La Direttiva, in vigore dall’ottobre 2023, ha lo scopo di mettere in pratica gli obiettivi del Green Deal Europeo, ossia la riduzione delle emissioni di gas a effetto serra ad almeno il 55 % entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. Tali obiettivi rendono più ambizioni quelli già presenti, incrementando la riduzione prevista del consumo di energia finale di almeno l'11,7% nel 2030 rispetto alle previsioni di consumo formulate nel 2020.

La Direttiva mette in evidenza il principio della «efficienza energetica al primo posto», evidenziando il ruolo esemplare del settore pubblico, ponendo poi l’attenzione sull’efficienza nell’uso dell’energia e anche nella sua fornitura, ed infine sull’informazione e responsabilizzazione dei consumatori.

Diagnosi Energetiche e ISO 50001

Ma è nell’ambito dell’efficienza nell’uso dell’energia che, nell’articolo 11, sono definiti i nuovi obblighi per le imprese per quanto riguarda l’implementazione degli audit energetici, che nel nostro paese sono meglio conosciuti con il nome di Diagnosi Energetiche, e dei Sistemi di Gestione dell’Energia (secondo ISO 50001).

Infatti, le aziende che hanno consumi di energia finale superiori a soglie specifiche (considerando la somma di energia elettrica, gas, e altri combustibili o fonti di energia), rientrano in obblighi altrettanto specifici. In particolare:

• Se i consumi sono superiori a 10 TJ annui nell’ultimo triennio (equivalenti a 238,8 tep), vi è l’obbligo di realizzare una Diagnosi Energetica con cadenza quadriennale.
• Se i consumi sono superiori a 85 TJ annui nell’ultimo triennio (equivalenti a 2030,2 tep), scatta l’obbligo di implementare un Sistema di Gestione dell’Energia;

Cambiano, quindi, i criteri di obbligatorietà, che dovranno essere recepiti dagli Stati Membri entro e non oltre l’11 ottobre 2025.