PNRR: 102 obiettivi da centrare nel 2022

25 Febbraio 2022


Prima di Natale il premier Mario Draghi, nella consueta conferenza stampa di fine anno ha fatto sapere che è stato messo un importante tassello sul fronte del PNRR, l'Italia ha raggiunto tutti i 51 obiettivi, tra riforme e investimenti, di cui 27 connessi all’attuazione di riforme e 24 di investimenti, che si era impegnata a completare entro fine anno.

Il nostro Paese ha di conseguenza inviato alla Comunità Europea la richiesta relativa al pagamento della prima rata pari a 24,1 miliardi di euro, di cui un prestito di 12,6 miliardi e un contributo finanziario di 11,5 miliardi.

Gli obiettivi del 2021 sono quindi stati raggiunti ma, come ha riferito il Premier:” questo è solo l’inizio di un lungo processo. C’è bisogno di un impegno quotidiano fino al 2026. Aver conseguito i 51 obiettivi previsti dal Piano è importante, ma non è il momento di adagiarsi per l’obiettivo raggiunto”.

La sfida per il 2022 è ancora più ambiziosa: 102 gli obiettivi da raggiungere, di cui 66 sono riforme da approvare e 36 gli investimenti, per assicurarsi seconda e terza rata dei fondi europei, in tutto 40 miliardi circa.

La maggior parte degli obiettivi in scadenza a giugno sono ambientali, in capo al ministero della Transizione ecologica (13). Ma sono coinvolti molti altri dicasteri: da quello della Sanità, che dovrà definire una nuova assistenza sanitaria, a quello della Cultura, incaricato di rendere attrattivi borghi, parchi e giardini. Nello specifico:

Transizione ecologica Il Mite è al lavoro sulla strategia per l’economia circolare, sulla riforma che definirà il programma nazionale per la gestione dei rifiuti e sulle misure per garantire la piena capacità dei servizi idrici integrati e quelle per promuovere la competitività dell’idrogeno. Inoltre, dovrà semplificare le procedure per gli interventi di efficienza energetica degli edifici e l’attuazione di quelli contro il dissesto idrogeologico. Si occuperà anche della «rinaturazione dell’area del Po», per riqualificare l’ecosistema fluviale.

Salute Entro giugno dovrà entrare in vigore il decreto ministeriale che prevede la riforma dell’organizzazione dell’assistenza sanitaria. Bisogna poi approvare il contratto per l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero, quello per sviluppare la telemedicina e un altro per rafforzare l’assistenza sanitaria intermedia e le sue strutture.

Istruzione Il ministero dovrà mettere a punto la riforma del reclutamento dei docenti e implementare quella della carriera degli insegnanti. Dovrà inoltre adottare il piano Scuola 4.0 per portare la transizione digitale nelle scuole. Per quanto riguarda l’Università, bisognerà invece lavorare ai decreti che semplificheranno ricerca e sviluppo.

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Cultura Sono 5 gli obiettivi per il dicastero guidato da Dario Franceschini, che dovrà assegnare 3 miliardi di euro. Dall’efficientamento energetico di cinema, teatri e musei (per i quali ci sono 300 milioni di euro), al rilancio dei borghi storici abbandonati (un miliardo di euro), dall’architettura rurale da restaurare (con 600 milioni di euro), alla cura di parchi e giardini (con 190 milioni di euro), fino alla messa in sicurezza sismica e ricovero delle opere d’arte sfollate (800 milioni di euro).

Transizione digitale Fondamentale l’obiettivo del ministro dell’Innovazione e della Transizione digitale, Vittorio Colao: aggiudicare tutte le gare per la banda ultra larga (per un valore complessivo di 6,7 miliardi di euro). Sono 5 i bandi da lanciare: quelli per “Italia1Giga”, scuola e sanità digitale sono già in corso, quello per le isole minori uscirà nelle prossime settimane così come il bando per il 5G.

Sviluppo economico Il Mise dovrà impegnarsi su 6 obiettivi. Si tratta principalmente di assegnare risorse: 750 milioni di euro per sostenere progetti per le filiere industriali strategiche (come alimentare, design, moda, automotive). Un miliardo per il fotovoltaico, l’eolico e le batterie. Poi 250 milioni per start-up e venture capital attivi nella transizione ecologica e altri 300 dedicati solo a start up innovative. Infine, 1,5 miliardi andranno ai grandi progetti di comune interesse europeo (Ipcei).

