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Regione Emilia Romagna: ripopolamento e rivitalizzazione dei centri storici nei comuni più colpiti dagli eventi sismici del 20-29 maggio 2012
Con Ordinanza del Commissario delegato alla ricostruzione n. 2 del 19 febbraio 2019, la Regione Emilia Romagna intende favorire il ripopolamento e la rivitalizzazione dei centri storici dei comuni colpiti dagli eventi sismici.
Obiettivi
La misura intende agevolare nel rispetto delle identità e delle vocazioni dei territori colpiti dal sisma, processi di insediamento, riqualificazione e ammodernamento di attività d’impresa, professionali e no profit al fine di:
- favorire il ripopolamento e la rivitalizzazione delle aree dei centri storici e delle frazioni e/o di altre aree dei Comuni dell’Emilia-Romagna più colpiti dagli eventi sismici accaduti nel maggio del 2012;
- preservare il senso di comunità e promuovere il ritorno a normali condizioni di vita sociale ed economica attraverso la realizzazione di interventi orientati alla sostenibilità economica, ambientale e sociale in linea con quanto previsto dall’Agenda 2030 dell’Onu.
Tipologia e misura del contributo
Il bando si rivolge alle PMI, alle attività professionali, alle associazioni, fondazioni ed enti no profit alle quali viene concesso un contributo a fondo perduto nella misura del 70% delle spese ritenute ammissibili. Il contributo può aumentare del 10% nel caso di rilevanza della presenza femminile e/o giovanile o nel caso di possesso del rating di legalità.
Il contributo massimo concedibile non può superare i 150.000 €.
Progetti ammissibili
I progetti devono prevedere interventi aventi ad oggetto l’insediamento e/o la riqualificazione, l’ammodernamento e/o l’ampliamento delle attività d’impresa, professionali e/o no profit, che prevedano l’accesso diretto al pubblico, in immobili localizzati nelle aree dei centri storici, delle frazioni e/o di altre aree dei comuni indicati nel bando, che abbiano come obiettivo prioritario quello di aumentare l’attrattività dei luoghi e l’aumento dei flussi di persone verso le aree stesse.
Le aree dei centri storici e/o frazioni individuate formalmente dai Comuni:
- Città metropolitana di Bologna: Crevalcore, Galliera, Pieve di Cento, San Giovanni in Persiceto
- Provincia di Ferrara: Bondeno, Cento, Ferrara, Terre del Reno (Mirabello – Sant’Agostino), Poggio Renatico, Vigarano Mainarda
- Provincia di Modena: Bastiglia, Bomporto, Camposanto, Carpi, Cavezzo, Concordia della Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, Novi di Modena, Ravarino, San Felice sul Panaro, San Possidonio, San Prospero, Soliera
- Provincia di Reggio Emilia: Fabbrico, Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Rolo
La dimensione minima dei progetti ammessi a finanziamento è pari a 10.000 euro.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti spese:
1. spese per opere edili, murarie e impiantistiche (max. 8.000 per professionisti)
2. acquisto di arredi (max. 6.000 per professionisti)
3. acquisto di impianti, beni strumentali e di attrezzature
4. acquisto di hardware, software, servizi di cloud computing
5. spese per la realizzazione di siti internet ed e-commerce
6. spese per l’acquisto e installazione di impianti per la ricarica di mezzi elettrici
7. spese per l’acquisto di mezzi di trasporto non targati
8. spese promozionali correlate all’investimento (max 15% della somma da 1 a 7)
9. servizi di consulenza specializzata e progettazione (max 10% della somma da 1 a 8).
Presentazione della domanda
La domanda di contributo dovrà essere compilata ed inviata alla Regione esclusivamente per via telematica, tramite l’applicazione web Sfinge 2020.
La domanda di contributo dovrà essere presentata, pena la non ammissibilità delle stessa, dalle ore 10.00 del giorno del 1° giugno 2020, alle ore 13 del 30 giugno.