Altre Notizie in evidenza
Credito alle imprese: segnali di inversione, ma servono strategie mirate
Il mercato del credito alle imprese italiane sta cambiando direzione. Dopo un 2024 caratterizzato da una contrazione delle erogazioni, il 2025 mostra finalmente segnali di inversione, con tassi in calo e stock di prestiti in crescita. Non si tratta ancora di una ripresa robusta, ma di un’opportunità che le aziende non possono permettersi di ignorare.
2024: l’anno della frenata
Alla fine del 2024 i prestiti alle imprese risultavano in flessione del 2,3% rispetto all’anno precedente. Le banche hanno adottato criteri più severi, soprattutto nei confronti delle PMI, mentre l’elevato costo del denaro ha spinto molte aziende a rinviare piani di investimento. Il credito è rimasto orientato più alla liquidità che allo sviluppo, con un impatto diretto sulle possibilità di crescita.
2025: i segnali di ripresa
Nel 2025 lo scenario si è gradualmente modificato:
- Prestiti in crescita: a luglio il credito alle imprese è tornato positivo (+0,7%), salendo a +1,2% ad agosto.
- Costo del denaro in calo: il tasso medio sui nuovi prestiti è sceso dal 4,40% di dicembre 2024 al 3,38% di agosto 2025.
- Differenze di accesso: i finanziamenti sotto 1 milione di euro restano più cari (3,94% contro 3,08% per importi superiori), confermando la maggiore selettività nei confronti delle PMI.
La rielaborazione dei dati di Banca d’Italia effettata dal Centro studi di Unimpresa aggiunge un altro tassello: tra agosto 2024 e agosto 2025 il credito alle imprese è cresciuto solo dello 0,4%, passando da 597,7 a 600,2 miliardi di euro. Si osserva inoltre uno spostamento verso prestiti di breve e medio termine, mentre quelli oltre i cinque anni risultano in calo. In altre parole, la crescita c’è, ma è ancora debole e concentrata su esigenze di liquidità piuttosto che su investimenti strutturali.
Cosa significa per chi guida un’impresa
Per i CFO, i CEO e gli imprenditori questi dati non sono solo numeri, ma segnali utili per orientare le decisioni:
- Per le PMI: la sfida è migliorare il merito creditizio. Un business plan credibile, dati trasparenti e attenzione ai temi ESG sono strumenti decisivi per negoziare condizioni migliori.
- Per le grandi imprese: la discesa dei tassi rappresenta una finestra per finanziare progetti di crescita, digitalizzazione o internazionalizzazione.
- Per tutte le aziende: occorre bilanciare le necessità di liquidità con la capacità di pianificare investimenti a lungo termine, nonostante la minore disponibilità di credito oltre i cinque anni.
Uno sguardo al futuro
Il 2026 potrebbe consolidare questa inversione di rotta, ma molto dipenderà da tre fattori:
- L’evoluzione della politica monetaria della BCE.
- La volontà delle imprese di rilanciare la domanda di credito con progetti concreti.
- Le capacità di sfruttare le misure pubbliche di sostegno, dalle garanzie ai fondi agevolati.
Per chi guida un’impresa, il messaggio è chiaro: non aspettare che il mercato faccia tutto da solo. È il momento di pianificare con attenzione, rafforzare la propria posizione finanziaria e sfruttare le opportunità di finanziamento disponibili.
In un contesto che cambia rapidamente, prepararsi oggi significa crescere domani.
Non lasciare che il nuovo ciclo del credito ti trovi impreparato.
Con Tinexta Innovation Hub puoi pianificare le tue strategie finanziarie, accedere a incentivi e costruire progetti sostenibili di crescita.
News Correlate