Lavoro Entro giugno si aspetta l’entrata in vigore di un decreto che aiuterà a combattere lo sfruttamento dei lavoratori in agricoltura, anche mappando gli insediamenti abusivi. Spetterà invece al ministero dell’Interno aggiudicare gli appalti pubblici per progetti di rigenerazione urbana e ridurre situazioni di emarginazione sociale.

Tesoro e Pa Spending review e contrasto all’evasione fiscale sono gli obiettivi del ministero dell’Economia. Quello della Pubblica amministrazione dovrà invece assicurare l’entrata in vigore della legislazione attuativa per la riforma del pubblico impiego.

Ma per capire l’avanzamento delle misure del PNRR andiamo nello specifico a vedere quali investimenti e riforme, potenzialmente interessanti per le imprese, sono stati realizzati ad oggi:

  • Ministero dello Sviluppo Economico- M1C2-28 Investimento 5.2: Competitività e resilienza delle filiere produttive
    È pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 36 del 12 febbraio il decreto del ministero dello Sviluppo economico 13 gennaio 2022 “Attuazione dell'Investimento 5.2 «Competitività e resilienza delle filiere produttive» del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).L’intervento è volto a fornire un supporto finanziario agli investimenti (sia contributi, sia prestiti agevolati) attraverso lo strumento dei Contratti di Sviluppo, operativo dal 2012. Questo strumento mira a finanziare investimenti strategici, innovativi e progetti di filiera, con particolare attenzione alle regioni del Mezzogiorno.

L’intervento destina 750 milioni al finanziamento dei contratti di sviluppo, principale strumento agevolativo degli investimenti industriali.

Il decreto ministeriale individua obiettivi, modalità di attuazione e caratteristiche dei programmi di sviluppo potenzialmente ammissibili per le seguenti filiere: alimentare, design, moda e arredo, automotive, microelettronica e semiconduttori, metallo ed elettromeccanica, chimico/farmaceutico. Con l’entrata in vigore dell’atto la milestone è stata formalmente conseguita.

  • Ministero per la Transizione Ecologica- Missione M2-C2 - Investimento 3.5: “Ricerca e sviluppo sull'idrogeno”

Il Ministro della Transizione Ecologica, in data 23 dicembre 2021, ha emanato un Decreto Ministeriale al fine di dare attuazione all’investimento 3.5 “Ricerca e sviluppo sull'idrogeno”, previsto nell’ambito della Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” del PNRR, prevedendo:

  1. la stipula di un Accordo di programma con ENEA affinché svolga nelle annualità 2022-2025 le attività di ricerca dettagliate nel “Piano Operativo di Ricerca” (POR) che verrà predisposto da ENEA per un contributo massimo pari a 110 milioni di euro;
  2. la pubblicazione di successivi bandi di gara come dettagliato nel decreto.

 Il traguardo è fissato per il 30.06.2022 con l’entrata in vigore di incentivi fiscali

  • Ministero per lo Sviluppo Economico- Missione M5 C1- Investimento 1.2:” creazione di imprese femminili”

​​​​Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 26/2022, il decreto interministeriale che disciplina gli incentivi del PNRR nell’ambito della misura “Creazione di imprese femminili”. Con un successivo provvedimento saranno anche indicati i termini e le modalità di presentazione delle domande. Le agevolazioni saranno comunque concesse con una procedura valutativa a sportello.

Il decreto incrementa di 160 milioni di euro la dotazione già prevista per il nuovo Fondo Impresa femminile e rafforza altre misure strategiche, come Nuove Imprese a Tasso zero (creazione di piccole e medie imprese e auto imprenditoria) e Smart&Start (supporto per Startup e PMI innovative).

In tutto, si tratta di 400 milioni di euro destinati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza all’imprenditoria femminile, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. L’obiettivo è di sostenere almeno 2.400 imprese femminili, agevolando la realizzazione di progetti imprenditoriali innovativi e l’avvio di startup attraverso mentoring, assistenza e misure di conciliazione vita-lavoro.

Viste le cospicue risorse messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, possiamo dire che anche il 2022 sarà un anno ricco di opportunità per le imprese che, muovendosi per tempo, potranno sfruttare queste risorse per accelerare i propri investimenti e rafforzare la propria competitività o ripensare al proprio business per poter intercettare le direttrici della ripresa delineate a livello comunitario.

Per cogliere appieno tali opportunità è indispensabile programmare e mappare gli investimenti ed attraverso una costante attività di monitoraggio, incrociare le linee d’intervento del PNRR con il proprio piano investimenti in modo da provare a sincronizzare la realizzazione dei singoli progetti in funzione dello stato d’avanzamento delle specifiche componenti del piano nazionale.

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