SIMEST 2025: nuovi finanziamenti per l’internazionalizzazione delle imprese a partire dal 25 marzo

26 Marzo 2025

La Legge di bilancio 2025 (articolo 1, commi 463 ss.) ha previsto significativi potenziamenti della portata incentivante del fondo rotativo 394/81 gestito da SIMEST e destinato alla concessione di finanziamenti agevolati, a cui si affiancano contributi a fondo perduto, dedicati alle imprese italiane che guardano oltre ai confini nazionali.

Dal 25 marzo, le previsioni della recente manovra finanziaria hanno trovato piena concretezza. Qui di seguito si offre una panoramica delle principali novità.


L'introduzione della misura America Centrale o Meridionale...

Dal 25 marzo 2025 il panorama incentivante si è arricchito dell’inedita misura “Competitività delle filiere e delle imprese italiane in America centrale o meridionale” dedicata alle imprese italiane, anche non esportatrici, che intendono investire in America centrale o meridionale e alle imprese esportatrici che hanno già interessi nell’area, nonché alle imprese non esportatrici della loro filiera, con una riserva dedicata di 200 milioni e premialità ad hoc.


...come funziona la misura

La misura è dedicata alle imprese italiane che:

  • intendono impegnarsi ad effettuare investimenti in America centrale o meridionale, oppure
  • che siano stabilmente presenti o esportino o si approvvigionino in America centrale o meridionale, oppure
  • che siano stabilmente fornitrici delle predette imprese, secondo i requisiti di cui alla Circolare 1/394/2025 (Par. 2.2, F)


Lo strumento permette il finanziamento di spese volte a rafforzare la solidità patrimoniale dell’impresa, anche in Italia, a finanziare l’incremento di capitale sociale e finanziamenti soci delle controllate dell’impresa richiedente, nonché spese strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti, tra cui quelle per la formazione del personale in Italia o in America centrale o meridionale, spese di viaggio, di ingresso e di regolarizzazione in Italia per l’assunzione nonché spese per contratti di lavoro destinati alla formazione e all’inserimento del personale proveniente dall’America centrale o meridionale.


L’importo massimo finanziabile è pari al minore tra:

  • il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico);
  • € 500.000 per le Micro Imprese; € 2.500.000 per le PMI e start up innovative; € 5.000.000 per le Altre imprese.

L’importo minimo è pari a € 10.000.


La quota massima a fondo perduto è:

  • fino al 20% dell’importo complessivo dell’Intervento Agevolativo richiesto, fino a un massimo di € 200.000,00 e comunque nei limiti del plafond de minimis disponibile per l’impresa, per le imprese con almeno una sede operativa costituita da almeno 6 mesi in una regione del Sud Italia.
  • fino al 10% dell’importo dell’Intervento Agevolativo richiesto, fino a un massimo di € 100.000,00 e comunque nei limiti del plafond de minimis disponibile per l’impresa, per tutte le altre imprese.


È inoltre possibile richiedere l’esenzione dalla prestazione delle garanzie.

Sono, inoltre, state rinnovate le misure “Inserimento mercati”, “Certificazioni e consulenze”, “Fiere ed Eventi”, “E-commerce”, “Temporary Manager” – con nuove spese finanziabili per le imprese che realizzano progetti in America centrale o meridionale, a sostegno degli investimenti per il rafforzamento patrimoniale, di finanziamenti per l’incremento di capitale sociale e finanziamenti soci di imprese controllate, nonché degli investimenti in formazione del personale locale.

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Il rafforzamento della misura Potenziamento Mercati Africani

L’accesso allo strumento “Potenziamento mercati africani”, prima dedicato alle imprese esportatrici che esportano, importano – anche materie prime strategiche – o sono presenti in Africa, viene esteso anche alle imprese italiane, anche non esportatrici, che intendono investire in Africa.

Con una riserva dedicata di 200 milioni e una quota di fondi del 10% dedicati alle imprese giovanili e femminili e PMI e start up innovative, lo strumento si amplia con nuove spese legate al rafforzamento della solidità patrimoniale e alla formazione del personale.


...come funziona la misura

La misura è dedicata alle imprese italiane che:

I. intendono impegnarsi ad effettuare investimenti in Africa oppure

II. che siano stabilmente presenti o esportino o si approvvigionino nel continente africano, oppure

III. che siano stabilmente fornitrici delle predette imprese, secondo i requisiti di cui alla Circolare 1/394/2024 (Par. 2.2, F)


Lo strumento permette il finanziamento di spese volte a rafforzare la solidità patrimoniale dell’impresa, anche in Italia, inclusi i finanziamenti finalizzati agli incrementi di capitale sociale e ai finanziamenti soci, nonché quello di spese strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti, tra cui le spese per la formazione del personale africano in Italia o in Africa, spese di viaggio, di ingresso e di regolarizzazione in Italia per l’assunzione, nonché spese per contratti di lavoro destinati alla formazione e all’inserimento locale, fermi restando requisiti e vincoli previsti dalla Circolare di riferimento.


