“Safe working - Io riapro sicuro”: la misura della Regione Lombardia per la riapertura in sicurezza delle attività

20 Ottobre 2020

La nuova misura per le micro e piccole imprese messo a disposizione dalla regione Lombardia chiama ‘Safe-Working – Io Riapro Sicuro’ ed è finalizzata a sostenere le imprese lombarde che sono state oggetto di chiusura obbligatoria in conseguenza all’emergenza epidemiologica Covid-19.

Possono presentare domanda al bando MPMI  operanti nei settori del commercio al dettaglio, dei pubblici esercizi (bar e ristoranti), dell’artigianato, del manifatturiero, dell’edilizia, dei servizi e dell’istruzione, che sono state oggetto di chiusura obbligatoria in conseguenza all’emergenza epidemiologica Covid 19, al fine di adottare le misure adeguate per garantire la ripresa in sicurezza dell’attività d’impresa sia per i lavoratori, sia per i clienti/utenti, sia per i fornitori. 

Sono escluse le aziende che hanno proseguito l’attività e quelle che hanno deciso di introdurre il lavoro agile per tutti i dipendenti.

Le risorse complessivamente stanziate per l’iniziativa ammontano a € 14.680.000,00 di cui:

  • euro 11.000.000,00 di risorse di Regione Lombardia esclusivamente a copertura delle spese di investimento in conto capitale (di cui 5.000.000,00 riservati alle imprese commerciali ed euro 500.000,00 riservati alle imprese dello sport)
  • euro 200.000,00 di risorse regionali destinate esclusivamente a spese per la formazione di cui alla lettera m) del punto B.3 “Spese Ammissibili”;
  • euro 3.480.000,00 messe a disposizione dalle Camere di Commercio su base territoriale

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto parametrato alle sole spese ammissibili in misura pari al 60% per le piccole imprese e al 70% per le micro imprese nel limite massimo di 25.000 euro. L’investimento minimo è pari a 1.300 euro.


Sono ammissibili le spese sostenute dal 22 marzo 2020 (data del d.p.c.m. “Ulteriori disposizioni attuative del decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale”) riferite a:

  • macchinari per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
  • strumenti di aerazione, sia tramite apparecchi di filtraggio e purificazione dell’aria, sia attraverso l'installazione di sistemi di aerazione meccanica alternativi al ricircolo;
  • strumenti di igienizzazione per i clienti/utenti, per i prodotti commercializzati e per gli spazi che prevedono la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti da parte dei diversi client i/utenti, anche in coerenza con le indicazioni delle Autorità Sanitarie;
  • interventi strutturali o temporanei nonché arredi atti a garantire il rispetto delle misure di distanziamento sociale prescritte dalla normativa sia tra i lavoratori che tra i clienti;
  • acquisto di prestazioni e/o strumenti relativi al monitoraggio e controllo dell’affollamento dei locali;
  • acquisto di dispositivi di protezione individuale rischio infezione COVID 19 (es. mascherine chirurgiche o filtranti, guanti in nitrile, occhiali, tute, cuffie, camici e altri DPI in conformità a quanto previsto dalle indicazioni della autorità sanitarie);
  • acquisto di strumentazione atta a misurare la temperatura corporea a distanza (es. termoscanner all’ingresso degli esercizi)
  • sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali;
  • strumenti di comunicazione (segnaletica);
  • interventi formativi sulle prescrizioni e sui protocolli da adottare nell’ambito dell’esercizio di attività anche in complementarietà con le iniziative che saranno attivate da altri soggetti pubblici (es. INAIL);
  • interventi relativi al digital business ossia sistemi di digitalizzazione di strutture e processi finalizzati a ridurre la diffusione dell’epidemia da COVID-19 e cogliere le nuove opportunità di digitalizzazione del business nello scenario post pandemico.


