Bonus SUD-ZES sino al 45%: c’è ancora tempo per il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali

25 Gennaio 2021

Per il 2021 e per il 2022 è prevista la conferma del credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, pienamente cumulabile con il Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali applicabile alla generalità delle imprese (analogamente prorogato di un bienno), consentendo alle imprese di giungere ad un beneficio complessivo pari al 95% del costo sostenuto.

In particolare, l’articolo 1, commi 171-172 dell’articolo 1 della Legge di Bilancio 2021 (Legge 30 dicembre 2020, n. 178) dispone la proroga al 31 dicembre 2022 del credito d'imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive nelle zone assistite ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo), per gli investimenti facenti parte di un progetto di investimento iniziale relativi all’acquisto, anche tramite leasing, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive nuove o già esistenti.

La dotazione finanziaria prevista per la proroga è pari a 1.053,9 per ciascuno degli anni 2021 e 2022, che va ad aggiungersi ai 617 milioni annui dal 2016 al 2020.

Più nel dettaglio, il Credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno, istituito dalla Legge di Bilancio 2016 (L. 208/2015, art. 1, commi 98 ss.) è operativo dal 2016 con riferimento ai progetti di investimento iniziale inerenti a strutture produttive localizzate al Sud Italia. L’intensità agevolativa varia in relazione al periodo di effettuazione degli investimenti, della dimensione dell’impresa e della localizzazione degli investimenti.

Investimenti sino al 28 febbraio 2017

Per tutte le Regioni, l’agevolazione, in regime di esenzione, spetta nei limiti:

  • del 10% per le GRANDI imprese;
  • del 15% per le MEDIE imprese;
  • del 20% per le PICCOLE imprese.

Investimenti dal 1° marzo 2017

Per le Regioni ammissibili alla deroga ex art. 107.3, lett. a) del TFUE (Calabria, Puglia, Campania, Sicilia, Basilicata, e dal 2017 la Sardegna) l'intensità massima dell'aiuto è:

  • del 25% per le GRANDI imprese;
  • del 35% per le imprese di MEDIE dimensioni;
  • e del 45% per le PICCOLE imprese.

Per le Regioni ammissibili alla deroga ex art. 107.3, lett. c) del TFUE (Abruzzo e Molise) l'intensità massima dell'aiuto a finalità regionale è previsto:

  • al 10% per le GRANDI imprese;
  • al 20% per le imprese di MEDIE dimensioni;
  • ed al 30% per le PICCOLE imprese.

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A partire dal 2018, il bonus è stato esteso, con alcune modifiche, dall'articolo 18-quater del D.L. 8/2017, convertito, con modificazioni, dalla L. 45/2017, anche agli investimenti realizzati nei territori del Centro Italia colpiti dal sisma a far data dal 24 agosto 2016. Inoltre, l'articolo 5, comma 2, del D.L. 91/2017, in relazione agli investimenti realizzati nelle zone economiche speciali (ZES) ha riconosciuto il predetto credito d'imposta in misura potenziata per gli investimenti avviati e realizzati a decorrere dalla data di entrata in vigore del DPCM istitutivo della zona economica speciale.

In virtù delle proroghe previste dalla Legge di Bilancio per il 2020 (articolo 1, commi 218, 316 e 319) e 2021, le istanze possono riguardare gli investimenti effettuati:

  • entro il 31 dicembre 2022 per il credito d'imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno;
  • entro il 31 dicembre 2020, per il credito d'imposta per gli investimenti nei comuni del sisma Centro-Italia,
  • entro il 31 dicembre 2022, per il credito d'imposta per gli investimenti nelle ZES.

La Legge di Bilancio 2021 non è intervenuta con riferimento al credito d'imposta per gli investimenti nei comuni del sisma Centro-Italia né per le ZES, aree per le quali troveranno applicazione le deadline previste dalla Manovra 2020.


Per la fruizione dei menzionati crediti d'imposta è necessario presentare, in via telematica, all'Agenzia delle entrate un'apposita comunicazione tramite un modello che gestisce, in maniera distinta, tutte e tre le misure agevolative. Per accedere pienamente ai bonus, occorre che la comunicazione consenta la possibilità di esporre gli investimenti che saranno realizzati nei periodi oggetto di proroga. In particolare questo non avviene in relazione alle Regioni del Mezzogiorno e alle ZES per cui è consentita la sola presentazione della comunicazione per indicare gli investimenti da realizzarsi entro il 31 dicembre 2020. Si auspicano a breve aggiornamenti della modello di comunicazione.

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