Nuovi incentivi per l’innovazione e la meccanizzazione agricola

20 Settembre 2023

Nei prossimi mesi gli agricoltori potranno disporre di due importanti strumenti per finanziare l’acquisto di macchine e attrezzature innovative e sostenibili.

Il primo è una misura prevista dal PNRR nello specifico si tratta dell’intervento M2C1 – I.2.3 – Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare “ammodernamento delle macchine agricole” che stanzia una dotazione finanziaria di 400 milioni di euro, destinati agli investimenti in macchine agricole.

Il secondo strumento è il Fondo per l’innovazione in agricoltura che verrà gestito da ISMEA e che potrà vantare di una dotazione di 225 milioni di euro

Sebbene i beneficiari siano pressoché gli stessi in entrambe le misure, gli interventi, le spese ammissibili, ed i contributi sono differenti.

Andiamo ad analizzare nel dettaglio i due strumenti:


PNRR Missione 2 componente 1, Investimento 2.3 Innovazione e Meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare “ammodernamento delle macchine agricole”

Con D.M. n. 413219 dell'8 agosto 2023, il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha definito le modalità di emanazione dei bandi regionali relativi alla concessione di 400 milioni di euro per l'ammodernamento del parco macchine agricole e per gli investimenti finalizzati all'efficientamento della produzione.

La misura rientra nei 6,8 miliardi di euro destinati dal PNRR al settore primario, 500 dei quali dedicati all’innovazione e alla meccanizzazione del settore agricolo e alimentare. Nel dettaglio: 100 mln indirizzati all'ammodernamento dei frantoi oleari e 400 mln destinati appunto ai mezzi agricoli.


Beneficiari dell’aiuto sono le imprese agro-meccaniche e le micro, piccole e medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni. I soggetti sopraindicati, alla data di presentazione della domanda di sostegno e della domanda di pagamento, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere iscritto alla competente CCIAA ed essere titolare di partita IVA;
  • avere il fascicolo aziendale confermato e aggiornato ai sensi dell’art. 43 del decreto-legge n. 76 del 2020;
  • essere nelle condizioni di “assenza di reati gravi in danno dello Stato e dell’Unione europea”.

Il sostegno pubblico è concesso nella forma di contributo in conto capitale


Le Regioni definiranno l’aliquota di contributo applicabile, che nel rispetto dei massimali consentiti dalla normativa non può superare:

  • il 65% dell’importo dei costi di investimento ammissibili;
  • l’80% dell’importo dei costi di investimento ammissibili nel caso di giovani agricoltori.

I progetti ammissibili riguardano l’ammodernamento del parco macchine agricole, oltre agli investimenti nei sistemi di agricoltura di precisione per l’efficientamento della produzione agricola.


In particolare, sono considerati ammissibili, in conformità alle previsioni del PNRR, le seguenti spese:

  1. supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione;
  2. sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia (la domanda dovrà identificare in maniera univoca il veicolo fuoristrada sostituito);
  3. supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque.

La spesa massima ammissibile è pari ad euro 35.000 per i punti a) e c) e ad euro 70.000 per il punto b).


Secondo il cronoprogramma di attuazione della misura Regioni e Province autonome dovranno pubblicare i bandi regionali entro il 31 dicembre 2023


Fondo per l’innovazione in agricoltura

Il Fondo per l’innovazione in agricoltura, previsto dalla legge di bilancio 2023 (legge 29 dicembre 2022, n. 197, articolo 1, commi 428 e seguenti) ha una dotazione di 225 milioni di euro, 75 milioni per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025.

Lo scorso agosto il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze, hanno firmato il decreto che definisce i criteri e le modalità di accesso ai nuovi incentivi per l’agricoltura.

Si tratta, in particolare, di contributi a fondo perduto concessi alle PMI (singole o associate) classificate come imprese agricole, ittiche o agro-meccaniche, con sede operativa nel territorio nazionale, che risultano attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda e che effettuano investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro e non superiore a 500.000 euro.


 I progetti devono essere finalizzati all’incremento della produttività grazie alla diffusione delle migliori tecnologie disponibili per:

  • la gestione digitale dell’impresa;
  • l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0 per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche;
  • l’utilizzo di sottoprodotti.


I beni agevolabili devono essere caratterizzati da un elevato livello tecnologico o di automazione e rientrare in una di queste categorie:

  • macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura;
  • veicoli con motorizzazione elettrica non stradali per agricoltura e zootecnia;
  • trattrici agricole con motorizzazione Stage V.


Per gli investimenti è concesso un contributo a fondo perduto concessi in misura diversa a seconda della natura dell’impresa beneficiaria e tenendo conto dei massimali di aiuto previsti dalla normativa europea. 


Nello specifico:

  • percentuale massima del contributo nel caso di PMI agricole o della pesca:
    • fino al 75% delle spese sostenute per investimenti fino a 100.000 euro
    • fino al 65% delle spese sostenute per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro
    • fino al 55% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro
    • fino al 45% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro
  • percentuale massima del contributo nel caso di PMI Agro-meccanica ovvero una PMI agricola che svolge un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 14 e 17 dell’Aber:
    • 100% per investimenti fino a 100.000 euro
    • 90% per investimenti oltre i 100.000 euro e fino a 200.000 euro
    • 80% per investimenti oltre i 200.000 e fino a 300.000 euro
    • 70% per investimenti compresi tra 300.001 e 500.000 euro


Oltre al contributo a fondo perduto, le PMI agricole e della pesca possono accedere alla garanzia messa a disposizione da ISMEA (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare), così come stabilito dal decreto legislativo n.102 del 29 marzo 2004 (art. 17, comma 2). 


Le imprese possono inoltre accedere a contributi diretti all’abbattimento del costo delle commissioni di garanzia, applicando i massimali di aiuto previsti dalla normativa europea di riferimento come di seguito riportati:

  • un’intensità massima di aiuto pari al 65% dei costi ammissibili, elevabile all’80% per investimenti da parte di giovani agricoltori, nel caso di PMI Agricole, operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli ovvero nel settore della trasformazione o della commercializzazione di prodotti agricoli
  • un’intensità massima di aiuto pari al 50% dei costi ammissibili per le PMI della Pesca, operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura ovvero nel settore della trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura

La copertura fornita dal contributo a fondo perduto e dal finanziamento bancario in nessun caso può superare il 95% del costo ammissibile.

Termini e modalità di trasmissione saranno comunicati a breve tramite un apposito provvedimento. ISMEA esaminerà le richieste secondo l’ordine cronologico di presentazione.

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