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Veneto: 2 milioni per la sostituzione di impianti termici civili
La Regione del Veneto ha pubblicato un bando finalizzato ad incentivare le Micro, Piccole e Medie imprese aventi sede legale ed operativa in Veneto, alla sostituzione degli impianti termici civili inquinanti con nuovi impianti certificati ed innovativi alimentati a biomasse combustibili solide, ovvero con pompe di calore.
La misura, approvata con Deliberazione n. 1406 del 28.11.2024 e pubblicata sul BURV n. 158 del 06.12.2024, ha a disposizione risorse per ammontare di euro 2.000.000,00.
Beneficiari
Beneficiarie del bando sono le micro, piccole e medie imprese (MPMI) aventi sede operativa o unità locale nel territorio della Regione del Veneto. Ogni impresa può richiedere il contributo per la sostituzione fino a un massimo di cinque impianti termici civili.
Le imprese devono essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese e non devono trovarsi in situazioni di difficoltà economica ai sensi delle normative europee sugli aiuti di Stato.
Interventi ammissibili
Sono ammessi al contributo:
- i nuovi generatori alimentati a biomassa combustibile solida, rientranti nell’intervento 2.B del Conto Termico, con potenza al focolare ≤ 35 kW, con emissione di Particolato Primario (PP) ≤ 20 mg/Nm3, appartenenti alla classe ambientale 5 stelle (come definita dal D.M. MATTM n. 186 del 7/11/2017). È ammessa anche la classe ambientale 4 stelle esclusivamente per installazioni effettuate in Comuni ricadenti nella Zona “Prealpi Alpi”;
- i nuovi generatori alimentati a biomassa combustibile solida, rientranti nell’intervento 2.B del Conto Termico, con potenza al focolare tra i 35 kW e i 500 kW, costituiti da caldaie a biomassa certificate UNI EN 303-5, classe 5;
- le pompe di calore elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica, rientranti nell’intervento 2.A del Conto Termico, con requisiti prestazionali e ambientali conformi a quelli indicati nelle Regole Applicative GSE.
Gli impianti termici sostituiti devono avere le seguenti caratteristiche:
- per interventi di cui alla lettera A: alimentazione a biomasse combustibili solide (es. legna, pellet, cippato) e classificazione ambientale inferiore o uguale a 3 stelle, ovvero assenza di classificazione;
- per interventi di cui alla lettera B: alimentazione a biomasse combustibili solide (es. legna, pellet, cippato) e classificazione ambientale inferiore o uguale a 3 stelle, ovvero assenza di classificazione;
- per interventi di cui alla lettera C: alimentazione a biomasse combustibili solide (es. legna, pellet, cippato) e classificazione ambientale inferiore o uguale a 3 stelle , ovvero assenza di classificazione; alimentazione a gasolio.
Spese ammissibili
Sono considerate ammissibili le seguenti categorie di spesa:
- Acquisto e installazione del nuovo impianto termico.
- Opere accessorie strettamente connesse all’adeguamento o sostituzione dell’impianto.
- Spese tecniche relative alla progettazione, direzione lavori e collaudo.
- Eventuali costi per la rimozione e smaltimento dell’impianto esistente, nel rispetto delle normative vigenti.
Tipologia ed entità del finanziamento
Il contributo regionale è definito come differenziale tra la spesa ammissibile dal GSE e l’incentivo lordo del GSE; la sommatoria dell’incentivo GSE e del contributo regionale non potrà superare la seguente percentuale:
- 65% nel caso di micro e piccole imprese;
- 55% nel caso di medie imprese.
In ogni caso, l’importo massimo del contributo regionale non potrà superare l’importo di 80.000 euro.
Le domande di contributo dovranno essere presentate tramite la piattaforma informatica Re-start dalle ore 10:00 del 21 gennaio 2025 alle ore 12:00 del 20 marzo 2025.
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