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Innovazione e R&S: nuovi incentivi in arrivo
Nelle ultime settimane, il credito d’imposta per R&S, Innovazione tecnologica, Design e altre attività innovative è al centro dell’attenzione delle imprese che investono in attività innovative. La Legge di Bilancio 2020, infatti, a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2019, ha introdotto tale nuova versione della misura, in sostituzione del Credito d’imposta R&S ex art. 3 D.L. 145/2013, operativo dal 2015, decretandone la fine anticipata.
Tuttavia, oltre al credito d’imposta, a ben vedere, vi sono numerose ulteriori opportunità incentivanti a favore dell’innovazione, nella sua più lata accezione.
Tra le misure attive, basti pensare, a titolo esemplificativo, al BANDO GRANDI PROGETTI DI RICERCA E SVILUPPO NEI SETTORI APPLICATIVI «AGENDA DIGITALE» E «INDUSTRIA SOSTENIBILE» a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) ex DM 02/08/2019. In virtù del citato bando, sono agevolati progetti di ricerca e sviluppo di rilevanti dimensioni, che perseguono un obiettivo di crescita sostenibile, per promuovere un’economia efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva, in grado di esercitare un significativo impatto sullo sviluppo del sistema produttivo e dell’economia del Paese, avvalendosi dell’impiego di specifiche tecnologie abilitanti fondamentali. Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa negoziale. Lo sportello è stato aperto il 26 novembre u.s. La misura è ancora attiva.
Vi sono inoltre le opportunità derivanti dai CONTRATTI DI SVILUPPO, il cui obiettivo è favorire la realizzazione di programmi strategici e innovativi di rilevante dimensione, anche attraverso l’attrazione di investimenti esteri, allo scopo di rafforzare la struttura produttiva del Paese. Il Programma di sviluppo oggetto del Contratto può essere di tipo industriale, turistico o per la tutela ambientale.
Tra le misure di prossima attivazione si segnalano due misure previste dal Decreto Crescita (decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, coordinato con la legge di conversione 28 giugno 2019, n. 58), in attesa di decretazione attuativa.
Innovazione e R&S: nuovi incentivi in arrivo
AGEVOLAZIONI A SOSTEGNO DI PROGETTI DI RICERCA E SVILUPPO PER LA RICONVERSIONE DEI PROCESSI PRODUTTIVI NELL'AMBITO DELL'ECONOMIA CIRCOLARE.
Con uno stanziamento di 140 milioni di euro, al fine di favorire la transizione delle attività economiche verso un modello di economia circolare, con decreto del Ministero dello sviluppo economico, previa intesa in Conferenza unificata, saranno stabiliti i criteri, le condizioni e le procedure per la concessione ed erogazione delle agevolazioni finanziarie, nei limiti delle intensità massime di aiuto stabilite dagli articoli 4 e 25 del regolamento (UE) 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, a sostegno di progetti di ricerca e sviluppo finalizzati ad un uso più efficiente e sostenibile delle risorse.
Le agevolazioni sono concesse secondo le seguenti modalità:
• finanziamento agevolato per una percentuale nominale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50%;
• contributo diretto alla spesa fino al 20% delle spese e dei costi ammissibili.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese ed i centri di ricerca che, alla data di presentazione della domanda di agevolazione, soddisfano le seguenti caratteristiche:
• essere iscritte nel Registro delle imprese e risultare in regola con gli adempimenti di cui all'articolo 9 terzo comma, primo periodo, del decreto del Presidente della Repubblica 7 dicembre 1995, n. 581;
• operare in via prevalente nel settore manifatturiero ovvero in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere;
• aver approvato e depositato almeno due bilanci;
• non essere sottoposto a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente.
Le imprese possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro o con organismi di ricerca, fino ad un massimo di tre soggetti co-proponenti. In tali casi i progetti congiunti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, quali, a titolo esemplificativo, il consorzio e l'accordo di partenariato.
I progetti di ricerca e sviluppo devono:
• essere realizzati nell'ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale;
• prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 500.000 e non superiori a euro 2 milioni;
• avere una durata non inferiore a dodici mesi e non superiore a trentasei mesi;
• prevedere attività di ricerca e sviluppo, strettamente connesse tra di loro in relazione all'obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali Key Enabling Technologies (KETs), relative a: 1) innovazioni di prodotto e di processo in tema di utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un'ottica di economia circolare o a «rifiuto zero» e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili); 2) progettazione e sperimentazione prototipale di modelli tecnologici integrati finalizzati al rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime; 3) sistemi, strumenti e metodologie per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l'uso razionale e la sanificazione dell'acqua; 4) strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo; 5) sperimentazione di nuovi modelli di packaging intelligente (smart packaging) che prevedano anche l'utilizzo di materiali recuperati; 5-bis) sistemi di selezione del materiale multileggero, al fine di aumentare le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.
DIGITAL TRANSFORMATION
In virtù dell’articolo 29 del Decreto Crescita, viene istituito per le PMI un nuovo intervento agevolativo da 100 milioni di euro, diretto a sostenere la realizzazione di progetti, di importo almeno pari a 50.000 euro, di trasformazione tecnologia e digitale diretti all’implementazione:
• delle tecnologie abilitanti individuate nel piano Impresa 4.0 (advanced manufacturing solutions, addittive manufacturing, realtà aumentata, simulation, integrazione orizzontale e verticale, industrial internet, cloud, cybersecurity, big data e analytics);
• delle tecnologiche digitali di filiera finalizzate all’ottimizzazione della gestione della catena di distribuzione e della gestione delle relazioni con i diversi attori, al software, alle piattaforme e applicazioni digitali per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio;
• di altre tecnologie quali sistemi di e-commerce, sistemi di pagamento mobile e via internet, fintech, sistemi elettronici per lo scambio di dati (electronic data interchange, EDI).
Le agevolazioni finanziarie, che copriranno fino al 50% dei costi ammissibili, si sostanziano in un contributo a fondo perduto ed in un finanziamento agevolato. Potranno accedere alle agevolazioni, le imprese che:
• operano in via prevalente/primaria nel settore manifatturiero e/o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere nonché nel settore turistico per le imprese impegnate nella digitalizzazione della fruizione dei beni culturali, anche in un'ottica di maggiore accessibilità e in favore dei soggetti portatori di handicap;
• hanno conseguito nell'esercizio cui si riferisce l'ultimo bilancio approvato e depositato un importo dei ricavi delle vendite e delle prestazioni pari almeno a 100.000 euro;
• hanno approvato e depositato almeno due bilanci.
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