Il Patent Box mette il turbo: definizione della pratica a stretto giro


Buone nuove per le aziende che effettuano attività di R&S interessate al Patent Box, ossia il regime di tassazione agevolata per redditi derivati dai cd intangibili, quali i brevetti industriali, i disegni e modelli, i software protetti da copyright, il know-how aziendale, i marchi, pari al 30% nel 2015, 40% nel 2016 e 50% dal 2017.

Per l’accesso all’agevolazione, i titolari di reddito d’impresa che utilizzano direttamente i beni intangibili devono attivare una procedura di accordo preventivo con l’amministrazione finanziaria per definire in contraddittorio i metodi ed i criteri di determinazione del reddito agevolabile (ruling obbligatorio). In caso di utilizzo indiretto o in caso di realizzo di plusvalenze è prevista la facoltà di attivare la procedura qualora le operazioni siano effettuate con società del gruppo (ruling facoltativo).

Secondo quanto è emerso a margine del convegno organizzato il 10 Maggio a Milano da Ey, gli uffici dell'Agenzia delle Entrate recapiteranno ai 4500 contribuenti che, per avvalersi dell’agevolazione già sul 2015, hanno presentato istanza di ruling entro il 31 Dicembre 2015 (con conseguente integrazione entro il 30 Maggio), una comunicazione entro il 30 Giugno 2016 con il rigetto o l'ammissibilità della domanda.

In caso di esito positivo, seguirà a stretto giro l'esame contenutistico dell'istanza, che il provvedimento 67014 del 6 Maggio dell’Agenzia delle Entrate ha affidato alle Direzioni regionali e Direzioni provinciali di Trento e Bolzano in cui il contribuente, alla data di presentazione dell’istanza ha, il domicilio fiscale, per le imprese con volume d’affari o ricavi inferiori a 300 milioni. Il dato da considerare dovrà essere il maggiore tra volume d’affari o ricavi. Per le imprese che superano tali valori la competenza rimarrà della Direzione centrale Accertamento. In futuro sarà pertanto necessario individuare nei termini descritti la Direzione delle Entrate competente a cui inviare istanze ed integrazioni. Le istanze già presentate saranno trasmesse a cura della Direzione centrale alle Direzioni regionali, che saranno responsabili del successivo contraddittorio ed emissione dei relativi atti.

Le Direzioni regionali si troveranno a gestire il 94% delle istanze 2015 (4.211 istanze su 4.498). Alla Direzione centrale rimangono 287 istanze (6% del totale). Considerando che 250 risorse dell’Agenzia delle Entrate sono state appena formate sul tema, il rapporto pratiche – risorse umane si attesta a circa 20 istanze di ruling ciascuno. Questa nuova distribuzione delle competenze assicura una più rapida ed efficiente gestione dei ruling e, in ultima istanza, una più celere definizione della pratica.



Newsletter inviata il giorno 19/05/2016


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