Breve guida ai controlli sui crediti d’imposta per beni 4.0

8 Agosto 2023

Innanzitutto, l’auspicio è che l’esito dei controlli sugli incentivi fiscali goduti sui beni 4.0 risulti meno traumatico per le imprese rispetto a quello dei controlli sui crediti d’imposta R&S maturati tra il 2015 e il 2019.

Al netto degli abusi, le verifiche sulle attività di ricerca e sviluppo stanno continuando a generare un elevato numero di contenziosi, anche se l’orientamento giurisprudenziale fino ad ora consolidatosi risulta largamente favorevole alle imprese, per ragioni che avevamo già più volte evidenziato in passato.


Ciò detto, dobbiamo rilevare che alcune criticità potrebbero effettivamente emergere anche nell’ambito dei più recenti controlli su iperammortamenti e crediti d’imposta 4.0, in particolare, sotto il profilo tecnico, esistono

Tre principali fattori di rischio:


  1. La posizione del bene 4.0: sappiamo bene che i processi produttivi aziendali vengono frequentemente riconfigurati per migliorare la loro efficienza, affidabilità, sicurezza e sostenibilità. In tale contesto i beni agevolati potrebbero essere stati ceduti, spostati all’interno dello stabilimento in cui erano originariamente collocati o trasferiti in altra sede produttiva;
  2. L’interconnessione del bene 4.0: potrebbe essersi manifestato un significativo ritardo nell’interconnessione del bene 4.0 rispetto alla sua entrata in funzione oppure un’interruzione dell’interconnessione stessa. Potrebbe anche essere cambiato l’IP del bene 4.0 oppure potrebbe mancare un’adeguata e sistematica reportistica in grado di comprovare la costante interconnessione del bene agevolato durante il periodo di agevolazione;
  3. Le caratteristiche del bene 4.0: il bene potrebbe aver acquisito le caratteristiche tecnologiche previste dalla norma solo dopo la sua entrata in funzione, potrebbe aver subito modifiche significative oppure manutenzioni straordinarie.


Per prevenire i rischi di possibili contestazioni derivanti dalle situazioni poc’anzi delineate conviene controllare periodicamente il mantenimento delle caratteristiche tecnologiche e la collocazione dei beni 4.0 per tutto il periodo di fruizione dell’agevolazione, in quanto eventuali carenze o non conformità potrebbero anche causare la ripresa del beneficio fiscale goduto e l’applicazione di pesanti sanzioni.

Occorre poi prestare attenzione anche ai profili amministrativi e fiscali legati alla corretta fruizione degli incentivi fiscali 4.0.

La correttezza e completezza della documentazione amministrativa prevista dalla disciplina agevolativa non dovrebbe essere trascurata, in particolare si fa riferimento a tutta la documentazione comprovante l’acquisizione dei beni 4.0, corredata dalle relative diciture, agli aspetti che concorrono alla determinazione del valore fiscalmente rilevante ai fini della fruizione dell’agevolazione (impianti o porzioni di impianti eventualmente accatastati, oneri accessori d’acquisto, ecc.) e alla corretta collocazione temporale degli investimenti agevolati.

Anche in questo caso il suggerimento è quello di far ricontrollare la documentazione amministrativa e contabile prima dei controlli al fine di evitare spiacevoli sorprese.

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