Al via la piattaforma online per la certificazione del credito R&S

21 Febbraio 2024


Il DPCM firmato il 15 settembre 2023, con circa un anno di ritardo rispetto a quanto originariamente previsto, doveva:


  1. Definire correttamente i requisiti soggettivi necessari per l’iscrizione all’albo dei certificatori;
  2. Indicare le modalità di presentazione delle domande di certificazione, anche mediante piattaforma informatica;
  3. Definire le “Linee Guida” che dovranno essere utilizzate per la qualificazione di ammissibilità tecnica dei progetti.


Purtroppo, le istruzioni necessarie per avviare la procedura per richiedere la certificazione attestante la qualificazione tecnica delle attività agevolabili, che dovevano essere emanate entro il 17 febbraio 2024 non sono ancora pronte, in quanto, oltre alla messa online della piattaforma informatica, occorre anche completare le attività indicate alle precedenti lettere b) e c).

In sostanza, si tratta di pubblicare un decreto direttoriale che dovrà stabilire le modalità tecniche per iscriversi all’Albo; tuttavia, il ministero ha deciso di avviare prima una "preiscrizione" dei professionisti interessati e solo dopo, quando sarà pronto il decreto direttoriale, di verificare i requisiti degli iscritti per confermare l'iscrizione.

L’auspicio è che questo iter anomalo non produca confusione o ulteriori ritardi.

Inoltre, secondo quanto previsto dall’articolo 3, comma 5, del DPCM, la pubblicazione delle “Linee Guida” è stata rimandata al 31 dicembre 2023, ma ad oggi risultano ancora in fase di elaborazione.

In realtà, le attività indicate alle precedenti lettere b) e c) non sono le uniche necessarie per completare il nuovo “impianto” della certificazione, in quanto l’articolo 4, comma 5, del DPCM richiede anche un provvedimento per disciplinare lo scambio di informazioni tra il MIMIT e l’amministrazione finanziaria, senza il quale sarebbe impossibile vigilare sulla corretta fruizione dei benefici fiscali. 

In conclusione, le imprese, dopo oltre un anno e mezzo dalla promulgazione del DL 73/2022, sono tuttora in attesa di poter richiedere una certificazione che attesti la qualificazione degli investimenti effettuati o da effettuare, peraltro con tempi di nuovo stringenti per poter valutare in tempo utile l’opportunità di comunicare all’Amministrazione Finanziaria la decisione di riversare il credito eventualmente non spettante, entro il termine che è attualmente previsto del 30 luglio 2024.

Infine, non andrebbe trascurato che, il protrarsi del ritardo nell’emanazione delle istruzioni necessarie per avviare la procedura per richiedere la certificazione, pregiudica il diritto di richiedere la certificazione da parte delle imprese che ricevono constatazioni con processo verbale o contestazioni con atto impositivo, con riguardo a violazioni relative all’utilizzo dei crediti, nel periodo compreso tra il 17 febbraio 2024 e la data di emanazione delle istruzioni poc’anzi menzionate.


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