L’importo massimo finanziabile è pari al minore tra:

  • il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico);
  • € 500.000 per le Micro Imprese; € 2.500.000 per le PMI e start up innovative; € 5.000.000 per le Altre imprese.

L’importo minimo pari a € 10.000.


La quota massima a fondo perduto è:

  • fino al 20% dell’importo complessivo dell’Intervento Agevolativo richiesto, fino a un massimo di € 200.000,00 e comunque nei limiti del plafond de minimis disponibile per l’impresa, per le imprese con almeno una sede operativa costituita da almeno 6 mesi in una regione del Sud Italia.
  • fino al 10% dell’importo dell’Intervento Agevolativo richiesto, fino a un massimo di € 100.000,00 e comunque nei limiti del plafond de minimis disponibile per l’impresa, per tutte le altre imprese.


È inoltre possibile richiedere l’esenzione dalla prestazione delle garanzie.

Inoltre, gli strumenti “Inserimento mercati”, “Certificazioni e consulenze”, “Fiere ed Eventi”, “E-commerce”, “Temporary Manager”, sono integrati con nuove spese finanziabili se presentano un focus Africa, consentendo di realizzare investimenti in formazione del personale locale e per il rafforzamento patrimoniale.


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Il rafforzamento della linea Transizione digitale o ecologica...

La Linea è volta a rafforzare la competitività internazionale delle imprese sostenendone la transizione digitale e la transizione ecologica, nonché il rafforzamento patrimoniale.


Sono previste disposizioni di maggior favore:

  • per le imprese a forte consumo di energia (cd. energivore) di cui all’articolo 3, commi da 1 a 3, del decreto legge 29 settembre 2023, n. 131, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 novembre 2023, n. 169,
  • oppure per le imprese che hanno intrapreso comprovati percorsi certificati di efficientamento energetico, quali:
    i) ottenimento di almeno una delle seguenti certificazioni, in corso di validità: ISO 50001, ISO 14064-1, ISO 14064-2, ISO 14068 oppure
    ii) Impresa, se non già obbligata, che abbia una diagnosi energetica in corso di validità svolta secondo la normativa tecnica UNI CEI EN 16247 – in tutte le sue parti – e coerente con le disposizioni del D.Lgs 102/2014 e s.m.i..


In particolare, per le suddette imprese, per le domande di finanziamento agevolato a valere sul Fondo 394 a sostegno delle iniziative volte alla transizione digitale o ecologica presentate fino al 31 dicembre 2026, è ammesso il cofinanziamento a fondo perduto fino al 20% (anziché del 10%) dei finanziamenti concessi dal Fondo 394.

Sono previste nuove classi di spesa finanziabili per le imprese energivore o che hanno intrapreso percorsi di efficientamento energetico, così come la possibilità di richiedere l’esenzione dalla prestazione delle garanzie.


...come funziona la misura

La misura è dedicata a tutte le imprese, e in particolare alle Micro, Piccole e Medie Imprese.

È previsto un finanziamento della durata di 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.

Il finanziamento a tasso agevolato può essere utilizzato – fino al 50% dell’importo complessivo deliberato – a sostegno degli investimenti in Transizione Digitale e/o Ecologica. La restante parte – fino al 50% – può essere invece destinata al rafforzamento patrimoniale dell’impresa.


Tale quota può inoltre essere elevata fino a:

  • 70% dell’importo deliberato per le imprese che hanno subito un incremento dei costi energetici pari al 100% e che hanno un fatturato export pari ad almeno il 20% in fase di presentazione della domanda;
  • 80% dell’importo deliberato per le imprese con interessi nei Balcani Occidentali;
  • 90% dell’importo deliberato per:
    • le imprese localizzate nei territori colpiti dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 1° maggio 2023 individuati nell’Allegato I del DL 61/2023 e dagli eventi alluvionali verificatisi a partire dal 2 novembre 2023 individuati nell’Allegato A del DL 145/2023, oppure
    • le imprese energivore o imprese che hanno intrapreso percorsi certificati di efficientamento energetico con un fatturato export del 3%, che potranno destinare tale importo, o quota parte dello stesso, anche alla realizzazione di incrementi di capitale sociale delle proprie controllate e all’erogazione del finanziamento soci.


L’importo massimo finanziabile è pari al minore tra:

  • il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due Bilanci (voce A1 del conto economico);
  • € 500.000 per le Micro Imprese; € 2.500.000 per le PMI e PMI innovative; € 5.000.000 per le Altre imprese.

L’importo minimo è pari a € 10.000.


La quota massima a fondo perduto è

  • fino al 10% dell’importo dell’Intervento Agevolativo richiesto e comunque fino a un massimo di € 100.000, riconosciuto quale incentivazione alle Imprese Richiedenti in presenza dei requisiti come da documentazione di riferimento (Circolare operativa 4/394/2023);
  • per le domande presentate entro il 31.12.2026 da imprese energivore o che hanno intrapreso percorsi certificati di efficientamento energetico, è possibile richiedere l’esenzione dalla prestazione delle garanzie e una quota a fondo perduto fino al 20%.

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