Bonus Export Digitale Plus: contributi a fondo perduto per l’acquisto di soluzioni digitali

21 Febbraio 2024


Dal 13 febbraio al 12 aprile 2024 è possibile richiedere il “Bonus export digitale plus”.


L’incentivo, promosso dal MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) con l’Agenzia ICE, e gestito da Invitalia, mira a sostenere le micro e piccole imprese manifatturiere, nelle attività di internazionalizzazione, attraverso l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export.


L'AGEVOLAZIONE

Il Bonus Export Digitale Plus prevede finanziamenti a fondo perduto, in regime “de minimis” per gli importi riportati di seguito: 

  • 10.000 euro per micro e piccole imprese italiane manifatturiere - a fronte di una spesa di 12.500 euro (al netto dell'IVA); 
  • 22.500 euro per reti e consorzi - a fronte di spese non inferiori a 25.000 euro (al netto dell'IVA). 


La misura agevola le seguenti spese:

    1. spese per consulenze finalizzate all’adozione di soluzioni digitali, ivi comprese la progettazione e la personalizzazione di processi e soluzioni architetturali informatiche funzionali ai percorsi di internazionalizzazione;
    2. spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile, ivi compresi eventuali investimenti atti a garantire la sincronizzazione con marketplace internazionali forniti da soggetti terzi;
    3. spese per la realizzazione di sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web nonché il raccordo tra le funzionalità operative del canale digitale di vendita prescelto e i propri sistemi di Customer Relationship Management – CRM (ad esempio i sistemi API – Application Programming Interface);
    4. spese per la realizzazione di servizi accessori all’ e-commerce quali quelli di smart payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video making, web design e content strategy;
    5. spese per la realizzazione di una strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale, con specifico riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti;
    6. spese per digital marketing finalizzate a sviluppare attività di internazionalizzazione: campagne di promozione digitale, Search Engine Optimization (SEO), costi di backlink e di Search Engine Marketing (SEM), campagne di content marketing, inbound marketing, di couponing e costi per il rafforzamento della presenza sui canali social; spese di lead generation e lead nurturing;
    7. servizi di CMS (Content Management System): restyling di siti web siano essi grafici e/o di contenuti volti all’aumento della presenza sui mercati esteri;
    8. spese per l’iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS (Software as a Service) per la gestione della visibilità e spese di content marketing, quali strumenti volti a favorire il processo di esportazione;
    9. spese per servizi di consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri;
    10. spese per l’upgrade delle dotazioni di hardware necessarie allo sviluppo di processi di cui alle precedenti lettere a) e i).


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