Voucher digitalizzazione: 100 milioni per le PMI


Con delibera del Comitato interministeriale per la programmazione economica dello scorso 10 Luglio è stata completata la copertura finanziaria relativa ai Voucher digitalizzazione. La misura è stata introdotta con l’art. 6 del DL 23 Dicembre 2013, n.145, convertito in legge e pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 43 del 21.02.2014. La dotazione finanziaria prevista a copertura della misura è pari a 100 milioni di euro. Il 5% delle risorse complessivamente disponibili è destinato alla concessione del Voucher a favore delle imprese che hanno conseguito il rating di legalità.

Lo strumento mira a favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l’ammodernamento tecnologico delle micro, piccole e medie imprese.

Possono presentare domanda le PMI indipendentemente dalla forma giuridica o dal regime contabile adottato, che abbiano sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e che siano iscritte al Registro delle Imprese della CCIAA.
Le imprese non devono essere sottoposte a procedura concorsuale e non devono trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o altra situazione equivalente.

Saranno agevolati gli investimenti in acquisto di software, hardware o servizi che consentano:

  1. il miglioramento dell’efficienza aziendale, con particolare riferimento alla digitalizzazione dei processi aziendali;
  2. la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità quali il telelavoro;
  3. lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, inclusi software specifici per la gestione delle transazioni on-line e per i sistemi di sicurezza della connessione di rete;
  4. la connettività a banda larga e ultralarga (sono incluse, purché legate alle attività precedenti, le spese di attivazione del servizio sostenute una tantum, con esclusivo riferimento ai costi di realizzazione delle opere infrastrutturali e tecniche, quali lavori di fornitura, posa attestazione, collaudo di cavi, e ai costi di dotazione e installazione degli apparecchi necessari alla connettività a banda larga e ultralarga);
  5. il collegamento alla rete internet mediante tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole, purché le spese siano legate alle attività a), b) e c);
  6. la formazione qualificata del personale nel campo ICT, quali spese per la partecipazione a corsi e per l’acquisizione dei servizi di formazione qualificata purché attinenti fabbisogni formativi strettamente correlati agli ambiti di attività a), b), c) e d).

I servizi e le soluzioni informatiche di cui sopra devono essere acquisiti successivamente all’assegnazione del Voucher.

L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto erogato sotto forma di voucher pari al 50% delle spese ammissibili, con un importo massimo di euro 10.000.

I voucher saranno erogati in regime de minimis e le imprese dovranno dichiarare che l’importo del voucher richiesto non determina il superamento del massimale de minimis di loro spettanza, considerando gli altri aiuti ricevuti dall’impresa e dalle sue collegate.

E’ inoltre richiesto che le imprese non abbiano ricevuto altri contributi pubblici per le medesime spese.
Un successivo decreto definirà la data di invio delle domande telematiche, il contenuto delle istanze, la distribuzione delle risorse finanziarie per Regione.
Nel caso in cui l'importo complessivo dei voucher concedibili sia superiore all'ammontare delle risorse disponibili, il Ministero effettuerà il riparto dei fondi in misura proporzionale.


Newsletter inviata il giorno 29/09/2017


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