Altre Notizie in evidenza
Bonus investimenti ZES UNICA e ZLS: via libera alle fruizioni dopo il riparto. In arrivo risorse extra.
Il 12 dicembre sono stati pubblicati i tre attesi provvedimenti del Direttore di Agenzia delle Entrate relativi al Credito d’imposta ZES UNICA 2025, ZES UNICA Agricoltura 2025, ZLS 2025 per la determinazione della percentuale del beneficio fruibile, per gli investimenti sostenuti dal 1° gennaio al 15 novembre 2025. Ciascun beneficiario può visualizzare il credito d’imposta fruibile spettante tramite il proprio cassetto fiscale.
Credito d'imposta ZES Unica 2025
Dopo il trionfo del Credito d’imposta ZES UNICA 2024, per cui sono stati concessi incentivi per 2.336.465.840 euro, pari al 100% dell’importo richiesto, l’edizione 2025 introdotta dalla Legge di Bilancio 2025 ha riscontrato un successo ancor maggiore: l’ammontare complessivo dei Crediti d’imposta risultanti dalle 10.493 comunicazioni validamente presentate dal 18 novembre 2025 al 2 dicembre 2025, è risultato pari a 3.643.520.511 euro, a fronte di 2.200 milioni di euro di risorse disponibili.
Di seguito gli importi richiesti per ciascuna Regione, in ordine decrescente di impatto sullo stanziamento della misura:
- Campania: 1.403.550.245 euro;
- Sicilia: 836.771.920 euro;
- Puglia: 657.644.940 euro;
- Calabria: 287.705.724 euro;
- Sardegna: 212.158.227 euro;
- Basilicata: 111.426.697 euro;
- Abruzzo: 79.178.123 euro;
- Molise: 55.084.635 euro.
Il quadro ottenuto costituisce un interessante indicatore della dinamicità industriale del Mezzogiorno, rivelando la distribuzione geografica della propensione all'impiego di capitali in beni strumentali e upgrade tecnologico.
Se per i Crediti d’imposta 2024 era stata confermata la fruibilità del 100% del beneficio richiesto dalle imprese, in quanto le risorse disponibili erano risultate sovrabbondanti, così non è accaduto (al momento) per il 2025, rendendo necessario un riparto delle risorse. Con il provvedimento del 12 dicembre è stato reso noto che la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile da ciascun beneficiario è, attualmente, pari al 60,3811% (2.200.000.000/3.643.520.511) dell’importo del credito richiesto.
L’agevolazione richiesta, che si attesta con un’intensità dal 15% al 70%, è diversificata in ragione della dimensione dell’impresa e della geografia del progetto, secondo lo schema che segue:
1) Progetti con costi ammissibili non superiori a 50 milioni di euro;
2) Progetti con costi ammissibili superiori a 50 milioni di euro;
3) Investimenti realizzati nei territori individuati ai fini del sostegno del Fondo per una transizione Giusta.
Per i grandi progetti di investimento, l’importo dell’aiuto deve essere calcolato secondo la metodologia dell’«importo di aiuto corretto».
Pertanto, a titolo esemplificativo, nelle Regioni in cui il contributo richiesto dalle piccole imprese era il 60%, il 50% dalle medie e il 40% dalle grandi imprese (Campania, Puglia salvo eccezioni, Calabria, Sicilia, Sardegna salvo eccezioni), le beneficiarie hanno ottenuto il 60,38% del richiesto, quindi rispettivamente il 36,22% (per le piccole imprese), il 30,19% (per le medie imprese) e il 24,15% (per le grandi imprese).
Rifinanziamenti
Lo scorso 15 dicembre, il Governo ha annunciato un nuovo pacchetto di emendamenti, da 3,5 miliardi di euro, alla Manovra 2026. Il ministro dell’Economia Giorgetti ha illustrato che “Abbiamo avuto domande significative, oltre le previsioni, sulla Zes e su Transizione 5.0, che riteniamo almeno ragionevolmente di dover coprire”. Nel pacchetto vi sarebbero anche le risorse, pari a 1,3 miliardi, per evitare la decurtazione del 39,62% al Credito d’imposta ZES UNICA.
