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Bonus pubblicità: a giorni la piena operatività
Gli incentivi fiscali per gli investimenti pubblicitari incrementali su quotidiani, periodici ed emittenti televisive e radiofoniche locali sono stati introdotti con l'art. 57-bis della cd “Manovrina 2017” (D.L. 50/2017 convertito con modificazioni della L. 21 Giugno 2017 n. 96 in GU Serie Generale n.144 del 23 Giugno 2017 - Suppl. Ordinario n. 31) in sede di conversione in legge con modificazioni, insieme a misure di sostegno alle imprese editoriali.
È atteso a giorni, ben prima della deadline del 22 Ottobre, il Decreto con cui si darà completa attuazione al bonus pubblicità (Fonte Il Sole 24 Ore - 20 Settembre 2017). Un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'Economia, stabilirà termini e modalità di attuazione del credito d'imposta e individuerà gli investimenti ammissibili all'agevolazione, i casi di esclusione, le procedure di concessione e di utilizzo e la documentazione richiesta.
L'accelerazione dei tempi è legata alla volontà del Governo di favorire le pianificazioni pubblicitarie delle aziende già per gli ultimi mesi dell'anno. Il credito di imposta sulla pubblicità è inoltre invocato come misura necessaria per una ripresa degli investimenti nel settore dell'editoria.
Beneficiari dell'agevolazione sono imprese e lavoratori autonomi che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Saranno esclusi gli investimenti sul web.
Il bonus si configura quale credito d'imposta utilizzabile in compensazione a decorrere dall'anno 2018 previa istanza da presentare al Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L'incentivo è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati; sale al 90% nel caso di microimprese, PMI e start up innovative.
Con riferimento all'anno 2017, gli investimenti incrementali agevolabili sono quelli effettuati a partire dalla data di entrata in vigore della legge di conversione (24 Giugno 2017), il cui valore superi almeno dell'1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell'anno precedente.
All'interno del decreto di prossima emanazione, peraltro, dovrebbe essere ufficializzato che il credito d'imposta varrà a partire già dal secondo semestre di quest'anno. Importanti saranno le indicazioni presidenziali sul calcolo incrementale. In proposito appare logico ritenere che il parametro storico da porre a raffronto nel 2016 sia corrispondentemente ragguagliato al periodo di agevolabilità nel 2017.
Inoltre verrà chiarito se è da considerare l'intero novero di investimenti o se l'incremento va calcolato sui singoli mezzi: Tv e radio locali da una parte e stampa dall'altra. Come segnala Il Sole 24 Ore, il decreto dovrebbe mettere in chiaro la validità della distinzione per mezzi.