuntivo (“i soggetti interessati sono tenuti a presentare esclusivamente la comunicazione di cui all’articolo 3, comma 14-novies, secondo
periodo, del medesimo decreto–legge n. 202 del 2024” sempre con riferimento al Credito d’imposta ZLS), da effettuarsi a pena di decadenza dall'agevolazione dal 20 novembre 2025 al 2 dicembre 2025, indicando l’ammontare delle spese ammissibili sostenute nel periodo tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025.
Le aree
Come di consueto per le regioni in transizione, saranno agevolabili solo alcuni territori, ossia quelli in zona 107 3.C della Carta degli aiuti a finalità regionale.
Le aliquote
Secondo la Carta degli aiuti a finalità regionale, le aliquote incentivanti massime sono:
- 15% per le Grandi Imprese,
- 25% per le Medie Imprese
- 35% per le Piccole imprese.
Le regole per Marche e Umbria
Ove non si disponga diversamente, dovrebbero trovare applicazione le regole applicabili alle regioni italiane in transizione; pertanto, le PMI potranno accedere all’incentivo a fronte di qualsivoglia progetto di investimento iniziale:
- creazione di un nuovo stabilimento;
- ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente;
- diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti o servizi non fabbricati o forniti precedentemente in detto stabilimento; o
- cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo del prodotto o dei prodotti interessati dall'investimento nello stabilimento.
Le Grandi imprese, invece, potranno accedere all’incentivo solo a fronte di
- creazione di un nuovo stabilimento;
- diversificazione dell'attività di uno stabilimento, a condizione che la nuova attività non sia uguale o simile a quella svolta precedentemente nello stesso stabilimento. Per «attività uguali o simili» si intendono attività della stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione statistica delle attività economiche NACE Rev. 2 (NACE Rev. 2).
La vigenza
I contenuti del disegno di legge entreranno in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana della legge; rimaniamo, pertanto, in attesa degli sviluppi, nell’auspicio di tempi celeri e criteri chiari, in modo da consentire alle imprese di pianificare adeguatamente i propri investimenti.
Non perdere l’occasione di pianificare al meglio i tuoi investimenti 2025-2026.
Richiedi un contatto con i nostri esperti per avere assistenza immediata e personalizzata.
News Correlate