Simest, proroga al 31 maggio 2022 apertura Fondo 394/PNRR

15 Dicembre 2021

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Servizio: Finanza agevolata

In Gazzetta Ufficiale n° 286 del 1° dicembre, è stata pubblicata la delibera del Comitato agevolazioni per l’amministrazione del Fondo 295/73 e del fondo 394/81, che ha stabilito che il termine per la presentazione delle domande di finanziamento agevolato a valere sulla “Sezione Prestiti” e relativo cofinanziamento a fondo perduto a valere sulla “Sezione Contributi” del Fondo 394/81 inizialmente fissato entro le ore 18 del giorno 3 dicembre 2021, è prorogato al 31 maggio 2022, salva eventuale chiusura per esaurimento delle risorse.

A ridosso della chiusura del portale per accedere al Fondo 394, è stata quindi deliberata la proroga che permetterà alle imprese di usufruire di ulteriori sei mesi per inoltrare la loro domanda di accesso al Fondo.

Come riportato sul sito di Simest vi è ancora ampia disponibilità di risorse: le PMI hanno a disposizione ancora 360 milioni di euro del miliardo e 200 milioni che il Recovery Plan aveva destinato al Fondo per l’internazionalizzazione delle imprese. Alla data del 1° dicembre 2021, le imprese che hanno presentato domanda per l’internazionalizzazione sono state 5.860, per un complessivo di risorse assegnate pari a 840 milioni di euro.

Le misure, nell’ambito del PNRR, per le quali è possibile presentare domanda fino al 30 maggio 2022 sono:

  • Transizione digitale ed ecologica delle PMI con vocazione internazionale
  • Partecipazione di PMI a fiere e mostre internazionali, anche in Italia, e missioni di sistema
  • Sviluppo del commercio elettronico delle PMI in Paesi esteri (e-commerce).

La proroga prevista dal Comitato Agevolazioni di Simest è collegata anche all’allungamento dei termini per il Temporary Framework, il regime di aiuti alle imprese che, a sua volta, è stato prorogato fino alla fine di giugno 2022.

Queste due proroghe non sono però l’unica novità riguardante Simest. Secondo quanto riportato da un articolo de Il Sole 24 Ore dello scorso 25 novembre, in un convegno organizzato da Confindustria Siracusa sarebbe emerso che:” i bandi Simest per le imprese che usciranno nel 2022 torneranno a finanziare sette tipologie di interventi”.

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Le sette linee Simest per le quali le imprese potranno presentare domanda sono:

  • patrimonializzazione: per il miglioramento o mantenimento di predeterminati livelli di solidità patrimoniale al fine di rafforzare le imprese esportatrici;
  • partecipazione a fiere internazionali, mostre e missioni di sistema: per promuovere la partecipazione delle imprese e del loro business a eventi internazionali; 
  • inserimento mercati esteri: per agevolare l'apertura di strutture commerciali permanenti all'estero;
  • Temporary Export manager: per supportare l'inserimento temporaneo di figure professionali specializzate in azienda;
  • E-Commerce: per lo sviluppo di soluzioni e-commerce attraverso l'utilizzo di un market place o di piattaforme informatiche sviluppate in proprio;
  • Studi di Fattibilità: per studi collegati sia a investimenti commerciali che produttivi;
  • Programmi di assistenza tecnica: per la formazione del personale nelle iniziative di investimento.

Nel 2022 vi sarà quindi un ritorno alle precedenti modalità operative, una volta terminati i fondi del PNRR, grazie alle risorse stanziate dall’art.12 del disegno di legge di Bilancio 2022, che ha prorogato al 2026 i finanziamenti a tasso agevolato e il contributo a fondo perduto dei bandi SIMEST.

Nello specifico le nuove disposizioni, inserite all’art. 11 dispongono che “Per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese italiane, sono disposti i seguenti interventi:

  • la dotazione del fondo rotativo (Fondo 394/1981) di cui all'articolo 2, primo comma, del decreto-legge 28 maggio 1981, n. 251, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 1981, n. 394, è incrementata 1,5 miliardi per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026;

  • la dotazione del fondo di cui all’articolo 72, comma 1, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, è incrementata di 150 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026, per le finalità di cui alla lettera d) del medesimo comma”.


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