Il boom del Credito d’imposta ZES UNICA 2024: i risultati provvisori

1 Agosto 2024

Lo scorso 12 luglio sono scaduti i termini per accedere al Credito d’imposta per investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno - ZES UNICA - 2024, a favore delle imprese che effettuano l'acquisizione di beni strumentali (impianti, macchinari, attrezzature e immobili) dal 1° gennaio al 15 novembre 2024, destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES UNICA che ricomprende le zone assistite delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, ammissibili alla deroga prevista dall’art. 107, par. 3, lett. a), del TFUE, e Abruzzo, ammissibili alla deroga prevista dall’art. 107, par. 3, lett. c), del TFUE, come individuate dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027.


Il credito d'imposta fruibile con il primo riparto

L’ammontare complessivo dei crediti d’imposta richiesti in base alle comunicazioni validamente presentate dal 12 giugno 2024 al 12 luglio 2024, è risultato pari a 9.452.741.120 euro, a fronte di 1.670 milioni di euro di risorse effettivamente disponibili, che costituiscono il limite di spesa. 

Con il Provvedimento del 22 luglio 2024 del Direttore di Agenzia delle Entrate è stata formalizzata la determinazione della percentuale del credito d’imposta fruibile, pari al credito richiesto, risultante dall’ultima comunicazione validamente presentata in assenza di rinuncia, moltiplicato per la percentuale 17,6668% (1.670.000.000 / 9.452.741.120) troncando il risultato all’unità di euro.


Il nuovo Credito d'imposta poteva essere richiesto nei limiti della misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, recante soglie più elevate rispetto ai previgenti Crediti d’imposta Sud e ZES. Il previgente Credito d’imposta Sud/ZES contemplava un’intensità tra il 10% ed il 45%; la Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 a cui si rifà il Credito d’imposta ZES UNICA contempla, invece, un range di massimali dal 15% al 70%:



*in alcune zone della Puglia l’aliquota aumenta del 10%.

**in alcune zone della Sardegna l’aliquota aumenta del 10%.


Per i grandi progetti di investimento, l'intensità massima di aiuto è soggetta a correzione conformemente al punto 19, paragrafo 3, degli orientamenti RAG.

Pertanto, alla luce dei risultati pubblicati lo scorso 22 luglio, a titolo esemplificativo, un’impresa che ha richiesto un credito d’imposta del 50%, potrà fruirne – secondo le indicazioni di Agenzia delle Entrate – solo per il 17,6%, ossia per l’8,8%. Ciascun beneficiario può visualizzare l’ammontare dell’agevolazione fruibile in compensazione tramite il proprio cassetto fiscale, accessibile dall’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate. 


La fruizione

Per consentire l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta di cui trattasi, tramite modello F24 da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, con la Risoluzione n. 39 del 22 luglio 2024 è istituito il codice tributo: “7034” denominato “credito d’imposta investimenti ZES Unica – articolo 16, del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124”. Il credito è utilizzabile:


  • per la quota corrispondente agli investimenti già realizzati alla data di invio della comunicazione per i quali è stata rilasciata la certificazione richiesta e sono state ricevute nello SDI le relative fatture elettroniche, a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento di riparto;
  • per la quota corrispondente agli investimenti già realizzati alla data di invio della comunicazione, per i quali è stata rilasciata la certificazione, non documentabili tramite l’emissione di fatture elettroniche e/o acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria, a decorrere dal giorno lavorativo successivo al rilascio della ricevuta con la quale l’Agenzia delle entrate comunica l’autorizzazione all’utilizzo del credito d’imposta in esito alla verifica documentale della certificazione effettuata dal Centro Operativo Servizi Fiscali di Cagliari. A tal fine, il beneficiario è tenuto a trasmettere, entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento di riparto, la certificazione mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: creditoimpostazes@pec.agenziaentrate.it.


