Green New Deal: a novembre le domande per i progetti di R&S e di innovazione per la transizione ecologica e circolare

14 Settembre 2022

L’obiettivo del Green new deal europeo è estremamente ambizioso: puntiamo ad essere il primo continente a impatto climatico zero. Un terzo dei 1800 miliardi di euro di investimenti del piano per la ripresa di NextGenerationEU e del bilancio settennale dell'UE finanzieranno il Green Deal europeo.


Le attuali contingenze politico economiche rendono ancor più urgente l’implementazione del Green new deal, anche nella sua declinazione nazionale.

La trasformazione green dei processi produttivi – secondo quanto illustrato dal ministro Giancarlo Giorgetti – è certamente un obiettivo strategico da perseguire e raggiungere, soprattutto in questo periodo dove gli effetti del conflitto in Ucraina, dal caro energia alla mancanza di materie prime, stanno mettendo a rischio la sostenibilità produttiva della nostra industria”.

Il ruolo delle imprese all’interno del processo di transizione ecologica non può che essere centrale. Tra gli obiettivi del Green New Deal vi è, infatti, un'industria competitiva e resiliente a livello globale.


Muove proprio in tal senso il Decreto direttoriale del Ministero dello Sviluppo Economico del 23 agosto 2022 che ha stabilito i termini e le modalità di presentazione delle domande di accesso alle agevolazioni finanziarie a sostegno dei progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare negli ambiti del Green New Deal italiano.

L'intervento, realizzato nell'ambito del Fondo per la crescita sostenibile (FCS), è disciplinato dal decreto 1° dicembre 2021 del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

Le imprese possono presentare la domanda a partire dal 17 novembre 2022, anche in forma congiunta, dal lunedì al venerdì (ore 10.00-18.00). A partire dal 4 novembre 2022 sarà possibile avviare la procedura di precompilazione delle domande.

L’incentivo si rivolge ad imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.

L’intervento prevede la concessione di agevolazioni finanziarie a sostegno dei progetti per la transizione ecologica e circolare con particolare riguardo agli obiettivi di:

  • decarbonizzazione dell’economia
  • economia circolare
  • riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi
  • rigenerazione urbana
  • turismo sostenibile
  • adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico

Più in particolare, la misura è dedicata al sostegno dei progetti di imprese ammesse ai finanziamenti agevolati Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), e prevede la concessione di contributi a sostegno delle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e, per le PMI, di industrializzazione dei risultati della ricerca e sviluppo.

Le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale devono essere finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.

Gli investimenti per l’industrializzazione, che sono ammessi esclusivamente per le PMI, devono avere un elevato contenuto di innovazione e sostenibilità, ed essere volti a diversificare la produzione di uno stabilimento mediante prodotti nuovi aggiuntivi ovvero a trasformare radicalmente il processo produttivo complessivo di uno stabilimento esistente.



I progetti ammissibili inoltre devono:

  • essere realizzati nell'ambito di una o più unità locali ubicate nel territorio nazionale,
  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 3 milioni e non superiori a 40 milioni di euro,
  • avere una durata non inferiore a 12 mesi e non superiore a 36 mesi,
  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni.

 Le imprese accedono alle agevolazioni secondo due distinte procedure:

  • sportello, per i programmi di importo non inferiore a 3 milioni e non superiore a 10 milioni di euro, con un massimo di tre imprese partecipanti
  • negoziale, per i programmi di importo superiore a 10 milioni e non superiore a 40 milioni di euro, con un massimo di cinque imprese partecipanti.

Per l’agevolazione dei progetti sono disponibili 750 milioni, così ripartiti:

  • 600 milioni di euro per la concessione dei finanziamenti agevolati, a valere sul Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), di cui:
    • 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello;
    • 300 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.
  • 150 milioni di euro per la concessione dei contributi, di cui:
    • 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura a sportello;
    • 75 milioni destinati ai progetti che accedono alla procedura negoziale.

Le agevolazioni sono concesse a sostegno della realizzazione di programmi ammissibili nella forma del contributo a fondo perduto e del finanziamento agevolato, a cui deve essere associato un finanziamento bancario, nei seguenti limiti:

  • finanziamenti agevolati del FRI di importo pari al 60% dei costi di progetto, e solo in presenza di un finanziamento bancario erogato dalla banca finanziatrice di misura minima pari al 20% nominale dell’importo progettuale ammissibile e in presenza di idonea attestazione creditizia;
  • contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:
  • pari al 15% come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione;
  • pari al 10% come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.

Il finanziamento agevolato ed il contributo possono essere concessi a ciascuna impresa beneficiaria esclusivamente in concorso tra loro.

L’Addendum alla Convenzione che regola la concessione dei finanziamenti agevolati del FRI è in corso di definizione, e sarà pubblicato comprensivo del modello di attestazione creditizia e dell’elenco delle banche finanziatrici convenzionate alla pagina dedicata del sito di Cassa Depositi e Prestiti.

La portata incentivante della misura è potenziata dalla possibile sinergia con il Credito d’imposta R&S Innovazione e Design e con il Patent Box, non essendo previsti specifici limiti al cumulo con misure generali.

Secondo il decreto 1 dicembre 2021, le agevolazioni concesse in relazione ai progetti di ricerca e sviluppo non sono cumulabili, con riferimento alle medesime spese, invece con altre agevolazioni pubbliche che si configurano come aiuti di Stato notificati ai sensi dell’articolo 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea o comunicati ai sensi dei regolamenti della Commissione che dichiarano alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno, incluse quelle concesse sulla base del regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione, del 18 dicembre 2013 (aiuti “de minimis”), ad eccezione di quelle ottenute esclusivamente nella forma di benefici fiscali e di garanzia e comunque entro i limiti delle intensità massime previste dal Regolamento GBER.

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