Start up innovativa: uno status che premia


E' il 2012 quando il concetto di startup innovativa viene introdotto nella normativa italiana. Lungi dall’essere statica, la policy sulle startup innovative è stata interessata nell’ultimo quadriennio da diversi interventi di potenziamento: provvedimenti quali il “Decreto Lavoro”, l’“Investment Compact”, e la Legge di Bilancio 2017, hanno affinato e ampliato l’offerta di strumenti agevolativi previsti dal “Decreto Crescita 2.0”.

Da allora, il panorama delle startup italiane è cresciuto. Ad oggi il database ufficiale delle Camere di Commercio che raccoglie le startup e le PMI innovative italiane segnala 7082 Start up Innovative.
A fine 2016 il numero di neoimprese innovative iscritte alla sezione speciale del Registro delle Imprese ha raggiunto quota 6.745.

Le startup innovative sono società di capitale, costituite anche in forma cooperativa, che sono in possesso dei seguenti requisiti:

  • sono costituite da meno di 5 anni;
  • hanno sede principale in Italia, o in altro Paese membro dell’Unione Europea o in Stati aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo, purché abbiano una sede produttiva o una filiale in Italia;
  • presentano un fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro;
  • non distribuiscono e non hanno distribuito utili;
  • non sono quotate su un mercato regolamentato, né su una piattaforma multilaterale di negoziazione;
  • hanno come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • non sono costituite da fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;
  • soddisfano almeno uno dei tre seguenti criteri:
    • almeno il 15% del maggiore tra fatturato e costi annui è ascrivibile ad attività di ricerca e sviluppo;
    • la forza lavoro complessiva è costituita per almeno 1/3 da dottorandi, dottori di ricerca o ricercatori, oppure per almeno 2/3 da soci o collaboratori a qualsiasi titolo in possesso di laurea magistrale;
    • l’impresa è titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto registrato (privativa industriale) oppure titolare di software registrato.

Molteplici le misure che si applicano in favore delle startup innovative per 5 anni a partire dalla loro data di costituzione:

  1. Facoltà di costituzione digitale e gratuita
  2. Esonero da diritti camerali e imposte di bollo
  3. Deroghe alla disciplina societaria ordinaria
  4. Proroga del termine per la copertura delle perdite
  5. Esonero dall’obbligo di apposizione del visto di conformità per compensazione dei crediti IVA
  6. Disciplina del lavoro tagliata su misura
  7. Facoltà di remunerare il personale in modo flessibile
  8. Remunerazione attraverso strumenti di partecipazione al capitale
  9. Incentivi fiscali all’investimento nel capitale di rischio delle startup innovative provenienti da persone fisiche e giuridiche. Sono triplicati in tre anni gli investimenti in start up innovative, oggetto degli incentivi fiscali messi a punto dal Governo, per un totale di circa 73 milioni di euro di capitali impegnati nel settore tra il 2013 e il 2015. È questo il bilancio dei primi tre anni di operatività della detrazione fiscale per le persone fisiche che scelgono di entrare, direttamente o indirettamente, nel capitale sociale di una startup. Un bonus che nei primi anni è stato sfruttato da oltre 4 mila business angel e che, con l’ultima legge di Bilancio, è stato elevato dal 19% al 30% a partire dal 2017.
  10. Possibilità di raccogliere capitali con campagne di equity crowdfunding su portali online autorizzati. Nel 2013 l’Italia è stato il primo Paese al mondo a dotarsi di un regolamento dedicato. Da allora, le startup innovative hanno la possibilità di raccogliere investimenti in equity diffusi attraverso campagne effettuate su portali online autorizzati da Consob.
  11. Intervento semplificato, gratuito e diretto per le startup innovative al Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese, un fondo pubblico che facilita l’accesso al credito attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari. La garanzia copre fino allo 80% del credito erogato dalla banca alle startup innovative e agli incubatori certificati, fino a un massimo di 2,5 milioni di euro, ed è concessa sulla base di criteri di accesso estremamente semplificati, con un’istruttoria che beneficia di un canale prioritario.
  12. Servizi ad hoc per l’internazionalizzazione delle startup Agenzia ICE.
  13. Fail-fast: in caso di insuccesso, le startup innovative possono contare su procedure più rapide e meno gravose rispetto a quelle ordinarie per concludere le proprie attività.
  14. Trasformazione in PMI innovativa: in caso di successo, le startup innovative diventate “mature” che continuano a caratterizzarsi per una significativa componente di innovazione, possono trasformarsi in PMI innovative.
  15. Inserimento in #ItalyFrontiers
    Rappresenta una delle policy più sperimentali avviate nell'ultimo anno: la scommessa che vi sottende è che l’iscrizione al Registro delle Imprese, spesso percepita dalle stesse come un mero adempimento burocratico, possa trasformarsi in uno strumento di marketing foriero di opportunità di business.
    Realizzata da InfoCamere, la società informatica del sistema camerale, su impulso del MISE e di UnionCamere, #ItalyFrontiers consiste in una piattaforma online gratuita, in italiano e in inglese, grazie alla quale le startup e le PMI innovative possono migliorare la propria visibilità sulla rete e incrementare la propria proiezione internazionale.
    La piattaforma riunisce i dati disponibili nelle sezioni speciali del Registro Imprese dedicate a startup e PMI innovative con un set di informazioni inserite direttamente dalle imprese con firma digitale. Nello specifico, le aziende avranno a disposizione una scheda dedicata e personalizzabile, con tanto di video e informazioni su competenze, tipologia di prodotto o servizio offerti e link ai profili social. La piattaforma permette inoltre di cercare le startup e le PMI innovative attraverso un motore di ricerca, che ne filtra il settore di attività, l'area geografica, la classe dimensionale (in termini di fatturato, capitalizzazione e addetti).





Newsletter inviata il giorno 11/05/2017


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