Al fine di comunicare l’avvenuta realizzazione degli investimenti oppure il ricevimento della certificazione e/o delle fatture elettroniche, a decorrere dal 31 luglio 2024 ed entro il 17 gennaio 2025, per poter utilizzare il relativo credito d’imposta, il beneficiario è tenuto a presentare una o più comunicazioni integrative utilizzando il medesimo modello di presentazione dell’istanza di accesso al Credito d’imposta ZES UNICA.  


L’aggiornamento del riparto

Occorre precisare che i soggetti beneficiari che hanno realizzato investimenti per un ammontare inferiore a quello loro riconosciuto devono comunicare all’Agenzia delle entrate, dal 3 febbraio 2025 al 14 marzo 2025, l’ammontare effettivo degli investimenti realizzati e il relativo credito d’imposta maturato. L'Agenzia delle entrate rideterminerà conseguentemente la percentuale di riparto e la renderà nota con un nuovo provvedimento di riparto del direttore della medesima Agenzia, da emanare entro dieci giorni.


L’intervento del ministero per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il PNRR

Il Ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Fitto, lo scorso 25 luglio, ha tenuto un'informativa urgente del Governo alla Camera in ordine al credito d'imposta per gli investimenti nella ZES UNICA per il Mezzogiorno, non condividendo il Provvedimento di Agenzia delle Entrate del 22 luglio.

Il Ministro ha evidenziato l’enorme e imprevedibile successo della misura, che ha visto la presentazione di domande per 8 volte l’importo a bilancio. Il Ministro Fitto ha fatto presente come la dotazione di 1,8 miliardi fosse superiore a quella mai stanziata per il Credito d’imposta Mezzogiorno e ZES dal 2016 in avanti. In particolare, sono pervenute oltre 16.000 domande: 659 domande per l’Abruzzo, 583 per la Basilicata, 1642 per la Calabria, 5863 per la Campania, 305 per il Molise, 2699 per la Puglia, 1083 per la Sardegna, 3443 per la Sicilia. 


Su 9,4 miliardi di euro di credito d’imposta richiesto, 9,2 miliardi sono correlati a costi che a luglio sono ancora da realizzare, fatturare o certificare da parte del revisore legale dei conti. Secondo il Ministro Fitto, tra questi investimenti ve ne è una parte che non giungerà ad effettiva realizzazione. Occorre, pertanto, effettuare un puntuale monitoraggio ed una specifica verifica della reale esigenza di risorse a fronte della quale il Governo si impegnerà a trovare soluzione, anche in termini di risorse aggiuntive ove possibile, ferma la sussistenza di ulteriori misure a cui il Ministro Fitto indirizza l’attenzione delle imprese, come Transizione 5.0 in questi giorni in fase di avvio. Ad ogni buon conto si ricorda che il Credito d’imposta Transizione 5.0 non è cumulabile con il Credito d’imposta ZES UNICA.


Il piano strategico della ZES Unica

Peraltro, al di là del Credito d’imposta ZES UNICA, il 26 luglio è stato approvato il Piano Strategico della ZES Unica durante la riunione della Cabina di Regia alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

Il Piano Strategico intende sostenere non soltanto la costituzione di nuove attività produttive ma anche la crescita e lo sviluppo di quelle esistenti. Il Piano delinea la strategia unitaria di riferimento per l’intera ZES, anche tenendo conto delle diversità territoriali. Più in dettaglio, il Piano definisce la politica di sviluppo dell’area unitaria ZES Unica, individuando i settori da promuovere e da rafforzare nonché gli interventi prioritari. 

Sono state identificate nove filiere da rafforzare (agroindustria, turismo, elettronica&ICT, automotive, Made in Italy, Chimica e farmaceutica, Navale e cantieristica, Aerospazio e Ferroviario) e tre tecnologie da promuovere (le tecnologie digitali, il cleantech e il biotech).

I progetti afferenti ai settori strategici potranno accedere ad agevolazioni e speciali semplificazioni.


Contattaci per maggiori informazioni