Pianificare gli investimenti nell’era del PNRR

21 Ottobre 2021


Ormai da parecchi mesi è senza dubbio l’acronimo più di tendenza su tutti i canali d’informazione: PNRR, ovvero, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ovvero il piano strategico elaborato dal Governo italiano, nel più ampio quadro della strategia comunitaria messa a punto allo scopo di attenuare l'impatto a livello sociale ed economico della pandemia da coronavirus e di rendere le economie dell'UE più sostenibili, resilienti e meglio preparate per le sfide poste dalle transizioni verde e digitale.

Tutte le settimane i principali notiziari discutono di questo tema e riportano comunicazioni riguardanti i progressi e le varie misure finanziate dal Piano.

Lo scorso 13 agosto la Commissione Europea ha autorizzato l’erogazione di un prefinanziamento dei fondi destinati all’Italia nell’ambito del Next generation Eu (Ngeu). Si tratta di una cifra pari a 24,9 miliardi di euro. Circa il 13% dell’importo totale delle risorse assegnate al nostro paese.

L’erogazione delle tranche di fondi successive da parte di Bruxelles sarà subordinata alla realizzazione degli investimenti e delle riforme previsti dal PNRR.

Ma qual è attualmente lo stato dell’arte? Nel corso del Consiglio dei Ministri tenutosi lo scorso 23 settembre il ministro dell’economia Daniele Franco e il sottosegretario alla presidenza del consiglio Roberto Garofoli hanno presentato una prima relazione sullo stato di attuazione del Piano. Il documento presenta un monitoraggio di tutte le misure contenute nel piano che prevedono il raggiungimento di traguardi o obiettivi entro il 31 dicembre.

L’allegato finale elenca 52 misure di questo tipo suddivise tra riforme (27) e investimenti (25). Alla data del 22 settembre complessivamente le misure già realizzate erano 13 mentre per le altre l’iter risultava ancora in fase di esecuzione.

A circa 3 mesi dalla fine dell’anno appena un quarto degli obiettivi fissati per il 2021 è stato dunque conseguito.

Ma per capire l’avanzamento delle misure del PNRR andiamo nello specifico a vedere quali investimenti e riforme, potenzialmente interessanti per le imprese, sono stati realizzati ad oggi:

  • Ministero dello Sviluppo Economico - Mise - Investimento 2.1 IPCEI

Varo dell'invito a manifestare interesse per l'identificazione dei progetti nazionali, compresi i progetti IPCEI microelettronica.

A partire dal 12 luglio è diventato operativo con Decreto firmato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze il Fondo a sostegno della realizzazione degli Importanti Progetti di Comune Interesse Europeo (di seguito il Fondo Ipcei) che rientrano tra le catene del valore strategiche individuate dalla Commissione europea sulla base della loro capacità di generare innovazione tecnologica, migliorare i prodotti e i processi di produzione, nonché favorire una crescita economica sostenibile.


  • Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (MAECI) - Investimento 5.1: Rifinanziamento e ridefinizione del Fondo 394/81 gestito da SIMEST- Entrata in vigore del rifinanziamento del Fondo 394/81 e adozione della politica di investimento.

L’attuazione del PNRR ha ridefinito gli interventi Simest- Legge 394/81 con importanti novità: (continua...)

Compila la form per ricevere la news completa

Contattaci per maggiori informazioni