Lombardia: riapprovato il bando Storevolution per contributi per l’innovazione delle micro, piccole e medie imprese commerciali

La Regione Lombardia ha approvato per la seconda volta il testo aggiornato del bando «Storevolution» per la concessione di contributi per investimenti finalizzati all’innovazione delle micro, piccole e medie imprese commerciali in sostituzione dell’allegato 1 al Decreto 27 Giugno 2018, n. 9379.
La seconda nuova edizione del bando si è reso necessaria per aggiornare il punto B.3 Spese ammissibili e soglie minime di ammissibilità, che nella versione aggiornata riporta le spese per l'acquisto di software tra le spese in conto capitale (precedentemente erano indicate tra le spese in corrente). La prima volta erano state specificate quali fossero le attività classificate negli ATECO 2007 G47 rientranti nell’ambito del commercio al dettaglio in sede fissa al fine di identificare con maggiore chiarezza i soggetti beneficiari.

Sono stati messi a disposizione 9,5 milioni di euro per ammodernare i punti vendita nell’ottica di:

  1. essere al passo con la rivoluzione digitale e i cambiamenti che sta generando nei comportamenti d’acquisto;
  2. riposizionare strutturalmente il modo di fare negozio.

L’aiuto è rivolto alle MPMI commerciali al dettaglio in sede fissa, singole o aggregate (min. 6 imprese la cui aggregazione sia stata già dichiarata alla presentazione della domanda, anche se non ancora formalizzata), con un punto vendita in Lombardia, iscritte al Registro Imprese delle CCIAA lombarde ed esercenti attività di cui al codice ATECO G47 compresi tutti i sottodigit, con eccezione dei sexy shop.

Sono agevolabili gli interventi in tecnologie digitali con i seguenti obiettivi:

  • Organizzazione del back-end;
  • Sviluppo di servizi di front-end e customer experience;
  • Omnicanalità con integrazione con la dimensione del retail online.

Le spese ammissibili per realizzare il progetto proposto, non inferiori a 10.000 € per le singole imprese e a 20.000 € per le aggregazioni, consistono in:

  • Acquisto di arredi (solo nel caso di ristrutturazioni totali del punto vendita al fine di riposizionarlo e nel limite massimo del 30%);
  • Opere edili-murarie e impiantistiche (nel caso di ristrutturazioni totali del punto vendita), ivi incluse le opere per l’abbattimento di barriere architettoniche aggiuntive e di ulteriore miglioramento rispetto agli obblighi di legge;
  • Acquisto di macchinari, attrezzature e hardware finalizzati agli investimenti ammissibili;
  • Acquisto di software (anche in conto capitale), licenze software e spese per canoni e utenze relativi a servizi finalizzati agli investimenti ammissibili;
  • Acquisto di servizi e consulenze specificatamente finalizzate agli investimenti ammissibili nel limite del 20% delle spese di cui alle lettere b, c, d;
  • Acquisto di servizi di formazione specificamente necessari alla realizzazione del progetto e finalizzati agli investimenti ammissibili nel limite del 20% delle spese di cui ai precedenti punti sui macchinari, attrezzature e hardware finalizzati agli investimenti ammissibili e sui software, licenze software e spese per canoni e utenze.

Gli investimenti dovranno essere realizzati entro 15 mesi dalla pubblicazione della concessione sul BURL. La somma delle spese di cui ai punti a) e b) non può superare il 50% del costo totale del progetto ammesso. Le spese correnti (d, e, f) possono essere riconosciute nel limite massimo complessivo del 50% del costo totale del progetto per le imprese in forma singola e del 40% per le aggregazioni. Non sono ammissibili progetti che presentino solo spese correnti (d, e, f).

L’aiuto, concesso in regime de minimis, consiste in un contributo a fondo perduto per un massimo di 20.000 €, pari al 50% delle spese ammissibili, per le imprese singole e di 60.000 €, pari al 60% per le aggregazioni. Ciascuna impresa può chiedere un solo contributo per un singolo punto vendita sito in Lombardia.

Regole particolari valgono per le imprese in franchisee e per quelle che detengono apparecchi per il gioco d’azzardo, che dovranno impegnarsi a rimuovere per accedere all’aiuto.

La domanda dovrà essere inviata tra il 10 Settembre e l’8 Ottobre 2018 in forma telematica sull’apposito sistema informativo regionale.

La concessione avviene tramite procedura valutativa a sportello. alle proposte sarà attribuito un punteggio relativo alla qualità progettuale, all’impatto e sostenibilità, all’addizionalità finanziaria rispetto ai minimi previsti e ad alcuni elementi premianti per le aggregazioni d’impresa. L’erogazione in unica tranche avverrà dopo la rendicontazione delle spese, che dovranno essere riferibili ad una data successiva la pubblicazione dell’avviso sul BURL e precedente lo scadere dei 15 mesi a partire dalla data di pubblicazione sullo stesso della concessione.



Newsletter inviata il giorno 06/09/2018


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