APPROVATO IL NUOVO CREDITO D'IMPOSTA SU SPESE IN RICERCA E SVILUPPO
PER IL TRIENNIO 2014/2016



Il testo approvato nella giornata di venerdì 13 dicembre dal Consiglio dei Ministri prevede un credito d'imposta pari al 50% delle spese incrementali in ricerca e sviluppo sostenute negli anni 2014-2016, con agevolazione massima di 2,5 milioni di euro per impresa ed un budget totale pari a 200 milioni di euro annui, a valere sulla prossima programmazione dei fondi comunitari 2014-2020.

Il credito è riconosciuto a tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale o dal settore economico in cui operano, nella misura del 50% degli incrementi annuali di spesa nelle attività di ricerca e sviluppo, a condizione che siano sostenute spese per attività di ricerca e sviluppo almeno pari a € 50.000 in ciascuno dei predetti periodi d'imposta.

Sono ammissibili le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Ai fini della determinazione del credito si sommano le spese relative a:

  • Personale impiegato nell'attività di R&S;
  • Quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l'attività di R&S e con costo unitario non inferiore a 2.000 €;
  • Costi della ricerca svolta in collaborazione con Università e organismi di ricerca, ricerca contrattuale, competenze tecniche e brevetti, sia acquisiti che ottenuti in licenza da fonti esterne.

Il credito d'imposta deve essere indicato nella relativa dichiarazione dei redditi, non concorre alla formazione del reddito né della base imponibile Irap ed è utilizzabile esclusivamente in compensazione con F24.

Il plafond a copertura dell'intervento è di 200 milioni di euro annui. Per accedere ai fondi le aziende dovranno presentare un'istanza telematica le cui modalità saranno definite con successivo decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico, di concerto col Ministero dell'economia e delle finanze, da emanarsi entro 60 giorni dall'entrata in vigore de decreto 13 dicembre 2013.

La procedura telematica prevede una verifica ex ante sulla conformità delle spese di ricerca e sviluppo che le imprese sostengono ed una ex post sulla effettiva entità delle spese sostenute. Qualora le spese effettivamente sostenute siano inferiori di oltre il 20% rispetto a quelle dichiarate, la misura dell'agevolazione sarà ridotta dal 50 per cento al 40 per cento, sempre che permanga l'incremento di spesa rispetto all'esercizio precedente.

I controlli avverranno sulla base di apposita documentazione contabile, che dovrà essere certificata dal soggetto incaricato della revisione legale o dal collegio sindacale o da un professionista iscritto nel registro della revisione legale. Tale certificazione va allegata al bilancio. Le spese sostenute dall'impresa per l'attività di certificazione legale sono ammissibili entro il limite massimo di 5.000 euro.


Newsletter inviata il 19/12/2013


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