Emilia Romagna: contributi per la promozione dell’export, l’internazionalizzazione intelligente e la penetrazione di mercati esteri


La Regione Emilia-Romagna punta decisa sulla promozione dell’export. Sono infatti due le misure che sono state pensate per favorire le imprese situate nella Regione a questo scopo.


Con la prima la Regione Emilia Romagna ha stretto un accordo con Unioncamere per la realizzazione del progetto “Promozione export e internazionalizzazione intelligente”. Il sistema camerale erogherà contributi alle imprese non esportatrici, o non esportatrici abituali, per creare o rafforzare le capacità necessarie a proporsi sui mercati esteri. L’aiuto, proposto per la seconda annualità, conta su risorse per 1,038 milioni di €.

Beneficiari sono le imprese manifatturiere (sez. ATECO C da 10 a 33) di micro, piccola e media dimensione (MPMI), con fatturato minimo di 500.000 € all’ultimo bilancio disponibile, con sede legale e/o operativa in ER che:

  • Non esportano, ossia nel biennio 2015-16 non hanno venduto direttamente all’estero;
  • Non esportano abitualmente, ossia nel biennio 2015-16 hanno realizzato meno del 10% del fatturato complessivo all’estero.

Sono finanziabili investimenti per la promozione su mercati esteri e per accrescere le competenze manageriali per l’internazionalizzazione dell’impresa. L’impresa deve presentare un solo progetto mirante a massimo due mercati stranieri attraverso un servizio di consulenza esterna.

Elemento obbligatorio del progetto è l’analisi della capacità e potenzialità dell’impresa per affrontare il percorso verso l’export. Tale analisi, svolta da un consulente accreditato dal MISE per l’internazionalizzazione delle imprese, e/o degli appositi servizi camerali, può riguardare la situazione di partenza in termini di struttura, gamma prodotti, risorse umane, la realizzazione di uno studio di mercato sull’obiettivo, la redazione di un business plan, la valutazione dei punti di forza e debolezza e attività similari.

Il progetto dovrà poi contemplare almeno due delle seguenti attività collegate tra loro:

  1. potenziamento degli strumenti promozionali e di marketing in lingua straniera;
  2. protezione del marchio dell’impresa nei mercati obiettivo;
  3. ottenimento delle certificazioni di prodotto necessarie nei mercati obiettivo;
  4. assunzione di un T.E.M. Temporary Export Manager e/o T.M.M. Temporary Marketing Manager per un minimo di quattro mesi;
  5. partecipazione a massimo due fiere certificate “internazionali” in qualità di espositori nei mercati obiettivo e/o in Italia;
  6. realizzazione di un proprio evento promozionale all’estero, con finalità commerciale, in uno dei mercati obiettivo;
  7. partecipazione ad incontri b2b con operatori esteri organizzati in Italia.

L’elenco delle spese ammissibili relative a dette attività è visionabile nel bando.

Il contributo è a fondo perduto al 50% delle spese ammissibili a titolo de minimis, e va da un minimo di 3.000 € ad un massimo di 15.000 €, per investimenti rispettivamente di 6.000 e 30.000 €. L’aiuto è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche. Sono escluse dall’aiuto le imprese che hanno beneficiato del bando nella 1° annualità, e i consorzi.

La procedura di valutazione dei progetti premierà le reali potenzialità di internazionalizzazione e la qualità economico-finanziaria, secondo un’apposita griglia di valutazione. Punteggi ulteriori sono ottenibili inserendo nel progetto percorsi formativi sull’internazionalizzazione e attività ulteriori rispetto al minimo previsto, tra quelle ammesse.

A partire dalle 14.00 del 31/5/2018 e fino alle 16.00 del 2/7/2018 le domande devono essere presentate per via telematica allo sportello virtuale di Unioncamere Emilia Romagna.

Le domande saranno finanziate fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

I progetti avranno inizio dalla data di presentazione della domanda e dovranno terminare entro il 30/3/2019.