Ad ogni buon conto, le risorse disponibili potrebbero essere incrementate anche indipendentemente dalla Legge di Bilancio 2026. Ai sensi della Legge di Bilancio 2025 (art.1, comma 490), il Ministero delle imprese e del made in Italy e le regioni della Zona economica speciale per il Mezzogiorno - ZES unica rendono nota entro il 15 gennaio 2026, mediante apposita comunicazione inviata al Dipartimento per le politiche di coesione e il Sud della Presidenza del Consiglio dei ministri, la possibilità di agevolare i medesimi investimenti a valere sulle risorse dei programmi della politica di coesione europea relativi al periodo di programmazione 2021-2027 di loro titolarità.
Come fruire
Il Credito d’imposta risultante dalla comunicazione integrativa è utilizzabile in compensazione tramite modello F24 ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Va indicato il codice tributo “7034”.
Il credito risultante dalla Comunicazione integrativa, nella misura spettante, è utilizzabile:
- per la quota corrispondente agli investimenti per i quali è stata rilasciata la certificazione richiesta e sono state ricevute nello SDI le relative fatture elettroniche, a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento di riparto del 12 dicembre 2025 e, comunque, non prima del rilascio di una seconda ricevuta, successiva a quella di presa in carico della Comunicazione integrativa, con la quale viene comunicato ai richiedenti il riconoscimento all’utilizzo del credito d’imposta;
- per la quota del credito corrispondente agli investimenti non documentabili tramite l’emissione di fatture elettroniche e/o acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria, a decorrere dal giorno lavorativo successivo al rilascio della ricevuta con la quale l’Agenzia delle entrate comunica il riconoscimento all’utilizzo del credito d’imposta in esito alla verifica documentale della certificazione effettuata dal Centro Operativo Servizi Fiscali di Cagliari. A tal fine il beneficiario è tenuto a trasmettere, entro 30 giorni dalla data del provvedimento di riparto, la certificazione mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: creditoimpostazes@pec.agenziaentrate.it.
Quanto credito puoi effettivamente utilizzare?
Contattaci per un’analisi dedicata del tuo credito ZES: verifichiamo l’importo spettante, le tempistiche di utilizzo e le possibili strategie di ottimizzazione.
Credito d'imposta ZES Unica 2025 - Agricoltura
L’ammontare complessivo dei Crediti d’imposta risultanti dalle comunicazioni validamente presentate dal 20 novembre 2025 al 2 dicembre 2025, è risultato pari a 310.227.164 euro, a fronte di 50 milioni di euro di risorse disponibili. Il budget della misura agevolativa comunicato dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, tenuto conto dei crediti richiesti, è stato così ripartito:
- 2.336.507 euro per gli investimenti effettuati nel settore della pesca e acquacoltura pari a quanto richiesto (100%). La dotazione comunicata era pari a 12 milioni di euro. Pertanto, le risorse avanzate dal settore della pesca e acquacoltura, come indicato dal predetto Ministero, sono state destinate a beneficio degli investimenti effettuati nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore forestale da microimprese, piccole e medie imprese, per i quali l’ammontare complessivo del credito d’imposta richiesto è risultato superiore alla dotazione di risorse;
- 4.000.000 euro per gli investimenti effettuati dalle grandi imprese nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, a fronte di crediti richiesti pari a 21.644.403 euro (18,4805%);
- 43.663.493 euro per gli investimenti effettuati nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore forestale da microimprese, piccole e medie imprese, a fronte di crediti richiesti pari a 286.246.254 euro (15,2538%).
La percentuale del credito d’imposta fruibile è, quindi, così determinata:
- 100% dell’importo del credito richiesto per gli investimenti effettuati nel settore della pesca e acquacoltura;
- 18,4805% dell’importo del credito richiesto per gli investimenti effettuati dalle grandi imprese nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli;
- 15,2538% dell’importo del credito richiesto per gli investimenti effettuati nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli e nel settore forestale da microimprese, piccole e medie imprese.
Come fruire
Il credito d’imposta risultante dalla comunicazione integrativa è utilizzabile in compensazione tramite modello F24 ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.
Va indicato il codice tributo “7035”.
