Fondo transizione industriale ai nastri di partenza

20 Settembre 2023

Il decreto direttoriale del 30 agosto 2023 del ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha stabilito termini e modalità di presentazione delle domande per il Fondo Transizione Industriale.

Dopo una lunga attesa finalmente dal prossimo 10 ottobre 2023 le imprese interessate potranno avvalersi delle agevolazioni previste dal fondo. 

 Il Fondo, istituito con la Legge di Bilancio 2022 e con una dotazione di 300 milioni di euro, ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici. 


I beneficiari

Possono presentare domanda le imprese:

  • di qualsiasi dimensione
  • operanti sull’intero territorio nazionale regolarmente costituite
  • che operano in via prevalente nei settori estrattivo e manifatturiero di cui alle sezioni B e C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007


I programmi di investimento devono perseguire almeno una delle seguenti finalità:

  • una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 38 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER. È prevista anche l’ammissibilità di spese accessorie, nel limite del 40%, connesse all’installazione di impianti da autoproduzione di energia da Fonti Rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento, ai sensi dell’articolo 41 del Regolamento GBER;
  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dall’articolo 47 del GBER o un cambiamento fondamentale del processo produttivo oggetto di intervento, nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste dagli articoli 14 e 17 del Regolamento GBER;


Gli interventi ammissibili

I programmi di investimento devono essere volti al perseguimento, in via esclusiva, di un miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali

Sono inoltre ammissibili progetti per la formazione del personale, qualora strettamente connessi e funzionali al progetto, per un ammontare non superiore al 10% del programma di investimento.

Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti dal programma di investimento.

Non sono ammessi interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, fatti salvi gli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 2% rispetto alla situazione precedente all’intervento.


I suddetti programmi devono:

  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di contributo;
  • prevedere spese complessive di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro;
  • essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo.


Come stabilito dal decreto direttoriale del 30 agosto 2023 è obbligatorio allegare la relazione tecnica economica, da redigere nella forma di perizia asseverata, da parte di geologi, ingegneri e periti industriali iscritti all'ordine professionale di riferimento, ovvero, facenti parte dell'organico della società richiedente.


Le spese ammissibili

Alla misura sono ammesse le spese riferite all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni, strettamente necessari per soddisfare gli obiettivi ambientali, nei limiti del 10% dell’investimento complessivamente ammissibile;
  • opere murarie e assimilate, strettamente necessarie per soddisfare gli obiettivi ambientali, nel limite del 40% dell’investimento complessivamente ammissibile;
  • impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica, necessari per perseguire gli obiettivi ambientali;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.


Con riferimento ai progetti per la formazione del personale, sono ammissibili i costi relativi a:

  • spese di personale per i formatori, per le ore di partecipazione alla formazione;
  • costi di esercizio per formatori e partecipanti alla formazione direttamente connessi al progetto di formazione (spese di viaggio, spese di alloggio, materiali e forniture con attinenza diretta al progetto, ammortamento degli strumenti e delle attrezzature nella misura in cui sono utilizzati esclusivamente per il progetto di formazione);
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.


Il Fondo Transizione Industriale prevede la concessione di un contributo a fondo perduto che varia a seconda della tipologia di progetto di investimento realizzato

Le agevolazioni sono concesse alle condizioni ed entro i limiti delle intensità massime di aiuto previste, alternativamente a discrezione del soggetto proponente, dal Regolamento GBER e dalla sezione 2.6: “Aiuti a favore della decarbonizzazione» del “Quadro temporaneo”.

Le domande possono essere presentate dal 10 ottobre al 12 dicembre 2023 tramite lo sportello online Invitalia.

Le proposte verranno valutate con procedura di valutazione a graduatoria sulla base dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma di investimenti in diversi ambiti ambientali.

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