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Lombardia: al via il bando per la transizione delle MPMI lombarde verso modelli di produzione circolari e sostenibili
Lo scorso 25 novembre è stato pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione Lombardia la “Misura per la transizione delle MPMI lombarde verso modelli di produzione circolari e sostenibili”.
Le imprese potranno inviare la domanda di partecipazione dalle ore 10:00 del 3 dicembre 2024 e non oltre le ore 16:00 del 3 aprile 2025.
La misura intende promuovere lo sviluppo di un modello di crescita sostenibile delle imprese e del sistema produttivo nel suo complesso, sostenendo iniziative imprenditoriali innovative che impattino su tutte le fasi di attività dell’impresa.
La Misura, promossa da Regione Lombardia in collaborazione con Unioncamere Lombardia e con una dotazione finanziaria pari a 12.000.000 di euro è stata istituita con la Delibera n. 2877 del 29 luglio 2024.
Beneficiari
Il bando è rivolto alle MPMI con sede operativa in Lombardia, regolarmente costituite, iscritte e attive nel Registro delle Imprese con almeno due bilanci approvati alla data di presentazione della domanda di partecipazione di bando attuativo e che presentino progetti in forma di aggregazione formata da almeno 5 imprese rappresentanti la/le filiera/e.
All’aggregazione potranno aderire anche soggetti diversi dal PMI (es. Grandi imprese, Midcap associazioni di categoria, società consortili, centri di ricerca, università.). Questi però non potranno essere in alcun modo beneficiari di contributi, pertanto, le spese che dovessero eventualmente sostenere non saranno ritenute ammissibili al contributo, ma saranno comunque considerate parte del progetto proposto e tenute in considerazione in sede di valutazione dello stesso.
Interventi ammissibili
Sono ammissibili i progetti di efficientamento ed economia circolare aventi ad oggetto attività produttive presenti in Lombardia, attinenti ad uno o più dei seguenti ambiti di intervento:
- innovazione di prodotto (eco-design) e l’applicazione di nuove tecnologie a partire dal recupero dei materiali e una progettazione basata sui concetti di modularità, riuso e riparabilità, riciclabilità e sostenibilità dei materiali;
- nuovi modelli di produzione, distribuzione e di consumo che prevedano l’impiego di vettori energetici a basso impatto ambientale;
- la realizzazione di innovazioni di processo per l’introduzione di standard internazionali “green” nell’impresa in tutte le fasi del ciclo di vita dei prodotti, la riduzione della pericolosità e la quantità di rifiuti, favorire l’acquisto di forniture sostenibili e l’efficienza nell’uso delle risorse naturali e delle materie, il recupero dei materiali;
- bioeconomia circolare; innovazioni di prodotto o processo che consentano di ridurre l’impatto ambientale del ciclo produttivo attraverso l’utilizzo e la valorizzazione di risorse biologiche rinnovabili della terra o del mare;
- la transizione delle strategie commerciali dall’acquisto di prodotti alla fruizione di servizi di noleggio e utilizzo;
- il sostegno a processi e tecnologie ad alto valore innovativo dedicati a prodotti e materiali che, per decadimento prestazionale peculiare e eccessivi costi di riprocessamento, pongono elevate sfide in termini di sostenibilità (ambientale e economica) delle operazioni di recupero e reinserimento nei processi di economia circolare;
- valorizzazione come materia dei residui di produzione, anche in un’ottica di simbiosi industriale e introduzione nel ciclo produttivo di sottoprodotti.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le seguenti tipologie di spesa:
a) Spese per Consulenza (collaborazione con enti di ricerca, servizi specialistici per lo sviluppo di prototipi, check up tecnologici, diagnosi energetiche, carbon footprint e water footprint, environmental footprint, analisi del ciclo di vita del prodotto/servizio - e.g. LCA, studi per la sostituzione dei materiali attualmente utilizzati nei prodotti con materiali circolari, definizione di strategie commerciali, marketing e comunicazione, assistenza per acquisizione di certificazioni, etc. etc.) in misura comunque non superiore al 25% della somma delle spese ammesse a contributo, non computando a tal fine le spese di consulenza medesime;
b) Investimenti in attrezzature tecnologiche funzionali all’ammodernamento linee produttive e programmi informatici necessari alla realizzazione del progetto;
c) Spese per sistemi di domotica per il risparmio energetico ed il monitoraggio dei consumi energetici;
d) Acquisizione delle certificazioni ambientali di processo e di prodotto (es. ISO 14001, EMAS, ECOLABEL, EPD ecc.);
e) Acquisizione delle certificazioni tecniche e di eventuale registrazione REACH;
f) Acquisizione di servizi e tecnologie per l’ingegnerizzazione di software, hardware e prodotti relativi al progetto;
g) Acquisizione di Materiali e forniture strumentali alla realizzazione del progetto, incluso prototipi;
h) Spese per la tutela della proprietà intellettuale;
i) Spese per la formazione dedicata all’acquisizione di competenze richieste dal progetto sia in fase di implementazione che di attuazione dello stesso;
j) Costi indiretti (spese generali) riconosciute forfettariamente in misura del 7% della somma delle voci di spesa da a) ad i).
Tipologia ed entità del finanziamento
L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto pari al massimo al 60% dei costi ammissibili e fino ad un massimo di 300.000 euro per progetto.
I contributi sono concessi in alternativa, a scelta del beneficiario tra de minimis e Regolamento (UE) n. 651/2014.
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