Industria 4.0: delineato il prossimo quadro agevolativo


Le proposte governative per il pacchetto crescita della prossima manovra sono ormai delineate. Come riportato da Il Sole 24 Ore del 12 Ottobre, è emerso un quadro quasi definitivo sulle misure che saranno schierate in campo dal disegno di legge Bilancio:


SUPERAMMORTAMENTO

Il superammortamento è la prima versione del bonus ammortamenti destinata alla generalità dei beni materiali strumentali nuovi (salvo i fabbricati e le costruzioni, i beni con coefficiente di ammortamento inferiore al 6,5% ed alcune ulteriori esclusioni marginali).

Attualmente si configura quale supervalutazione del 40% degli investimenti, che porta a 140% il valore della deduzione, riducendo la base imponibile su cui vengono calcolate le imposte. Nella versione vigente gli investimenti possono essere realizzati a decorrere dal 15 Ottobre 2015 e sino al 31 Dicembre 2017 o 30 Giugno 2018 a condizione che entro la data del 31 Dicembre 2017 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

I piani governativi ipotizzano una proroga al 2018 ma quasi sicuramente con un’aliquota inferiore: dal 140% si passerà al 130%. Anche il novero dei beni agevolabili si restringerà con l’esclusione dei veicoli, per i quali già la Legge di Bilancio 2017 aveva salvato quelli «esclusivamente utilizzati come beni strumentali nell’attività di impresa».

Nelle intenzioni governative dovrebbe mantenersi invece l’aliquota del 140% anche per il 2018 sui beni immateriali. La Legge di Bilancio 2017 ha infatti esteso la maggiorazione del 140% anche ai beni strumentali immateriali nuovi ricompresi nell’Allegato B, a titolo di premialità aggiuntiva per i soggetti che beneficiano dell’iperammortamento.


IPERAMMORTAMENTO

L’iperammortamento 250% consiste in una maggiorazione del 150% del costo di taluni beni digitali o ad alto valore tecnologico compresi nell’Allegato A alla Legge di Bilancio 2017, ai fini della determinazione degli ammortamenti e dei canoni di leasing deducibili dalle imposte sui redditi.

E’ allo studio una proroga che includerà gli acquisti effettuati fino al 31 Dicembre 2018, con la possibilità di giungere al 30 Settembre 2019 per la successiva consegna/collaudo a condizione che si sia provveduto al pagamento di un acconto almeno pari al 20% della spesa entro la data del 31 Dicembre 2018. Questa estensione fino a Settembre 2019 dovrebbe essere limitata all’iperammortamento, essendo invece preclusa al superammortamento, in virtù del fatto che nel caso dei beni ad alto contenuto tecnologico i tempi di produzione possono essere sensibilmente più lunghi.

Nella versione attualmente vigente, invece, gli investimenti possono essere realizzati a decorrere dall’1 Gennaio 2017 e sino al 31 Dicembre 2017 o 30 Settembre 2018 a condizione che entro la data del 31 Dicembre 2017 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.


LAVORO 4.0

La proposta dello Sviluppo economico di introdurre un bonus fiscale per la formazione ha un budget di almeno 400 milioni articolati su tre annualità. Si tratta di un credito d'imposta da utilizzare in compensazione nella misura del 50% delle spese relative al solo costo aziendale del personale occupato nella formazione, con un tetto annuo complessivo che oscilla tra i 500.000 euro e 1 milione di euro. Per il credito d’imposta sulle spese di formazione 4.0 sussiste una corsia preferenziale per le attività formative collegate a doppio filo agli investimenti effettuati dalle imprese in nuovi macchinari e nuove tecnologie agevolati con il super e l’iper ammortamento. Il beneficio fiscale sarebbe collegato ad accordi sindacali di secondo livello.


SABATINI TECNOLOGICA

Si mira a rifinanziare anche la Nuova Sabatini “tecnologica” che agevola i finanziamenti in macchinari (con riserva del 30% agli investimenti “industry 4.0”): la proposta dello Sviluppo è di 55 milioni per il 2018, 110 milioni annui fino al 2022 e di nuovo 55 milioni per il 2023.



Newsletter inviata il giorno 12/10/2017


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