Gli incentivi per l’energia già attivi a livello locale in attesa del Green New Deal europeo

7 Maggio 2020

Nel dicembre scorso Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, ha annunciato l’European Green Deal, un programma per la transizione ecologica dei Paesi membri. L’obiettivo da raggiungere è la neutralità climatica entro il 2050, con il proposito nel breve termine di ridurre entro il 2030 le emissioni di gas serra del 50-55% rispetto ai livelli del 1990.

I governi europei hanno convenuto che la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti è la condizione necessaria per la tutela l'ambiente e allo stesso tempo sia necessaria per il contenimento dei costi di produzione delle aziende.

Tutto questo è possibile attraverso gli interventi di efficientamento energetico, la razionalizzazione dei cicli produttivi e la produzione di energia da fonti rinnovabili per l'autoconsumo.

Tutto ciò prima che il Covid-19 irrompesse sulla scena mondiale e costringesse i governi a rivedere le priorità.

Nell’attesa di poter riprendere questo ambizioso piano, alcune Regioni hanno già avviato delle azioni a livello locale per una miglior gestione delle risorse energetiche; ecco il panorama degli incentivi messi a disposizione da Veneto, Lombardia e Piemonte.


VENETO

La Regione Veneto ha pubblicato il bando di cui all’Azione 4.2.1 "Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l’installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l’autoconsumo, dando priorità alle tecnologie ad alta efficienza" del POR FESR 2014-2020. Le risorse stanziate ammontano ad 13.346.990,56 euro. Sono ammissibili progetti coerenti con il Piano Energetico Regionale finalizzati al contenimento della spesa energetica, alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti e alla valorizzazione delle fonti rinnovabili secondo le opportunità di risparmio energetico individuate e quantificate dalla diagnosi energetica

Sono ammissibili all’agevolazione:costi relativi all’acquisto di macchinari, impianti, attrezzature, sistemi, componenti, nonché le relative spese di montaggio e allacciamento;

  1. costi relativi a lavori edilizi e impiantistici, anche per la produzione di energia da fonte rinnovabile, strettamente connessi e dimensionati rispetto al programma di investimenti. Le spese di progettazione, direzione lavori e collaudo sono ammissibili nel limite massimo di euro 10.000,00;
  2. spese tecniche per le diagnosi energetiche ante e post intervento (nel limite massimo di euro 5.000,00 ciascuna)
  3. spese per il rilascio delle certificazioni di gestione ambientale o energetica
  4. premi versati per le garanzie fornite da una banca, da una società di assicurazione o da altri istituti finanziari.

L’agevolazione, nella forma del contributo a fondo perduto, è pari al 30% della spesa rendicontata ammissibile ed è concessa:

  • nel limite massimo di 150.000 euro orrispondenti a una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari o superiore a 500.000 euro;
  • nel limite minimo di 24.000 euro corrispondenti a una spesa rendicontata e ammessa a contributo pari a 80.000 euro.

La domanda può essere presentata a partire dalle ore 10.00 del 15 aprile 2020, fino alle ore 17.00 del 15 ottobre 2020.


LOMBARDIA

Il bando Contributi a favore delle Piccole e Medie Imprese per la realizzazione della diagnosi energetica o l’adozione della norma ISO 50001” è finalizzato all’efficientamento energetico delle Piccole e Medie Imprese, con particolare riferimento alle imprese la cui attività comportano notevoli consumi energetici, pur senza rientrare nella definizione di impresa energivora di cui al decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 21.12.2017. Per questo motivo, il bando è destinato alle PMI registrate con codici ATECO inclusi nelle sezioni B (Estrazione di minerali da cave e miniere) o C (Attività manifatturiere).

Sono ammissibili le spese relative a:

  • Diagnosi energetica
  • Adozione del sistema di gestione conforme alla ISO 50001

Le imprese obbligate alla diagnosi energetica, ovvero iscritte negli elenchi pubblicati dalla CSEA, Cassa per i servizi Energetici e Ambientali, potranno chiedere il contributo unicamente per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001, escludendo il costo sostenuto per la diagnosi energetica.

L’agevolazione assume la veste di un contributo a fondo perduto, finalizzato a coprire il 50% delle spese ammissibili, per la realizzazione di diagnosi energetiche o per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001 in ognuna delle sedi operative in cui svolge la propria attività la PMI, fino ad un massimo di 10 sedi operative.

Per ciascuna sede operativa, il contributo non potrà superare:

  • per la diagnosi energetica, 8.000,00 euro;
  • per l’adozione del sistema di gestione ISO 50001, 16.000,00 euro.

Le domande potranno essere presentate fino alle ore 16:00 del 31 Marzo 2022.

Le domande verranno esaminate sulla base di una procedura valutativa a sportello.



PIEMONTE

Con la riapertura dello sportello del Bando Efficienza energetica e fonti rinnovabili nelle imprese Azione IV.4b.2.1, la Regione Piemonte offre un finanziamento fino al 100% dei costi ammissibili per la realizzazione degli impianti FER compresi gli impianti fotovoltaici (Rif. Bando Art. 2.3 Linea 2), la cui produzione sia destinata all’autoconsumo. Sono ammissibili interventi di efficienza energetica e interventi di installazione di impianti a fonti rinnovabili la cui energia prodotta sia interamente destinata all'autoconsumo nell'unità locale

Il sostegno riguarda un finanziamento combinato con una sovvenzione a fondo perduto.

Gli investimenti ammissibili sono cosí strutturati:

  • PMI non energivore: investimenti compresi tra 50.000,00 e 3.000.000,00 euro,
  • PMI energivore e le GI: investimenti compresi tra 100.000,00 e 5.000.000,00 euro

La dotazione finanziaria della misura è pari ad 16.287.563 euro.

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