In secondo luogo, invece, la Regione Emilia-Romagna ha approvato il bando per progetti di promozione dell'export per imprese non esportatrici, emanato in attuazione dell'azione 3.4.1 del POR FESR 2014-2020 con risorse pari ad € 9.900.000.

Possono fare domanda le micro, piccole e medie imprese le imprese aventi sede legale o unità operativa in Regione Emilia-Romagna, appartenenti ai settori di attività economica ammissibili ai sensi del bando e desumibili dai dati di iscrizione presso la competente Camera di commercio (si considereranno sia i codici primari che i codici secondari di attività). I settori di attività ammessi e quelli esclusi dal contributo regionale sono indicati nell'appendice 1 dello stesso bando. Ogni impresa può presentare una sola domanda di contributo.

In particolare, in coerenza con la disciplina comunitaria in materia di Aiuti di Stato a PMI per servizi di consulenza e per la partecipazione alle fiere, sono finanziabili progetti che prevedono le seguenti attività:

  • Partecipazione come espositori ad almeno 3 fiere esclusivamente all'estero con qualifica internazionale o nazionale. L'impresa può prevedere, in sostituzione della partecipazione a una fiera, l'adesione ad un evento promozionale all'estero, come per esempio: forum, degustazioni, sfilate, esposizioni in show room.
  • Servizi di consulenza prestati da consulenti esterni: cioè servizi prestati da consulenti (non dipendenti dall'impresa o non soci o amministratori della medesima impresa o di società ad essa collegate o associate) finalizzati a:
    • ottenere certificazioni per l'export (certificazioni di prodotto o aziendali necessarie all'esportazione sui mercati internazionali indicati dal progetto), od ottenere la registrazione dei propri marchi sui mercati internazionali indicati dal progetto;
    • ricercare potenziali clienti o distributori e assistere l'impresa nella realizzazione di incontri d'affari contestualmente alle partecipazioni fieristiche.

Il costo del progetto dovrà essere di minimo € 20.000,00. Eventuali riduzioni risultanti a seguito dell'esclusione di voci di spesa valutate come inammissibili dalla Regione, che portano il costo del progetto al di sotto di euro 20.000,00, rendono il progetto inammissibile.

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto nella misura massima del 30% delle spese ammissibili.

Il contributo regionale non potrà comunque superare il valore di € 30.000,00. Per le reti di impresa, il contributo massimo concedibile è calcolato nella misura di € 30.000,00 per ogni impresa della Rete, fino a un massimo di € 120.000,00 per progetto. Sono ammissibili solo le spese necessarie per la realizzazione del progetto sostenute successivamente alla presentazione delle domande e interamente quietanziate entro la data di presentazione della rendicontazione di progetto, fissata al 1° Aprile 2019.

La selezione delle proposte avverrà attraverso una procedura di tipo valutativo a graduatoria: le domande ritenute ammissibili sotto il profilo formale saranno sottoposte alla valutazione di merito in base ai criteri di selezione e priorità dettagliati nel bando e all'attribuzione di punteggi in base alla qualità ed efficacia del progetto stesso.

Per i progetti di entrambe le tipologie il contributo regionale sarà erogato in una unica soluzione a saldo, a fronte della rendicontazione delle spese sostenute per la realizzazione del progetto.

I progetti avranno inizio a partire dalla data di presentazione della domanda e dovranno essere conclusi entro il 31/12/2018.

La domanda di contributo dovrà essere compilata ed inviata a partire dalle ore 12.00 del 20 Giugno 2018 e fino alle ore 16.00 del 27 Luglio 2018 esclusivamente per via telematica, tramite una specifica applicazione web, le cui modalità di accesso e di utilizzo saranno rese disponibili sul portale regionale SFINGE2020. Non saranno ammesse le domande presentate con altre modalità. La domanda dovrà essere firmata digitalmente, pena la non ammissibilità della stessa.




Newsletter inviata il giorno 07/06/2018


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