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Bando ISI Inail 2023: dal 15 aprile via alla compilazione delle istanze
Lo scorso 20 febbraio è stato pubblicato il calendario dei prossimi adempimenti legati al bando ISI 2023, l’agevolazione che garantisce finanziamenti a fondo perduto per migliorare la sicurezza sul lavoro.
La domanda per ottenere i contributi previsti dal bando ISI INAIL 2023 si potrà compilare a partire dal 15 aprile ed entro la scadenza del 30 maggio 2024. Mentre il 16 maggio sarà pubblicato il documento con le regole tecniche per l’invio del codice domanda tramite lo sportello informatico.
Obiettivo della misura è quello di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti, nonché incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, di conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.
Per l’edizione 2023 del bando ISI è stata stanziata la cifra record di 508 milioni di euro (508.400.000 euro per l’esattezza).
I beneficiari
Ricordiamo che l’iniziativa è rivolta:
- alle imprese, anche individuali, ubicate in ciascun territorio regionale/provinciale e iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura (CCIAA), secondo le distinzioni specificate in relazione ai diversi Assi di finanziamento. In particolare, quale intervento sistemico per la sicurezza sul lavoro, l’Asse 1.2 permette di sostenere gli investimenti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale anche alle imprese impegnate nei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola lavoro);
- agli enti del terzo settore, di cui al decreto legislativo n. 117/2017, come modificato dal decreto legislativo n. 105/2018, possono accedere all’Asse 1.1 limitatamente all’intervento di tipologia d) per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di persone.
Gli interventi ammissibili
Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese, per la parte relativa agli stanziamenti, in 5 Assi di finanziamento:
- Progetti per la riduzione dei rischi tecnopatici (di cui all’allegato 1.1) - Asse di finanziamento 1;
- Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale (di cui all’allegato 1.2) - Asse di finanziamento 1;
- Progetti per la riduzione dei rischi infortunistici (di cui all’allegato 2) - Asse di finanziamento 2;
- Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto (di cui all’allegato 3) – Asse di finanziamento 3;
- Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività (di cui all’allegato 4) - Asse di finanziamento 4. I settori inclusi sono i seguenti: Pesca e Acquacoltura; Produzione di olio di oliva da olive prevalentemente non di produzione propria; Produzione dei derivati del latte; Molitura del frumento; Molitura di altri cereali; Industrie tessili; Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia; Fabbricazione di articoli in pelle e simili; Taglio e piallatura del legno; Lavorazione di vetro a mano e a soffio artistico; Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali; Segagione e lavorazione delle pietre e del marmo; Fabbricazione di mobili; Fabbricazione di oggetti di gioielleria e oreficeria e articoli connessi; Fabbricazione di bigiotteria e articoli simili; Fabbricazione di strumenti musicali; Fabbricazione di articoli sportivi; Fabbricazione di giochi e giocattoli; Fabbricazione di attrezzature ed articoli di vestiario protettivi di sicurezza.
- Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli (di cui all’allegato 5) - Asse di finanziamento 5.
Il contributo erogato copre fino al 65% delle spese sostenute nel limite massimo di 130.000 euro.
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