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Aiuti di Stato, l’Europa adotta il Temporary Framework di crisi e transizione
Lo scorso 9 marzo la Commissione europea ha adottato un nuovo quadro temporaneo di crisi e transizione per promuovere misure di sostegno nei settori fondamentali per la transizione verso un’economia a zero emissioni, in linea con il piano industriale del Green Deal.
ll nuovo quadro modifica e proroga in parte le regole adottate il 23 marzo 2022 per consentire agli Stati membri di sostenere l'economia nel contesto della guerra della Russia contro l'Ucraina e introduce nuove misure per accelerare ulteriormente gli investimenti nei settori chiave per la transizione verso un'economia a zero emissioni, così da garantire un sostegno agli investimenti per la produzione di attrezzature strategiche nonché per la produzione di componenti chiave e per la produzione e il riciclaggio delle relative materie prime critiche.
Qui di seguito riepiloghiamo le principali modifiche introdotte dalla Comunicazione:
proroga delle misure di sostegno per favorire la transizione verso un'industria a zero emissioni, quali le misure per accelerare la diffusione delle energie rinnovabili e dello stoccaggio dell'energia e schemi per la decarbonizzazione dei processi di produzione industriale, che vengono prorogate fino al 31 dicembre 2025;
semplificazione delle condizioni per la concessione di aiuti a piccoli progetti e tecnologie meno mature, come l'idrogeno rinnovabile, eliminando la necessità di una procedura di gara competitiva, soggetta a determinate salvaguardie, amplia le possibilità di sostegno per la diffusione di tutti i tipi di fonti energetiche rinnovabili, amplia le possibilità di supporto alla decarbonizzazione dei processi industriali passando ai combustibili derivati dall'idrogeno e prevede massimali più elevati e calcoli semplificati per gli aiuti;
modifica del campo di applicazione delle misure per realizzare regimi a sostegno delle energie rinnovabili, dello stoccaggio e decarbonizzazione di processi produttivi industriali, semplificando le condizioni per la concessione di aiuti a piccoli progetti e a tecnologie meno mature; ampliando le possibilità di sostegno e di supporto alla decarbonizzazione dei processi industriali passando a combustibili derivati dall'idrogeno; prevedendo massimali di aiuto più elevati e calcoli di aiuto semplificati;
- il nuovo Temporary Framework introduce nuove misure, applicabili fino al 31 dicembre 2025, per accelerare ulteriormente gli investimenti in settori chiave per la transizione verso un'economia net-zero, attraverso il sostegno agli investimenti per la produzione di attrezzature strategiche (batterie, pannelli solari, turbine eoliche, pompe di calore, elettrolizzatori e utilizzo e stoccaggio della cattura del carbonio). Le Pmi e le imprese situate in regioni svantaggiate potranno beneficiare di un sostegno più elevato e gli aiuti elargiti potranno essere concessi in diverse forme, tra cui agevolazioni fiscali, tassi di interesse agevolati su prestiti o garanzie. In casi eccezionali, in più, sarà possibile contrastare il rischio di delocalizzazione degli investimenti fornendo al beneficiario lo stesso livello di sostegno che riceverebbe nell'ubicazione alternativa (il cosiddetto "aiuto complementare") o l'importo necessario per incentivare l'impresa a localizzare l'investimento nello spazio economico europeo (il cosiddetto "divario di finanziamento").
Le nuove regole, infine, potranno essere applicate dagli Stati membri anche a specifici investimenti previsti dai PNRR.
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