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Rifinanziato il bando "Fondo di contrasto alla deindustrializzazione"
È operativo il nuovo bando del Fondo di contrasto alla deindustrializzazione, che mette a disposizione 120 milioni di euro per sostenere gli investimenti produttivi nelle aree industriali di Marche e Lazio.
Dopo un primo bando da 136 milioni di euro conclusosi lo scorso marzo 2023, il Decreto Coesione, DL 60/2024, ha previsto una nuova iniezione di risorse, stanziando 120 milioni di euro per il triennio 2024-2026.
Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 19 maggio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.219 del settembre 2025, ha ripartito le risorse tra i Consorzi industriali di Lazio e Marche.
Più nello specifico, 100 milioni sono destinati al Consorzio industriale del Lazio, suddivisi equamente - in quote da 20 milioni di euro l’una - tra i seguenti ambiti dei vecchi consorzi industriali laziali, poi confluiti, appunto, nel Consorzio industriale del Lazio: ex Consorzio per lo sviluppo industriale del Lazio Meridionale; ex Consorzio per lo sviluppo industriale del Sud Pontino; ex Consorzio per lo sviluppo industriale Roma-Latina; ex Consorzio per lo sviluppo industriale di Frosinone; ex Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Rieti.
I restanti 20 milioni sono assegnati, invece, al Consorzio per lo sviluppo industriale Piceno Consind.
Beneficiari
Possono presentare domande le imprese manifatturiere, aventi codice ATECO (primario o secondario) appartenente alla lettera C da codice 10.00 a 33.20, già insediate nei territori comunali di competenza dei consorzi industriali ovvero le imprese che intendono insediare nuove unità produttive nelle medesime aree.
I beneficiari della misura sono, esclusivamente, le imprese aventi:
- Iniziative per agevolare la ristrutturazione o la realizzazione dell’immobile dove si svolge l’attività;
- Ammodernamento e ampliamento per innovazione di prodotto e di processo di attività industriali (ivi incluse le innovazioni tecnologiche e quelle volte alla digitalizzazione dei processi);
- Investimenti immateriali;
- Conversione di attività produttive a significativo impatto ambientale verso modelli di maggiore sostenibilità ambientale ed economica;
- Avvio di nuove unità produttive.
Spese ammissibili
Sono ammissibili i costi sostenuti dall'8 maggio 2024 e fino al 31 dicembre 2028 e relativi all'acquisto di:
- macchinari
- impianti
- arredi
- attrezzature e beni anche immateriali
- opere murarie
- opere impiantistiche strumentali
Agevolazioni previste
I contributi, a fondo perduto, sono concessi nei limiti del regolamento De Minimis, di importo non superiore al 100% delle spese ammesse e per un massimo di 300.000 euro.
Il Bando è in fase di pubblicazione e, al momento, non ci sono indicazioni precise rispetto alla data di apertura dello sportello.
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