Il credito risultante dalla Comunicazione integrativa, nella misura spettante, è utilizzabile:
- per la quota corrispondente agli investimenti per i quali è rilasciata la certificazione richiesta e sono state ricevute nello SDI le relative fatture elettroniche, a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento di riparto di cui all’art. 16-bis, comma 2-ter, del decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124 e, comunque, non prima del rilascio di una seconda ricevuta, successiva a quella di presa in carico della Comunicazione integrativa, con la quale viene comunicato ai richiedenti il riconoscimento all’utilizzo del credito d’imposta;
- per la quota del credito corrispondente agli investimenti non documentabili tramite l’emissione di fatture elettroniche e/o acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria, a decorrere dal giorno lavorativo successivo al rilascio della ricevuta con la quale l’Agenzia delle entrate comunica il riconoscimento all’utilizzo del credito d’imposta in esito alla verifica documentale della certificazione effettuata dal Centro Operativo Servizi Fiscali di Cagliari. A tal fine il beneficiario è tenuto a trasmettere, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento di riparto, la certificazione mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: creditoimpostazes@pec.agenziaentrate.it
Credito d'imposta 2025 ZLS e Marche e Umbria
L’ammontare complessivo dei Crediti d’imposta risultanti dalle comunicazioni validamente presentate dal 20 novembre 2025 al 2 dicembre 2025 è risultato pari a 47.711.015 euro, a fronte di 110 milioni di euro di risorse disponibili. Il beneficio richiesto risulta, quindi, inferiore al limite di spesa, così che la percentuale fruibile è pari al 100% dell’importo richiesto.
Come fruire
Il Credito d’imposta risultante dalla comunicazione integrativa è utilizzabile in compensazione tramite modello F24 ai sensi dell’art. 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, da presentare esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate. Nella delega di pagamento va indicato il codice tributo “7038”. Il credito risultante dalla Comunicazione integrativa, nella misura spettante, è utilizzabile:
- per la quota corrispondente agli investimenti per i quali è stata rilasciata la certificazione richiesta e sono state ricevute nello SDI le relative fatture elettroniche, a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento di riparto di cui al comma 14-decies, del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202 e, comunque, non prima del rilascio di una seconda ricevuta, successiva a quella di presa in carico della Comunicazione integrativa, con la quale viene comunicato ai richiedenti il riconoscimento all’utilizzo del credito d’imposta
- per la quota del credito corrispondente agli investimenti non documentabili tramite l’emissione di fatture elettroniche e/o acquisiti mediante contratti di locazione finanziaria, a decorrere dal giorno lavorativo successivo al rilascio della ricevuta con la quale l’Agenzia delle entrate comunica la fruibilità del credito d’imposta in esito alla verifica documentale della certificazione effettuata dal Centro Operativo Servizi Fiscali di Cagliari. A tal fine il beneficiario è tenuto a trasmettere, entro trenta giorni dalla data del provvedimento di riparto, la certificazione mediante posta elettronica certificata al seguente indirizzo: creditoimpostazes@pec.agenziaentrate.it.
CONCLUSIONI
Auspichiamo senz’altro che, ad inizio 2026, vengano incrementate le risorse per la ZES UNICA 2025, tramite l’intervento della finanziaria o, in subordine, delle Regioni e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
I risultati ottenuti dovrebbero, peraltro, fungere da guida per gli autori dei futuri piani di politica industriale: i Crediti d’imposta in parola godono di grande appeal per le imprese, intercettando un bisogno effettivo che merita attenzione anche per il futuro. Il Disegno di Legge di Bilancio 2026 ha introdotto una proroga triennale del Credito d’imposta ZES UNICA e del Credito d’imposta ZLS, in virtù della quale sono agevolabili gli investimenti sostenuti dal 1° gennaio 2026 al 31 dicembre 2028. Alla luce dei risultati appena emersi, la dotazione iniziale merita significative integrazioni, almeno relativamente al Credito d’imposta ZES UNICA, per cui sono previsti 2.300 milioni di euro per l'anno 2026, 1.000 milioni di euro per l'anno 2027 e 750 milioni di euro per l’anno 2028. Per il Credito d’imposta ZLS sono stanziati, invece, 100 milioni di euro annui per ciascuno degli anni 2026, 2027 e 2028.
Stai sfruttando davvero tutte le opportunità a tua disposizione?
Verifichiamo insieme benefici, tempi e modalità di utilizzo degli incentivi fiscali per massimizzarne l’impatto finanziario.
News Correlate