45 milioni dal MiSE per il Fondo per IA, Blockchain e IoT

28 Luglio 2022

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Servizio: Finanza agevolata

"La sfida della competitività richiede, una costante capacità di innovare" afferma il ministro Giancarlo Giorgetti. Alla luce di questa premessa, il Governo, attraverso il MiSE, intende investire sulle imprese innovative introducendo il “Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things”.

Il MiSE ha pubblicato il Decreto Direttoriale 24 giugno 2022 che disciplina termini e modalità di presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti previsti dal “Fondo per lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale (AI), Blockchain e Internet of Things (IoT)”, introdotto dalla Legge di bilancio 2019.

Le risorse, che ammontano a un totale di 45 milioni di euro, sono riservate a progetti di durata compresa tra 24 e 30 mesi la cui realizzazione prevede spese e costi di entità compresa tra 500 mila e 2 milioni di euro.

Gli incentivi sono destinati a supportare progetti innovativi, concernenti lo sviluppo di nuove tecnologie ed applicazioni.

La data di avvio per la presentazione delle istanze è fissata al 21 settembre 2022, segue il precedente Decreto interministeriale del 6 dicembre 2021 con cui il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero delle Finanze, ha stabilito i criteri e le modalità di utilizzo delle risorse stanziate dal Fondo.

La misura è volta a supportare progetti innovativi in materia di IA, IoT e Blockchain per perseguire obiettivi di:

  • politica economica e industriale, connessi anche alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione tecnologica del Piano Transizione 4.0;
  • crescita della competitività e della produttività del sistema economico nazionale.

Il Fondo per lo sviluppo delle tecnologie ed applicazioni prevede una dotazione finanziaria iniziale pari a 45 milioni di euro, tali risorse verranno così ripartite:

  • 25 milioni di euro per progetti di sviluppo di AI;
  • 10 milioni di euro per progetti di sviluppo della tecnologia Blockchain;
  • 10 milioni di euro per progetti di sviluppo di IOT.

Inoltre, il 60% della dotazione finanziaria disponibile è riservato a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione proposti da PMI e reti di imprese, mentre un’ulteriore quota pari al 34% delle risorse è riservata a progetti da realizzare nelle Regioni del Mezzogiorno.

Possono beneficiare delle agevolazioni:

  • imprese soggette all’obbligo di registrazione al Registro delle Imprese, di cui all’art. 2195 del Codice Civile (numeri 1 e 3), incluse le imprese artigiane, di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443;
  • imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
  • imprese che esercitano le attività ausiliarie, di cui al numero 5 dell’art. 2195 del Codice Civile, in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
  • centri di ricerca

Tali soggetti possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro (fino a un massimo di 5 soggetti per gruppo). Infatti, è possibile utilizzare l’istituto del contratto di rete o anche altri contratti di collaborazione, compresi consorzi e accordi di partenariato

Al fine della concessione ed erogazione delle agevolazioni previste dal Fondo per progetti tecnologici innovativi sono considerati come strategici e prioritari i seguenti settori:

  • industria e manifatturiero;
  • sistema educativo;
  • agroalimentare;
  • salute;
  • ambiente ed infrastrutture;
  • cultura e turismo;
  • logistica e mobilità;
  • sicurezza e tecnologie dell’informazione;
  • aerospazio.

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In particolare, il Fondo può finanziare progetti che rientrano in una delle seguenti categorie:

  • ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale. I progetti afferenti a tali categorie devono prevedere una o più delle seguenti attività:
  • studio, progettazione, realizzazione e test di un prototipo in ambiente di laboratorio o in ambiente con interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e realizzazione di linee pilota ai fini della convalida delle tecnologie previste dal Fondo;
  • costruzione, dimostrazione e realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati;
  • innovazione dell’organizzazione e/o innovazione di processo.

I progetti afferenti a tali categorie devono prevedere una o più delle seguenti attività:

  • applicazione di nuovi metodi organizzativi in pratiche commerciali, organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne di un’impresa;
  • applicazione di un metodo di produzione o distribuzione nuovo o sensibilmente migliorato (inclusi cambiamenti significativi in tecniche, attrezzature o software).

I progetti presentati, per potere essere ammessi a beneficiare delle agevolazioni, devono rispondere ai seguenti requisiti:

  • essere presentati da una singola Impresa o Centro di ricerca, oppure da un gruppo di Imprese e/o Organismi di ricerca nel caso di progetti congiunti;
  • essere realizzati in una unità produttiva ubicata sul territorio nazionale;
  • prevedere spese e costi ammissibili dal valore compreso tra 500.000 euro e 2.000.000 di euro;
  • essere avviati dopo la presentazione della domanda di agevolazione e, comunque, entro 3 mesi dalla data del decreto di concessione;
  • avere una durata compresa tra 24 e 30 mesi, decorrenti dalla data di avvio;
  • nel caso di progetti congiunti, prevedere che ciascun proponente sostenga almeno il 10% dei costi ammissibili complessivi.

Gli incentivi previsti dalla misura prevedono l’ammissibilità dei seguenti costi e spese:

  • spese del personale, nel caso di progetti relativi ad attività di innovazione dell’organizzazione e dei processi, le spese del personale non dovranno superare il 60% dei costi totali;
  • costi per strumentazione ed attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto;
  • costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti (acquisiti o ottenuti in licenza), nonché costi per i servizi di consulenza ed equivalenti usati esclusivamente ai fini del progetto;
  • spese generali e altri costi di esercizio (es. costi di materiali, forniture e prodotti analoghi) direttamente imputabili al progetto.

Le agevolazioni sono concesse con le seguenti intensità massime di aiuto:

  • Attività di ricerca industriale:
  • 70% delle spese ammissibili per le micro e le piccole Imprese;
  • 60% delle spese ammissibili per le medie Imprese;
  • 50% delle spese ammissibili per GI e per gli Organismi di ricerca.
  • Attività di sviluppo sperimentale:
  • 45% delle spese ammissibili per le Imprese di micro e piccola dimensione;
  • 35% delle spese ammissibili per le Imprese di media dimensione;
  • 25% delle spese ammissibili per GI e per i Centri di ricerca.


  • Progetti di innovazione dei processi e innovazione dell’organizzazione:
  • 50% dei costi ammissibili per le PMI;
  • 15% per le GI e per gli Organismi di ricerca. Gli aiuti alle grandi imprese sono concedibili soltanto in caso di collaborazione effettiva con PMI nell’ambito del progetto finanziato e se le PMI coinvolte sostengono almeno il 30% del totale dei costi ammissibili.

La domanda per richiedere le agevolazioni deve essere presentata esclusivamente in via telematica utilizzando tramite la piattaforma web dedicata disponibile sul portale Infratel.

E’ possibile presentare domanda a partire dal 21 settembre 2022.

Per facilitare la predisposizione della domanda è stata inoltre prevista, dal 14 settembre, una fase di precompilazione che consentirà di avviare l’inserimento della documentazione sulla piattaforma online.

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