Rivalutazione Beni d'Impresa: non solo benefici economici, ma attenzione alle insidie

È possibile sino alla chiusura dell’esercizio sfruttare l’opportunità concessa dall’articolo 110 del D.L. 14 agosto 2020, n. 104, i benefici possono essere innumerevoli, non solo sotto il profilo economico; ma è consigliato valutare gli impatti che la rivalutazione può generare in chiave prospettica 

Come oramai noto l’art. 110 del cd. “Decreto Agosto” propone la nuova rivalutazione dei beni di impresa, nonché delle partecipazioni possedute da società di capitali ed enti commerciali, che non adottano i principi contabili internazionali nella redazione del bilancio. 

La rideterminazione del costo d’acquisto dei beni di impresa (ad esclusione dei cd. ‘immobili merce’), e delle partecipazioni risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2020. 

La rivalutazione può riguardare (a differenza dai precedenti provvedimenti di rivalutazione) anche singoli beni, non dovendo più fare riferimento alla totalità dei beni concernenti la medesima ‘categoria omogenea’, va eseguita nel bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 (per i soggetti con esercizio coincidente all’anno solare) e va annotata nell’inventario e nella nota integrativa. 

Come avvenuto anche in passato gli impatti derivanti da tale opportunità influiscono evidentemente anche negli indicatori di bilancio, base fondamentale per l’assegnazione del rating secondo i criteri di Basilea. 
Se nel complesso il miglioramento derivante dall’aumento del patrimonio (a costo “0”) genera un aumento della solidità aziendale, altri indicatori (di efficienza economica ad esempio) subiscono una variazione peggiorativa. 

È utile, pertanto, poter valutare anche a preventivo come potrà evolvere il rating secondo i criteri di Basilea al fine di poter correttamente rappresentare agli stakeholder (banche in primis) l’evoluzione aziendale anche negli esercizi futuri. 

L’occasione può presentarsi “ghiotta” anche per iniziare a pianificare l’andamento aziendale futuro, al netto delle diverse “sospensioni globali” avvenuta nel 2020...