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Dazi USA: una minaccia per l'export? Le strategie alternative per le PMI
L'ipotesi di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti preoccupa le imprese italiane, ma un recente studio di SevenData rivela concrete opportunità di crescita in mercati alternativi. La parola d'ordine è diversificare strategicamente. Paesi come Polonia, Austria e Belgio emergono come destinazioni europee ad alto potenziale, capaci di mitigare i rischi e aprire nuove rotte per il Made in Italy.
L’export italiano verso gli USA nel 2024: numeri e rischi
Lo scenario internazionale presenta sfide continue e la minaccia di dazi sull'export ne è un chiaro esempio. Con un export italiano che nel 2024 ha sfiorato i 624 miliardi di euro, il mercato statunitense rappresenta un partner cruciale, valendo da solo 64,7 miliardi (il 10,3% del totale) e mostrando una crescita media del 7,3% negli ultimi cinque anni. È evidente, quindi, come settori chiave come la meccanica (quasi 100 miliardi di export nel 2024), la farmaceutica (53 miliardi) e l’agroalimentare (46 miliardi) sarebbero i più esposti.
Diversificare: la parola chiave per le PMI
Tuttavia, ogni sfida nasconde un'opportunità. L'analisi dei flussi commerciali mostra che la soluzione è già in atto: la diversificazione mirata dei mercati di sbocco. Si rileva, infatti, una crescente regionalizzazione delle catene di fornitura. Invece di dipendere da un singolo partner, le PMI possono esplorare alternative concrete e consolidate. Paesi europei come Spagna, Belgio, Polonia e Paesi Bassi non solo sono geograficamente più vicini, ma registrano tassi di crescita delle importazioni dall'Italia superiori alla media.
Questo approccio strategico, dettagliato nello studio, diventa ancora più efficace se declinato per settore e territorio:
- La meccanica, primo comparto del nostro export, può trovare in Francia e Paesi Bassi destinazioni ideali per diversificare.
- Il farmaceutico, che esporta per 53 miliardi, può bilanciare il rischio puntando su mercati in crescita come Belgio, Paesi Bassi e Svizzera.
- L'agroalimentare, con i suoi 46 miliardi di export, ha enormi potenzialità di crescita in mercati come Polonia e Austria.
Dazi USA: rischio o trampolino di lancio per la crescita?
La conclusione è chiara: la paura dei dazi non deve frenare le ambizioni di crescita. Al contrario, deve essere lo stimolo per adottare un approccio più evoluto all'internazionalizzazione, investendo in analisi dei dati e mappando le opportunità per trasformare un rischio potenziale in un vantaggio competitivo duraturo.
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