SIMEST: un affiancamento concreto all'internazionalizzazione

6 Novembre 2025

L’export rappresenta il 40% del PIL nazionale ed è una delle leve più rilevanti per la competitività dell’Italia sui mercati internazionali. Nel 2024 l’export italiano è cresciuto in modo significativo: Turchia (+23,9%), Emirati Arabi Uniti (+19,4%), Arabia Saudita (+27,9%), Brasile (+8,1%), ASEAN (+10,3%) e Balcani Occidentali (+13,4%).

Con questo presupposto, il Governo ha fissato un obiettivo chiaro e misurabile: raggiungere i 700 miliardi di euro di export entro la fine della legislatura. La strategia si fonda sul rafforzamento della cosiddetta “diplomazia della crescita”, un approccio che unisce azione politica, diplomatica ed economica per sostenere le imprese all’estero e attrarre nuovi investimenti nel Paese.


Il ruolo di SIMEST e del Fondo Rotativo 394/81

La Farnesina e CDP per il tramite di Simest e Sace saranno a supporto di tutte le azioni concrete che riguarderanno l’export e l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Il nuovo “Piano d’azione per l’accelerazione dell’export sui mercati Extra-UE ad alto potenziale” e il PIANO EXPORT guardano quindi al sostegno ed al rafforzamento delle attività fieristiche, della digitalizzazione e delle aperture di nuovi sedi all’estero, specialmente su alcuni mercati obiettivo, considerati strategici.

Simest, Ente per eccellenza a supporto dell’internazionalizzazione delle nostre imprese, con un’accelerazione ed una specializzazione esplosa e diventata ancora più forte grazie alle risorse derivanti dal TEMPORARY FRAMEWORK durante la pandemia, ha fatto del proprio FONDO ROTATIVO 394 uno strumento efficace e calzato sulle imprese che tocca tutte le dimensioni (da piccola a grande impresa) andando a finanziare e co- finanziare negli ultimi cinque anni migliaia di progetti in Italia su tutte le azioni che amplificano e sostengono le imprese esportatrici: fiere internazionali, tem, e-commerce, apertura sedi commerciali in mercati esteri e la transizione digitale e ecologica, oltre alle linee dedicate ai Paesi specifici.


Le novità del Piano Strategico SIMEST 2025–2027

Il nuovo Piano Strategico SIMEST 2025–2027, che mette in campo 28 miliardi di euro con un focus su filiere e mercati strategici è un Piano per la prima volta integrato in quello di CDP Cassa Depositi e Prestiti, costruito attraverso un confronto costante con Confindustria e con le imprese, sotto la regia del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Gli investimenti legati all’innovazione e alla doppia transizione — energetica e digitale — dal 7 agosto 2025 sono stati aperti anche alle imprese delle filiere che ancora non esportano, per accompagnarle sui mercati internazionali. Le imprese quindi che non hanno quota export, per il tramite della loro filiera e per la prima volta, potranno accedere alla linea di transizione digitale ed ecologica andando a finanziare i propri investimenti in digitalizzazione di prodotto o di processo, spese in azioni di sostenibilità (efficientamenti energetici e idrici e certificazioni ambientali) oltre ad una quota di ulteriori investimenti, legati alla patrimonializzazione dell’impresa richiedente, inclusi i finanziamenti soci e gli aumenti di capitale sulle controllate anche estere (azione di assoluta novità per la finanza agevolata Simest).


Focus geografico: Africa, Golfo, America Latina e India

Le linee Simest sono anche ovviamente orientate alle geografie emergenti: dall’Africa, cuore del Piano Mattei, all’America Latina, ai Paesi del Golfo e all’India, con una misura ad hoc in valutazione anche per gli Stati Uniti, destinazione primaria delle nostre imprese le cui esportazioni, per molti dei nostri settori d’eccellenza, risentono attualmente della politica dei dazi imposti dall’Amministrazione Trump. Infine, con gli Hub di conoscenza, a partire dal Mezzogiorno, Simest intenderà rafforzare il legame tra mondo produttivo, università e territori, diffondendo cultura internazionale e fiducia tra le imprese.


SIMEST e CDP: collaborazione internazionale con il Senegal

Un’ ulteriore riprova di tutti gli strumenti finanziari che l’Ente sta mettendo a regime, si ritrova nella nota che SIMEST, insieme a CDP Cassa Depositi e Prestiti, ha firmato la settimana scorsa a Dakar un Memorandum d’Intesa con APIX-S.A. – Agenzia nazionale senegalese per la promozione degli investimenti e dei grandi progetti – per rafforzare la collaborazione tra le imprese di Italia e Senegal e promuovere investimenti congiunti. L’accordo è stato siglato da Simest, Franciosi Laurent, Responsabile Sviluppo Mercati Internazionali di CDP, e Bakary Bathily Séga, Direttore Generale di APIX S.A., in occasione del Forum Imprenditoriale Italia–Senegal organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e da ITA – Italian Trade Agency, con la collaborazione di Confindustria Assafrica & Mediterraneo. Questa intesa rappresenta un passo concreto verso il rafforzamento del dialogo economico tra i due Paesi, nell’ambito del Piano Export promosso dalla Farnesina con il Sistema Italia, con l’obiettivo di generare nuove opportunità per le imprese e favorire una crescita sostenibile condivisa in un paese che si propone ad alto potenziale per numerosi settori del nostro Paese.


Finanziamenti agevolati e co-finanziamenti: opportunità per tutte le imprese

Le risorse appaiono quindi numerose e già stanziate, lasciando presagire per il Fondo 394, ovvero il Fondo Rotativo Ordinario Simest, una disponibilità ampia per i finanziamenti (che sono sempre ad un tasso agevolato rispetto al mercato, tasso che l’azienda può selezionare modulandolo secondo il proprio spazio a plafond deminimis) e i co-finanziamenti che per le aziende energivore o in percorso di efficientamento energetico possono raddoppiare la propria intensità, arrivando ad un 20%. Raddoppio consentito anche alle imprese con interessi verso le geografie speciali summenzionate ove l’impresa abbia anche una sede operativa, aperta da almeno sei mesi, in una regione del Sud Italia. Il raddoppio è possibile fino alle date di termine legate alla rispettiva Circolare Simest di riferimento.


Categorie con accesso prioritario alla quota a fondo perduto

I fondi sono disponibili per tutte le dimensioni di impresa, tutte le geografie nazionali con un’attenzione particolare alle seguenti categorie per l’accesso alla quota a fondo perduto:

  • imprese situate nelle regioni del Sud Italia
  • imprese in possesso di certificazioni ambientali (ISO14001- ISO 45001 – SA8000 etc) solo per grande impresa in possesso di una sustainable procurement policy
  • PMI giovanile 
  • PMI femminile
  • PMI con quota export, da registri IVA, superiore al 20%
  • Start up innovativa o PMI innovativa
  • Interessi nei Balcani Occidentali

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