Compliance normativa: un costo invisibile che pesa sulla competitività delle PMI

7 Novembre 2025

Le imprese italiane spendono ogni anno oltre 80 miliardi di euro per gestire la burocrazia. Un approccio integrato alla compliance può trasformare questo costo in efficienza e resilienza.


La compliance normativa è diventata una delle principali sfide per le PMI italiane. L’intreccio di regolamenti – dal GDPR al Data Act, dal Whistleblowing alla NIS2, fino all’AI Act – impone alle aziende un impegno crescente in termini di tempo, risorse e competenze. Secondo l’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, il costo complessivo della burocrazia per le PMI ha raggiunto gli 80 miliardi di euro annui, con il 24% del personale aziendale dedicato esclusivamente agli adempimenti normativi, contro l’11% della Germania.  


Oltre i costi: la compliance come leva di efficienza

Questa pressione normativa non si traduce solo in costi diretti. Il Centro Studi Europeo ha rilevato che il 60% delle PMI prive di protocolli di compliance adeguati ha subito sanzioni negli ultimi tre anni, mentre le imprese che hanno adottato un approccio strutturato hanno registrato un aumento dell’efficienza operativa del 30%.


Un quadro normativo sempre più complesso

Nel 2025, il quadro normativo si è ulteriormente complicato con l’entrata in vigore del Data Act, che impone nuovi obblighi sulla gestione e condivisione dei dati, e dell’AI Act, che classifica i sistemi di intelligenza artificiale in base al rischio e richiede misure di conformità stringenti per quelli ad alto impatto. La Direttiva NIS2, recepita in Italia con il D.Lgs. 138/2024, impone invece requisiti avanzati di cybersecurity anche alle PMI.  


L’importanza di un approccio integrato alla compliance

In questo contesto, la gestione disgiunta delle normative – con consulenti diversi per ogni ambito – non è più sostenibile. Le imprese hanno bisogno di un approccio integrato, capace di ridurre la frammentazione, semplificare la governance e valorizzare la compliance come asset strategico. I dati lo confermano: le aziende che investono in compliance integrata migliorano la loro reputazione, aumentano la fedeltà dei clienti (+25%) e accedono più facilmente a finanziamenti e bandi pubblici.  


La compliance non è solo un obbligo: è una leva per la competitività, la sostenibilità e la crescita.

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