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Dal MISE un bando per la R&S: “Fabbrica intelligente”, “Agrifood” e “Scienze della vita” sono i settori applicativi
Il decreto del MISE 5 Marzo 2018 ha istituito un'agevolazione per stimolare la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale nei settori della Strategia nazionale di specializzazione intelligente “fabbrica intelligente”, “agrifood” e “scienze della vita”.
I progetti proposti dovranno riguardare attività di R&S in detti settori, nei quali la spinta delle aree tecnologiche individuate può avere forti ricadute in termini competitivi e immediate applicazioni industriali.
L'accesso al sostegno può avvenire tramite la procedura negoziale (Accordi d'innovazione) per progetti con costi ammissibili tra i 5 e i 40 mln di € o a sportello per proposte tra gli 800.000 e i 5 mln di €.
I progetti possono essere presentati da singoli proponenti o congiuntamente, fino ad un massimo di 3 soggetti per la procedura a sportello e 5 per quella negoziale.
I beneficiari, di qualsiasi dimensione, sono:
• le imprese industriali producenti beni o servizi, agroindustriali, quelle di trasporto per terra, acqua e aria, nonché le imprese artigiane di produzione;
• le imprese esercitanti attività ausiliarie in favore delle imprese;
• icentri di ricerca.
In caso di partenariato, possono partecipare anche gli Organismi di ricerca, mentre per i progetti nel settore agrifood sono ammesse le imprese agricole.
I progetti a procedura negoziale possono essere realizzati, entro 36 mesi, in unità locali ubicate in tutto il Paese e ricevere sostegno in forma di contributo diretto ed eventualmente di finanziamento agevolato. Devono sostenere interventi di rilevante impatto tecnologico che incidano sulla competitività delle imprese, essere mantenuti nelle unità interessate nei 5 anni successivi la conclusione del progetto che scendono a 3 per le PMI. Gli stessi termini valgono per il mantenimento dei livelli occupazionali e capacità produttiva.
Regole diverse valgono invece per i progetti a sportello. Sono ammessi solo se localizzati nelle regioni meno sviluppate (sud) e in quelle in transizione (Sardegna, Abruzzo e Molise); soltanto in caso la quota di costi ammissibili sia inferiore al 35% del totale, possono essere coinvolte unità locali site nelle regioni rimanenti.
I progetti a sportello possono riguardare il settore “fabbrica intelligente” e “agrifood”, mentre è escluso “scienze della vita” e devono avere durata compresa tra 18 e 36 mesi. In termini di mantenimento dell'investimento, occupazione e capacità produttiva valgono gli stessi limiti già detti.
Sono ammissibili le seguenti spese per entrambe le procedure:
• personale dipendente o in rapporto di collaborazione, titolare di specifico assegno di ricerca, limitatamente a tecnici, ricercatori ed altro personale ausiliario. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
• strumenti e attrezzature nuovi, in quote ammortamento per il periodo di utilizzo effettivo nel progetto;
• servizi di consulenza e gli altri servizi utilizzati per l'attività del progetto, inclusa l'acquisizione o l'ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how;
• spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili del progetto (ad esclusione delle consulenze);
• materiali impiegati.
Per i progetti a procedura negoziale, il sostegno consiste in un contributo a fondo perduto del 20% da parte del MISE, a cui si aggiungono ulteriori quote pari ad almeno il 3% ciascuna erogate in egual misura sia da regioni e province autonome, sia dal MISE medesimo.
Oltre al contributo a fondo perduto è possibile richiedere un finanziamento agevolato del 20%.
Il contributo a fondo perduto per i progetti a sportello, varia invece in base alla dimensione aziendale e all'attività:
Ricerca Industriale | Sviluppo Sperimentale | |
Grande | 40% | 15% |
Media | 50% | 25% |
Piccola | 60% | 35% |
Organismi di ricerca | 47% (+3%) | 22% (+3%) |
Al finanziamento a fondo perduto si aggiunge un finanziamento agevolato al 20% della spesa ammissibile.
Gli Organismi di ricerca membri dei partenariati in luogo dell'eventuale finanziamento agevolato, possono ottenere un contributo diretto ulteriore del 3% in entrambe le procedure.
I termini e le modalità di applicazione saranno definiti successivamente dal Ministero.