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Fondo Nuove Competenze: ulteriori risorse in arrivo con il decreto lavoro 2023
Buone notizie per le imprese interessate al Fondo Nuove Competenze destinato a favorire l’aggiornamento della professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica.
Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge 3 luglio 2023 n. 85 [ di conversione del D.L. n. 48/2023, c.d. D. L. Lavoro ] è stato confermato un incremento delle risorse sul Fondo Nuove Competenze nel periodo di programmazione 2021-2027 della politica di coesione europea, dalle risorse rinvenienti dal Piano nazionale Giovani, donne, lavoro, cofinanziato dal Fondo sociale europeo Plus, identificate in sede di programmazione.
Al finanziamento del Fondo potranno concorrere inoltre, le risorse del Programma operativo complementare Sistemi per le politiche attive e l’occupazione (POC SPAO).
Mediante le risorse aggiuntive disposte con il nuovo decreto verranno finanziate le intese sottoscritte a decorrere dal 2023, ai sensi del comma 1 del citato articolo 88 del decreto-legge n. 34 del 2020.
Il Fondo nuove competenze è un fondo pubblico, nato per contrastare gli effetti economici dell’epidemia Covid-19 e costituisce un’opportunità importante per le imprese che stanno riorganizzando le proprie attività perseguendo driver digitali e di sostenibilità e che intendono innalzare e/o adeguare le competenze del proprio personale sui nuovi processi introdotti, offrendo loro strumenti per adattarsi alle mutevoli condizioni ed equilibri del MdL.
Risulta essenziale, dunque, porre molta attenzione al tema delle competenze del capitale umano e la formazione resta l’arma migliore per rimanere competitivi.
Le risorse del Fondo Nuove Competenze finanziano gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro, che per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa, permettono ai lavoratori, di seguire i percorsi formativi previsti in orario lavorativo.
Inoltre, con la dote del Fondo viene rimborsato il costo delle ore di lavoro destinate alla frequenza delle attività con un ammontare pari al 60% della retribuzione oraria e pari al 100% sulla quota di oneri previdenziali ed assistenziali per le ore destinate alla formazione, inclusivi della quota a carico del lavoratore.
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