Sono ammissibili spese per gli interventi connessi ai seguenti ambiti di messa in sicurezza sanitaria:

Spese in conto capitale

  • macchinari e attrezzature per la sanificazione e disinfezione degli ambienti aziendali
  • apparecchi di purificazione dell’aria, anche portatili;
  • interventi strutturali all’impianto di aerazione della struttura, solo se finalizzate al miglioramento della sicurezza sanitaria;
  • interventi strutturali per il distanziamento sociale all’interno dei locali;
  • strutture temporanee e arredi finalizzati al distanziamento sociale all’interno e all’esterno dei locali d’esercizio (parafiato, separé, dehors ecc.)
  • termoscanner e altri strumenti atti a misurare la temperatura corporea a distanza, anche con sistemi di rilevazione biometrica;
  • strumenti e attrezzature di igienizzazione per i clienti/utenti, per i prodotti commercializzati (es. ozonizzatori o lampade UV per sanificare capi di abbigliamento) e per gli spazi che prevedono la presenza per un tempo superiore ai 15 minuti da parte dei diversi clienti/utenti (es. vaporizzatori per sanificare camerini, cabine estetiche, aule etc.), anche in coerenza con eventuali indicazioni delle Autorità Sanitarie;
  • attrezzature, software e/o strumenti relativi al monitoraggio e controllo dell’affollamento dei locali;
  • strumenti, software, attrezzature digitali destinati agli spazi di contatto e alle relazioni a distanza con i clienti/utenti (totem interattivi, camerini e vetrine digitali, sistemi di pagamento, creazione e gestione
  • catalogo, gestione promozioni/sconti/saldi con barcode/qrcode o altri tool digitali...);
  • hardware e software per migliorare la gestione del magazzino ivi incluse le piattaforme per la distribuzione degli ordini e per la gestione della relazione a distanza con i fornitori;
  • hardware (pc fisso o portatile, tablet, etc) e software per la formazione a distanza e per favorire il lavoro in presenza attrezzando gli spazi nel rispetto distanziamento sociale;
  • hardware e software per la gestione degli ordini anche tramite gestionali, piattaforme B2B, B2C e CRM;
  • software per gestire l’attività d’impresa in forma virtuale anche con strumenti di realtà aumentata
  •  integrazione CRM retail;
  • spese di installazione relative alle voci precedenti.


Spese in conto corrente

  • dispositivi di protezione individuale rischio infezione COVID-19 (es. mascherine chirurgiche o filtranti, guanti in nitrile o vinile, occhiali, tute, cuffie, camici, soluzione idroalcolica igienizzante mani e altri DPI in conformità a quanto previsto dalle indicazioni della autorità sanitarie) nel limite di 1.000 euro per impresa.
  • servizi di sanificazione e disinfezione degli ambienti, nel limite di 2.000 euro per impresa;
  • strumenti di comunicazione e informazione (cartellonistica, segnaletica);
  •  costi per tamponi per il personale dipendente o altri strumenti diagnostici comunque suggeriti dal medico competente in conformità alle indicazioni dell’Autorità Sanitaria, nel limite massimo di 1.000 euro per impresa;
  • spese di formazione sulla sicurezza sanitaria, sulle prescrizioni e sui protocolli da adottare nell’ambito dell’esercizio di attività anche in complementarità con le iniziative che saranno attivate da altri soggetti pubblici come l’INAIL, nel limite di 2.000 euro per impresa.
  • spese per canoni e utenze di software e piattaforme digitali anche per la formazione a distanza;
  • servizi di formazione per l’utilizzo di strumenti, attrezzature e software acquistati nell’ambito dell’intervento realizzato;
  • spese per la progettazione delle piattaforme di cui alle spese in conto capitale;
  •  spese di consulenza, comunicazione e promozione per gli interventi di digital business legate alle realizzazioni degli investimenti oggetto di contributo;
  • spese per la progettazione delle strutture temporanee all’esterno dei locali d’esercizio legate alla realizzazione degli investimenti oggetto di contributo.


Le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica dalle ore 10:00 del 28 maggio fino alle ore 12:00 del 30 novembre 2020.

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