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Investimenti in macchinari, impianti ed attrezzature: gli incentivi si sommano
Ottime notizie sul fronte degli investimenti. All'invecchiamento degli impianti produttivi italiani, con 13 anni di anzianità media, fa da contrappeso il risveglio della domanda. Secondo Ucimu-Confindustria, l'associazione dei costruttori di macchine utensili, sul mercato interno gli ordini sono saliti del 22,2% nel primo trimestre del ‘17 rispetto all'anno precedente. Questi segnali incoraggianti sono imputabili anche al set di incentivi a disposizione delle imprese per il rinnovamento del parco macchine e dei sistemi di produzione.
Le politiche di rilancio degli investimenti in beni strumentali nuovi poste in essere dalle Autorità di Governo prevedono un sistema strutturato di misure incentivanti che, se opportunamente sfruttato, può consentire di coprire il 100% del costo sostenuto dalle imprese.
Bonus ammortamenti: Superammortamento 140% e Iperammortamento 250%
Per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi realizzati sino al 30 Giugno 2018 per il supermmortamento e sino al 31 Luglio 2018 per l'iperammortamento è possibile maggiorare, in via extra contabile, rispettivamente del 40% (superammortamento) e del 150% (iperammortamento) il costo di acquisizione, ai fini della determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di leasing deducibili nell'ambito delle imposte sui redditi. In particolare l'iperammortamento si configura quale bonus maggiorato per alcune categorie di beni materiali strumentali, ovvero i beni funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello “Industria 4.0”, di cui all'ALLEGATO A alla Legge di Bilancio 2017.
Considerando anche l'ammortamento ordinario, partendo da un investimento pari a 1 milione di euro, il risparmio d'imposta è di 336.000 euro con il super ammortamento e 600.000 euro grazie all'iper ammortamento.
Per i soggetti che beneficiano dell'iperammortamento 250% e che effettuano investimenti in beni immateriali strumentali (software) di cui all'ALLEGATO B alla Legge di Bilancio 2017, funzionali alla trasformazione tecnologica in chiave Industria 4.0, il costo di acquisizione di tali beni è maggiorato del 40%. Anche l'acquisto della mera licenza d'uso rientra tra i beni agevolabili purché il bene sia iscrivibile nell'attivo patrimoniale.
Le maggiorazioni, in quanto misure generali, devono ritenersi fruibili anche in presenza di altre misure di favore, salvo che le norme disciplinanti le altre misure non prevedano un espresso divieto di cumulo con misure generali.
Nuova Sabatini
Sino al 31 Dicembre 2018, il MiSE concede alle PMI un contributo volto a sostenere gli investimenti in nuovi beni strumentali: macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali (hardware e software). Grazie alla misura, è possibile ottenere un contributo a parziale copertura degli interessi pagati dall'impresa su finanziamenti bancari di importo compreso tra 20.000 e 2.000.000 di euro, concessi da istituti bancari convenzionati con il MISE. Il contributo è calcolato sulla base di un piano di ammortamento convenzionale di 5 anni con un tasso d'interesse del 2,75% annuo ed è maggiorato del 30% per investimenti in tecnologie Industria 4.0. Le imprese possono beneficiare altresì di un accesso prioritario al Fondo centrale di Garanzia nella misura massima dell'80%.
Le agevolazioni della Nuova Sabatini sono cumulabili con altri Aiuti di Stato concessi per le medesime spese, a condizione che tale cumulo non comporti il superamento delle intensità massime previste dal regolamento comunitario di riferimento. La cumulabilità con misure generali è invece possibile sino al 100% dell'investimento.
Bonus SUD
L'agevolazione, recentemente potenziata, è concessa alle imprese di qualsiasi dimensione che, nel periodo compreso tra il 1° Gennaio 2016 e il 31 Dicembre 2019, acquisiscano beni strumentali materiali nuovi (impianti, macchinari e attrezzature), nell'ambito di progetti di investimento iniziale, da destinarsi a strutture produttive ubicate nelle zone assistite delle Regioni della Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. L'incentivo, nella forma di Credito d'Imposta sino al 45%, è variamente modulato in relazione alla dimensione dell'impresa beneficiaria, all'area interessata e alla collocazione temporale dell'investimento.
La cumulabilità con misure generali è possibile sino al 100% dell'investimento. Per gli investimenti sostenuti a decorrere dal 1° Marzo 2017, il Credito d'Imposta è cumulabile anche con aiuti de minimis o altri aiuti che abbiano ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio, sino all'intensità di aiuto più elevata consentita dalle pertinenti discipline comunitarie di riferimento.
Misure regionali
Accanto a misure di carattere nazionale, quali quelle sopra citate in via non esaustiva, si susseguono a ritmo serrato misure regionali a sostegno degli investimenti, cumulabili con altri incentivi costituenti Aiuto di Stato, purché sia rispettata la soglia massima di agevolazione, nonché con agevolazioni generali non costituenti Aiuto, quali ad esempio iper ammortamento e super ammortamento, sino al 100% del costo sostenuto.
A mero titolo esemplificativo, il Bando lombardo “Al Via” incentiva piani di sviluppo aziendale e programmi di ammodernamento e ampliamento produttivo legati a piani di riqualificazione e/o riconversione territoriale di aree produttive.
E' attualmente attivo anche il Bando veneto per l'erogazione di contributi finalizzati all'efficientamento energetico delle piccole e medie imprese che, tra gli altri costi, agevola anche la fornitura, l'installazione e l'adeguamento di impianti produttivi e macchinari ad elevata efficienza energetica.