Linee guida EBA-GL LOM e bancabilità delle PMI

19 Dicembre 2023


Pubblicato il 7 novembre il documento di ricerca «L’informativa economico-finanziaria e la bancabilità delle Pmi: indicazioni Eba-Gl Lom e spunti operativi» che può dare utili indicazioni sull’utilità nel monitorare le principali dinamiche aziendali anche in funzione di periodicii report informativi.


Ritorniamo sugli orientamenti EBA - GL LOM (Guidelines on Loan Origination and Monitoring) in occasione della pubblicazione del documento di ricerca del 07.11.2023 da parte del Consiglio e Fondazione Nazionale dei Commercialisti dal titolo «L’informativa economico-finanziaria e la bancabilità delle Pmi: indicazioni Eba-Gl Lom e spunti operativi».

Nel documento redatto dalla European Bank Authority,EBA, viene richiesto, anche in piena coerenza con il Nuovo Codice della Crisi d’impresa, un vero e proprio cambio culturale da parte delle imprese e degli imprenditori. 

Nasce quindi l’esigenza di effettuare un monitoraggio costante e ampio delle principali dinamiche aziendali che sfoci nell’elaborazione periodica di report informativi, quali bilanci infrannuali, budget e business plan, da consegnare ai propri interlocutori bancari.

Sempre secondo le linee guida EBA, l’analisi deve partire dalla riclassificazione dei bilanci storici (almeno gli ultimi tre) per poi focalizzarsi sulla predisposizione dei documenti contabili infrannuali e prospettici. A questi appare utile affiancare alcuni ratios e indicatori cari agli istituti bancari quali la variazione del fatturato, l’EBIT e l’EBITDA, il CCN, il rapporto PFN/EBITDA, il DSCR (in merito si rimanda alla nostra newsletter di settembre 2021), l’indice di leva finanziaria e l’interest coverage ratio.

Quello che appare, a prima vista, un adempimento, è in realtà un'opportunità, che consente di rendere più trasparente il rapporto Banca-Impresa e, quindi, migliorare e facilitare l'accesso al credito a condizioni più vantaggiose, attraverso l'elaborazione di un set informativo completo sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. 

Già diverse aziende cercano supporto dei propri consulenti a fronte delle recenti integrazioni richieste da banche in sede di istruttoria (prospetto flussi di cassa futuri, budget economici e finanziari), ma oggi più che mai crediamo che la pianificazione possa rappresentare lo strumento chiave per consentire all’imprenditore di prevedere gli impatti della “messa a terra” delle strategie e anticiparne le potenziali insidie (anche quelle cosiddette “altamente improbabili” alle quali questi ultimi mesi ci hanno abituato).


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